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Black Jazz Matters: domani il debutto del Festival Jazz di Roccella Jonica


Edil Merici

Di Vincenzo Staiano – Direttore Artistico del Festival Internazionale del Jazz Rumori Mediterranei

Sarà una all-star europea, in prima mondiale, ad aprire la XLII edizione del Festival Internazionale del Jazz Rumori Mediterranei di Roccella Jonica organizzato dal Comune diretto dal Sindaco Vittorio Zito. La manifestazione si terrà da domani, 13 luglio, al 17, nella tradizionale sede del Teatro al Castello e il 18 e 19 luglio sul Waterfront Sisinio Zito. È prevista anche una seconda sessione che si terrà dal 31 agosto al 4 settembre, il cui programma verrà comunicato in seguito.
È in linea con la tradizione il cartellone allestito dal direttore artistico Vincenzo Staiano. Si tratta, infatti, di un programma composto da produzioni originali, prime assolute e novità di rilievo del panorama jazzistico internazionale. È previsto anche un campus didattico che mira a incrementare la cultura jazzistica dei giovani musicisti e di chi è interessato a migliorare le proprie conoscenze musicali. Si chiamerà International Jazz Campus. I corsi si terranno in concomitanza con la sessione di luglio intitolata Black Jazz Matters e sarà caratterizzata dalla presenza di grandi star del jazz internazionale che saranno protagoniste anche delle attività didattico-formative.
La scelta del mese di luglio come sessione principale del Festival è legata proprio alla possibilità di garantire una maggiore ricettività a tutti coloro che intenderanno frequentare i corsi, cosa che ad agosto è quasi impossibile a Roccella Jonica. È già assicurata la partecipazione di alcuni studenti stranieri.
Si tratta di un progetto che mira a incrementare la cultura jazzistica dei giovani musicisti e di chi è interessato ad arricchire il proprio bagaglio musicale e culturale.L’insieme dell’offerta didattico-formativa sarà imperniata su una serie di seminari, lezioni frontali e gruppi di lavoro, tenuti da qualificati docenti e musicisti di primo piano a livello nazionale e internazionale.
Tra le lezioni di strumento spiccano quelle di sassofono, contrabbasso, batteria, chitarra, tromba, e percussioni tenute rispettivamente da Jesse Davis, Gerald Cannon, Elio Coppola, Toni Kitanovski e Saso Popovski, Luca Aquino e Baba Sissokò, tutte prestigiose figure del jazz internazionale.
Tre i seminari dedicati a pratiche di diverso tipo. Spiccano quelli di Musica d’insieme di Gabriele Mitelli, di Canto e cultura africana di Devon Miles e di Techno Music dei TurinUnlimitedNoise.
Di indirizzo diverso gli altri corsi. Sono destinati a non musicisti e a persone che intendono essere coinvolte in attività espressive non legate direttamente alle performance musicali. Per loro sono previsti un gruppo di lavoro di narrazione tenuto da Donato Zoppo, giornalista e scrittore, e due seminari: uno di scrittura creativa e uno di analisi della struttura e della forma della canzone. Prestigiosi i docenti che li terranno: Guido Michelone, giornalista, scrittore e docente di Storia della Musica Afro-americana all’Università Cattolica di Milano e Francesca Tini Brunozzi, linguista, poetessa e docente universitaria.
Tra le attività del Campus va segnalata anche la creazione di un’orchestra denominata Next generation jazz orchestra che sarà formata da giovani musicisti selezionati tra i partecipanti ai corsi. Gli stessi, dopo un’audizione, saranno ingaggiati per alcuni concerti. Il primo, dopo una serie di prove a Roccella, sarà quello di chiusura della sessione settembrina del Festival.
Entrando nel dettaglio della manifestazione musicale saranno i sassofonisti Tim Garland e Jesse Davis, figure di punta del jazz mondiale, a spiccare nelle due formazioni ad apriranno la XLII edizione del Festival. Domani, 13 luglio, infatti, si inizierà al Teatro al Castello con i corsi dell’International Jazz Campus e con due proposte che non mancheranno di entusiasmare gli appassionati di jazz che anche quest’anno decideranno di seguire la manifestazione.

