ADVST
Attualità

L’Italia del Meridione: Giuseppe Perri vicesegretario e le questioni unione dei comuni e turismo


Edil Merici

Torna a far sentire la propria voce L’Italia del Meridione, movimento politico fondato dall’ex consigliere della regione Calabria Orlandino Greco e da Giuseppe Ferraro che nomina il vicesegretario federale e torna sulle questioni unione dei comuni e turismo.

Giuseppe Perri nominato vicesegretario federale del partito

Una macchina politica e amministrativa in fermento quella de IdM, che sta offrendo al panorama politico una visione prospettica e di azione sempre più interessante, tanto da diventare punto di riferimento di molte realtà territoriali e interlocutore privilegiato di diverse forze politiche. L’ingresso e l’adesione di nuove figure che hanno sposato, impegnandosi in prima persona, la filosofia e la missione di IdM, sta contribuendo alla crescita esponenziale del Movimento, che ha trovato radici anche oltreoceano. Un’opera di ristrutturazione anche interna che ha visto, nell’ultimo anno, una riorganizzazione generale delle segreterie regionali e provinciali e, soprattutto, dell’organigramma nazionale. Nei giorni scorsi, presso la sede di Roma, la nomina, nel Comitato Esecutivo, di Giuseppe Perri, in qualità di vicesegretario federale. Originario di San Giovanni in Fiore (CS), ma romano di adozione, esperto in consulenza finanziaria aziendale, già responsabile zonale dell’Unione per la Difesa dei Consumatori, impegnato attivamente in politica da sempre, Perri ha accettato la nomina con grande entusiasmo: «Ringrazio il Movimento, tutto il direttivo, nonché il fondatore Greco per la fiducia accordatami. Oggi è per me un giorno memorabile. Questo vostro alto atto di fiducia mi riempie di orgoglio ma, al contempo, m’impone di concentrare tutta la mia passione sullo sviluppo e la crescita di questo grande progetto che è IdM
Il neo vicesegretario ha poi affermato: «Credo che non ci sia nessun dubbio, IdM deve essere il punto di partenza per un cambio di passo dell’intero Paese, anche nell’ambito di una visione europeista, che non vuol dire dipendentista. Il meridione d’Italia dovrà essere d’esempio, attraverso il nostro programma politico, per tutte le realtà del sud dell’Europa. E di questo – ha aggiunto Perri – siamo tutti consapevoli! Il sud d’Europa oggi rappresenta l’unica strada per lo sviluppo economico, è strada di integrazione sociale, è un laboratorio a cielo aperto. Non possiamo stare più a guardare e ad attendere che altri possano stabilire il futuro dell’Italia del sud. Tutto ciò – enfatizza – è paradossale e anacronistico davanti a un sistema Italia che vede, a partire da Roma fino ad arrivare al nord Europa, la gente del sud Italia ed Europa apportare cambiamenti, dirigere imprese nazionali e internazionali, imporsi nei più disparati settori. Se è vera, quindi, la profezia del grande abate Gioacchino da Fiore, nemo profeta in patria, – ha concluso il vicesegretario – vorrà dire che oggi le condizioni sono mature affinché tutti insieme, in nome dell’unione dell’Italia, con coraggio e umiltà, partendo dalle istanze dei territori e dai bisogni reali delle comunità, dobbiamo indirizzare il Paese verso un cambiamento generale. IdM non è solo un’inversione dei termini, ma di prospettiva e di impegno politico atto a riportare il sud al centro dell’agenda politica nazionale e quindi a restituirgli dignità e diritti.»
A Perri hanno fatto eco le dichiarazioni del segretario federale Vincenzo Castellano che nel ringraziare, esaltandone la figura, a sua volta il nuovo vice, per l’impegno e la responsabilità assuntasi accettando la nomina, ha dichiarato: «In difesa delle istanze territoriali e delle autonomie locali occorrono i contributi di tutte le forze politiche autenticamente federaliste, che credono che il rilancio del sistema Italia passi da una reale parificazione di risorse e diritti in tutto il Paese. IdM è pronta a raccogliere la sfida per la creazione di un nuovo soggetto politico autonomista e federalista, che dia rappresentanza istituzionale da Nord a Sud, mettendo a disposizione il proprio patrimonio di idee e di intelligenze con lunico obiettivo dellUnione degli Italiani. Per far questo – ha sottolineato Castellano nella chiusa – abbiamo puntato sulla nostra più grande risorsa: quella umana, fatta di competenze passione, dedizione, credo

Orlandino Greco: “Si riapra il dibattito sulla fusione dei comuni e si ragioni meglio sulla vocazione turistica dei territori”

