Di Francesco Salerno
Dolmer sentì due mani scuoterlo con vigore. Aprì gli occhi di soprassalto urlando e dimenandosi al ricordo dei due esseri grigi che si era ritrovato dinnanzi.
«Si calmi! Si calmi signor Dolmer!» gli disse una voce familiare.
Dolmer strizzò gli occhi e mise a fuoco il proprio interlocutore.
«Lei è Fox… la nostra fonte… Ma che diavolo ci fa qui?»
Fox tese la mano e aiutò Dolmer a rialzarsi prima di rispondergli.
«Non c’è tempo, adesso, per spiegare. Il suo amico, il tenente Hunt, è stato preso!»
«Preso? Da chi?» chiese allora Dolmer con ansia.
«Non da chi, signor Dolmer, ma da cosa!»
L’investigatore fece per aprir bocca, ma il suono di un elicottero in movimento gli fece morire le parole in gola.
«Sono già qui! Maledizione!» sbottò Fox fissando un nero velivolo che si avvicinava da sud.
«Chi sono?»
«Quello è lo squadrone nero. La squadra 117. Non abbiamo più tempo. Mi segua!»
Detto ciò, Fox prese a correre tra i vicoli bui del villaggio Pueblo con Dolmer che lo tallonava passo dopo passo. In pochi minuti, altre luci in avvicinamento nel cielo annunciarono che altri elicotteri stavano giungendo al sito storico. Dolmer sapeva bene che l’arrivo di quella squadra della morte non era un caso. Se lo squadrone nero era lì allora vi era anche la creatura che per poco non li aveva uccisi al ranch.
«Dove diavolo stiamo andando e dov’è Hunt?» chiese infine Dolmer all’informatore.
Quest’ultimo non rispose ma si bloccò appena prima di sbucare in una via di pietra a nord del villaggio. Senza parlare si accostò al muro e fece segno all’investigatore di fermarsi e osservare. Nella stradina era appena giunta una camionetta senza insegne, ma dalla forma militare. Dal retro iniziarono a scendere subito uomini armati vestiti di nero, gli stessi che Dolmer ricordava di aver visto al ranch.
«Ora mi ascolti bene, signor Dolmer. Quegli uomini sono qui per un solo motivo e lei sa bene quale. Non guarderanno in faccia nessuno né si faranno scrupoli ad ammazzarci come cani. Perciò, se vuole davvero provare a salvare il suo amico, deve fare quello che le dico quando glielo dico. Sono stato chiaro?»
Dolmer vide che il volto di Fox era serissimo e percepì che il pericolo era reale.
«Io non so nemmeno chi sei né cosa ci fai qui o cosa vuoi da noi! Dov’è Hunt?» insistette Dolmer.
«È stato preso dalla creatura e portato in un sito a nord di qui, una caverna sacra dei Pueblo. Abbiamo poco tempo, signor Dolmer. O arriviamo prima dello squadrone o il suo amico morirà. Deve fidarsi di me!»
«Ho forse altra scelta?» chiese in modo retorico Dolmer, che aveva già deciso che avrebbe fatto di tutto pur di salvare Hunt.
«Nessuna» disse Fox con un sorriso, poi gli fece segno di muoversi. La loro era una corsa contro il tempo.
Continua…
Foto: dols.it