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Da Hipponion a Vibo Valentia


Edil Merici

Di Silvia Turello

Il centro storico di Vibo Valentia si presenta a oggi come un impianto in salita.
Dal punto di vista archeologico, storico e artistico, è interessante notare che in realtà Vibo è ricca di stratificazioni provenienti da epoche diverse. La città greca e romana si è mescolata e unita con l’impianto medievale, che a tratti ancora presenta, e con quella moderna. Come se le varie epoche si siano mescolate volontariamente e unite per raccontare la loro storia.
Gli scavi e le indagini hanno stabilito che l’antica Hipponion era circondata da una cinta muraria risalente al VI secolo a.C. e rimasta in uso fino al III secolo a.C. Disponeva inoltre di quattro aree sacre, site nelle parti alte, ma non vi è traccia di abitazioni.
Disponeva anche di un teatro, scoperto nel ‘700 dallo studioso locale Iosepho Bisogni de Gatti e da Vito Capialbi.

Il castello e il Museo Archeologico

Il pezzo forte del centro storico di Vibo Valentia è sicuramente il castello.
Ubicato su un’altura e raggiungibile tramite le stradine del paese, termina in un bivio in cui da un lato si trova il cancello del castello, con un ingresso percorribile a piedi e un giardino, dall’altro vi è una strada che porta all’uscita del paese e da cui si gode di uno splendido panorama sulla piana di Vibo. Gli abitanti del posto affermano che nelle giornate di freddo secco e senza foschia è possibile intravedere le Eolie e persino l’Etna.
Il castello è strutturato a corte interna in un impianto edificato successivamente, con una passerella raggiungibile tramite scalinate in pietra sui quattro lati da cui si scorge una vista mozzafiato. Varcando il cancello e accedendo alla corte che presenta al centro un pozzo, sembra di entrare in un tempo antico e lontano, o che il tempo si sia fermato. Sulla sinistra, un’imponente struttura in pietra a due piani ospita il museo archeologico, installato lì temporaneamente e poi rimasto, mentre sulla destra ci sono la biglietteria e gli uffici. Di fronte è possibile vedere l’abside della cappella del castello, mentre in fondo e leggermente sulla sinistra vi sono capitelli corinzi, frammenti di mosaici e porzioni di statue.
Il castello ha origini molto antiche, deriva dal periodo normanno e fu fatto edificare tra il 1070 e il 1074 da Ruggiero il Normanno d’Altavilla.
Anch’esso presenta delle stratificazioni storiche prevalentemente provenienti dalle varie modifiche effettuate su di esso, e visibili nella lettura delle murature.
Originariamente era stato pensato come una piccola fortificazione, con una torre triangolare e tre torri circolari ancora presenti. Nonostante i rimaneggiamenti, il castello presenta ancora il suo impianto originario, ed era collocato in alto ovviamente perché era una struttura difensiva, ai tempi imponente.
Il castello è arrivato ben conservato ai giorni nostri: non dimentichiamo infatti che nel 1783 un devastante terremoto con epicentro proprio nella piana di Vibo, distrusse ogni cosa provocando migliaia di morti. In quel secolo infatti molte città in Calabria cambiarono il loro impianto originario.

Il museo archeologico

Entrando nella struttura che ospita i reperti archeologici, è interessante notare che, oltre alle armature, come elmi, scudi e frammenti di armi, sono numerosi i reperti per il trasporto e i corredi funerari, oltre che oggetti di uso quotidiano. È possibile ammirare delle statue al centro delle sale, collegate tra di loro tramite archi.
Sono persino dissimulate le stratigrafie in cui i reperti sono stati ritrovati, e fonti importanti che spiegano la storia della città. È infatti interessante scoprire che Vibo Valentia, così come molte altre città della Calabria, abbiano avuto la loro origine prettamente per scopi commerciali ed economici e che abbiano conservato il loro impianto originario – il nucleo antico di un luogo, ovvero la porzione di un paese o di un borgo che non ha subìto modifiche nel corso del tempo, diverso dal centro storico – e siano ricchi di reperti che raccontano la loro storia.

Articolo originariamente pubblicato su meteoratrl.wordpress.com


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