I sindacati: “Si vieti l’attività agricola tra le 12 e le 16”
Lettera aperta al Presidente della Regione Roberto Occhiuto e all’Assessore Regionale Gianluca Gallo.
Dai Segretari Regionali di CGIL, CISL, UIL, FLAI, FAI e UILA
Nei giorni scorsi è avvenuta l’ennesima tragedia sul lavoro, vittima un lavoratore di 59 anni, Antonio Lombisani, bracciante agricolo, mentre era impegnato a svolgere il proprio lavoro in agro di Corigliano Rossano. Il decesso è avvenuto nel primo pomeriggio del 5 luglio, giornata che ha visto punte di calore di oltre 40 gradi.
Il decesso, presumibilmente, fermo restando le indagini delle autorità competenti su eventuali responsabilità, è avvenuto anche a causa della prolungata esposizione al sole.
Non è un caso isolato. Frequentemente riscontriamo nel territorio calabrese il ricorso improprio della Manodopera agricola in condizioni climatiche proibitive.
Chiediamo, pertanto, relativamente al ruolo di responsabilità per l’igiene e la sanità pubblica, l’emanazione di un’ordinanza che vieti l’attività lavorativa nel settore agricolo in condizioni di esposizione prolungata al sole nella fascia oraria tra le ore 12:00 e le ore 16:00 per l’intero periodo estivo nelle giornate indicate ad alto rischio dalle autorità competenti.
Trasmettiamo, per analogia, copia della ordinanza già emanata dalla Regione Puglia chiedendo altresì un confronto di merito e la convocazione dell’osservatorio regionale per la sicurezza sul lavoro.