Ritorna in maniera sempre più preponderante la questione fusioni dei comuni: dall’area urbana Cosenza-Rende-Castrolibero, ovvero la città dei bruzi, alla grande città di Sibari. Apprendo favorevolmente la proposta di fusione lanciata dal sindaco della città di Cassano all’Ionio, Gianni Papasso, tra i comuni di Corigliano-Rossano e la città delle terme per realizzare la grande Sibari. Da Consigliere regionale, pur avendo sollevato dubbi sull’iter procedurale della fusione a freddo dei comuni di Rossano e Corigliano e avendo, in un lungo intervento in consiglio, spiegato le ragioni del mio dissenso e della mia contrarietà, in ragione alla fretta con cui si stava portando avanti il processo e soprattutto alla non chiarezza di una serie di elementi, avevo proposto la realizzazione della Città della Sibaritide. Corigliano-Rossano e Cassano all’Ionio, insieme, avrebbero tutti i requisiti culturali, paesaggistici e storici per ambire al ruolo di metropoli in grado di attrarre flussi turistici di livello internazionale, potendo così ambire a diventare riferimento nella cornice dell’Europa Mediterranea.
Un atto di grande lungimiranza politica e amministrativa che segnerebbe un ulteriore passo avanti per ridisegnare la cartina geografica della Calabria e aprirebbe la strada ad altri importanti percorsi di fusione e, quindi, a un chiaro percorso legislativo, funzionale al riordino dell’intero comparto delle autonomie locali.
La posizione è sempre la stessa, di non affrettare i tempi e di guidare il processo con lungimiranza e capacità d’analisi, così da evitare gli errori, ormai accertati, di quella che fu la fusione a freddo di Corigliano-Rossano. L’invito è di riprendere la mia proposta di legge, recante Disposizioni in materia di riordino territoriale delle circoscrizioni comunali – Modifiche e integrazioni alla Legge Regionale nº 13 del 5 aprile 1983, che di fatto regola le fusioni dei comuni intervenendo sui procedimenti amministrativi e che attestino le condizioni finanziarie sufficienti, compatibilmente alle regole che disciplinano l’equilibrio economico, all’esercizio delle funzioni istituzionali e alla gestione dei servizi pubblici comunali e uno Statuto conforme per tutti gli enti interessati, che entrerà in vigore con l’istituzione del nuovo Comune e sarà modificabile solo dai competenti organi del nuovo ente. Bisogna, cioè, prevedere delle importanti misure di controllo a priori utili ai processi di fusione, garantendo una visione a lungo termine e soprattutto condivisa da tutti gli attori istituzionali e sociali coinvolti. Ho sempre privilegiato, infatti, lo sviluppo delle forme associative che certamente avessero come fine ultimo delle governance istituzionali forti e coerenti con la storia e le tradizioni di quei territori. Alle modalità coercitive, così come è stato in passato, è opportuno avviare processi partecipativi e condivisi per l’individuazione di ambiti adeguati e omogenei. È importante riaprire il dibattito affinché la Regione Calabria si doti di una normativa certa che regolamenti in maniera innovativa e porti a scelte consapevoli. L’istanza per l’istituzione di nuovi comuni dovrà essere accompagnata da uno studio di fattibilità contenente le motivazioni giustificative dell’iniziativa sotto il profilo sociale, culturale, economico, patrimoniale, giuridico e organizzativo.
L’auspicio è che si intervenga nell’immediato per modificare la legge regionale che si è dimostrata inefficace e soprattutto non rispondente alle esigenze reali e sicuramente non innovativa rispetto ai nuovi scenari di governance dettati dalle modifiche in corso delle leggi in materia di enti locali, e da qui partire per arrivare con serenità, consapevolezza e conoscenza alla costruzione di una città unica in grado di garantire stabilità economica e solidità sociale.
Si fa un gran parlare di Turismo e di riorganizzazione del sistema turistico calabrese, poi, e, benché le iniziative messe in campo siano pregevoli e sicuramente di risonanza, non ci si può non soffermare sulla mancanza di servizi e, soprattutto, di infrastrutture adeguate. La viabilità è senza dubbio la questione che più incide sullo sviluppo turistico, dagli aeroporti, alle ferrovie, alle strade. Dalle autostrade alle Strade Statali e Provinciali, si assiste all’incuria più totale. Ormai da due anni un’arteria fondamentale come la Strada Statale 283 delle Terme Luigiane, a causa dei problemi strutturali riscontrati sul Viadotto Valle di Leto, è chiusa. Un disservizio che penalizza fortemente un’intera area che collega la costa tirrenica con la A2, i comuni montani e la parte ionica e su cui insiste un’alta mobilità interna e che si triplica durante l’estate. L’alternativa è la Strada Provinciale 270, che non può certo garantire efficienza e soprattutto sicurezza, viste le condizioni con cui versa.
Come IdM sosteniamo e ci uniamo alle rimostranze sollevate da più parti, dai sindaci alle associazioni del territorio, che a oggi sono rimaste inascoltate. Il Tirreno cosentino ha necessità di opere infrastrutturali capaci di ridurre i divari che purtroppo esistono e arginano questo territorio rispetto anche a quel turismo di prossimità e locale che si riversa nei centri balneari. L’appello è rivolto al Presidente Roberto Occhiuto e alla Presidente Rosaria Succurro, perché si trovi una soluzione immediata e definitiva. La vocazione turistica dei territori si misura prima di tutto dai servizi e poi dall’attrazione.


GRF

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button