Toccherà al progetto Black Masters, un omaggio a grandi maestri della musica afroamericana (Miles Davis, Sonny Rollins, Wayne Shorter, Herbie Hancock e altri), essere protagonista del primo set della serata alle ore 21:15. Si tratta di una produzione originale di Rumori Mediterranei che sarà presentata in prima mondiale. European Jazz Meeting Quintet il nome della formazioneche includerà il grande sopranista inglese Tim Garland, il trombettista francese Nicolas Folmer, il contrabbassista russo Yuri Goloubev, il connazionale Sasha Mashin e il pianista Antonio Faraò, leader del quintetto e uomo di punta del jazz italiano all’estero. Cercheranno di dare colore e sostanza a Black jazz matters il tema di quest’anno, confermato anche nel secondo set della serata, alle 22:30, con la performance del Jesse Davis & Gerald Cannon Quartet, una formazione caratterizzata dalla presenza di due maestri della musica nera: il sassofonista Jesse Davis, uno dei più importanti esponenti del jazz contemporaneo di New Orleans, dove è nato nel 1965, e il contrabbassista Gerald Cannon, originario del Winsconsin. Ha militato nelle formazioni dei più grandi protagonisti del panorama jazzistico mondiale. Italiani gli altri due membri del quartetto: Elio Coppola, che si sta confermando uno dei più interessanti batteristi della scena nazionale e internazionale e Francesco Marziani, un giovane e bravo pianista napoletano.
Giovedì 14 luglio sarà proiettato un bel documentario che dà una completa idea del territorio in cui si svolge il Festival. Si tratta di Locrian Department – Dal Modo Musicale Locrio alla Musica Contemporanea un video-documento di Tommaso Marletta e Alessandra Laganà girato l’estate scorsa nei luoghi magici della nostra terra e inserito nel catalogo di FilmItalia dell’Istituto Luce che sarà proiettato su uno schermo del Teatro al Castello. Le immagini del filmato sono costituite da riprese video, foto, un’accattivante grafica, esibizioni di musicisti ripresi all’interno dei siti documentati e citazioni di famosi scrittori locridei.
Il secondo set della serata vedrà protagonista la Med Free Orkestra, una formazione composta da musicisti provenienti da varie aree del mondo che si sono assestati nel quartiere romano del Testaccio. Si tratta di un ensemble caratterizzato dalla contaminazione di esperienze diverse e multietniche messe a disposizione dai membri della formazione che sono spesso dei talenti al servizio di un progetto che mette il Mediterraneo al centro della propria produzione musicale. In questa occasione sarà ospite il grande trombettista Fabrizio Bosso.
Sarà il Djana Sissoko Duo, con un progetto originale, giorno 15,ad aprire la terza serata. Djana è discendente di una delle più importanti famiglie Griot del Mali, essendo figlia del grande percussionista Baba Sissoko. Fin da bambina, in più occasioni, ha avuto la possibilità di incontrare i nonni paterni, entrambi Griot, e dalla nonna in particolare, che canta ancora oggi, ha imparato le vocalità tipiche della musica maliana da cui, com’è universalmente riconosciuto, derivano il blues e la soul music. A Roccella presenterà il suo nuovo progetto Pantera elaborato insieme al pianista e tastierista Luigi Genise. Ospite della serata il celebre papà Baba Sissoko, ormai considerato uno dei più grandi percussionisti del mondo. Prima del concerto sarà presentato il nuovo CD di Djana pubblicato da Caligola Records.

A chiudere la serata sarà Horacio El negro Hernandez, un’altra prima stella delle percussioni mondiali. Sarà a Roccella con El Trio formato insieme a John Beasley al pianoe Josè Gola al basso. Il batterista cubano è ormai considerato uno dei più importanti percussionisti del panorama jazzistico mondiale ed è stato eletto Batterista dell’anno nel 1997. Nel corso della sua prestigiosa carriera ha collaborato con stelle del latin jazz, celebri jazzisti e musicisti pop.
Giorno 16 toccherà ai Devon e Jah Brothers aprire la serata.Èuna band guidata dal vocalist nigeriano Devon Miles. Dotato di una forte presenza scenica, cantante e autore di canzoni, Devon condivide la passione per la reggae music con gli altri membri della band. Il loro ricco repertorio musicale è composto da brani inediti scritti da Devon, sul genere new roots-dancehall. Trattano forti temi sociali come l’uguaglianza tra i popoli, la libertà e i diritti umanitari riguardanti i profughi e i richiedenti asilo politico, di ogni genere, razza e colore della pelle. Due anni fa la band è stata coinvolta nel Jova Beach Party.
Ormai di casa al Roccella Jazz Festival con le sue narrazioni, lo scrittore e giornalista Donato Zoppo ha ideato un nuovo show dedicato al miglior rock degli anni ’90: quello dei Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden, Radiohead e altri. La narrazione dello scrittore campano si alterna alla reinvenzione della Electric Speech Band – il gruppo di fidatissimi musicisti attivi da anni con Zoppo, con un nuovo nome che evoca consapevolezza, libertà, coscienza – impreziosita da Luca Aquino, uno dei principali jazzisti italiani sempre a suo agio tra storie e musica da raccontare. Il progetto che presenteranno nel secondo set della serata s’intitola A national Anthem – Seattle, Los Angeles & Oxford 90’s.

Il 17 saranno i TurinUnlimitedNoise adaprire la serata. È un trio torinese formato dai musicisti Gianni Denitto alsax, Fabio Giachino al synth,e Mattia Barbieri alla batteria/campionatori. Quello dei TUN è un incontro tra la musica techno e il jazz. Il loro progetto “è un omaggio alla città di Torino e ai suoi suoni, alla sua anima industriale e alla sua forza espressiva sotterranea, che oggi come non mai spinge verso una dimensione umana, alla ricerca di senso e bellezza.
Sarà il noto cantautore Alex Britti, con il suo quartetto, a chiudere la prima sezione del Festival con un nuovo progetto. A Roccella, infatti, presenterà il suo primo disco interamente strumentale pubblicato dalla sua etichetta It.Pop.
Il 18  e il 19 luglioil Festival si trasferirà sul lungomare Sisinio Zito.In quest’altra splendida location si svolgerà la sezione che costituisce la sintesi e lo sbocco del progetto International Jazz Campus. Sarà caratterizzata, infatti, dai concerti di due formazioni create dai soci internazionali che hanno condiviso il progetto stesso. Si tratterà di due serate arricchite dall’apporto di star internazionali come Toni Kitanovski, Saso Popovski e altri. Due i concerti previsti: quello del settetto della Stip University della Macedonia del Nord e della Tirana Youth Jazz Orchestra.
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