Vite
sospese
come
il filo spinato
che divise
le razze,
laddove l’odio
prevalse.
Vite
violate
e lasciate
a marcire
nella fossa.
Vite
di pene
inflitte
nei giorni
d’ira funesta.
Vite
stregate
dall’odio
per il mondo.
Vite
appassite
sul trono,
delle infamie
che le hanno
glorificate.
*Poesia premiata al concorso Alda Marini
Foto di Tiago Fioreze