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Costume e SocietàLetteratura

Medicina, magia e LSD

La Repubblica dei Locresi di Epizephiri XCIX


Edil Merici

Di Giuseppe Pellegrino

La medicina greca più antica era collegata alla magia e agli incantesimi. Omero (sempre lui), che considerava Apollo il dio iniziatore dell’arte sanitaria, nell’Iliade rivela una notevole conoscenza del trattamento delle ferite e di altre lesioni tramite chirurgia, che veniva già riconosciuta come specialità distinta dalla medicina interna. In seguito Asclepio sostituì Apollo come dio della medicina e i sacerdoti praticarono l’arte della guarigione nei suoi templi. Più tardi ancora, una setta semisacerdotale, quella degli Asclepiadi, che si dichiaravano discendenti del dio della medicina, praticò una forma di psicoterapia. Alcune prove indicano che gli studi egizi sulla fisiologia e la patologia, basati sul lavoro del medico Imhotep, possano aver influenzato il filosofo greco Talete di Mileto che viaggiò in Egitto nel VII secolo a.C.
Non è estraneo il culto di Persefone alla medicina come magia e/o alterazione dell’animo. Terence McKenna sostiene che la società minoica fosse del tutto aperta all’inclusione dell’oppio nei riti religiosi: il che è indicativo della disponibilità ad associare gli alcaloidi vegetali l’estasi.
Nei riti di Persefone, per come già raccontato in Socii Navales, viene sottolineato quando, dopo l’inizio della Festa in suo onore, veniva somministrato il ciceone:

Venne la notte del quinto giorno e, con essa, la consacrazione degli adepti, che tutti in fila con una grande coppa di terracotta, sulla quale brillavano i colori della Dea, ricevettero un’abbondante porzione di ciceone, la pastura sacra a Persefone. Ma prima fu acceso un numero incredibile di fuochi, che formavano tanti cerchi luminosi alimentati con una grande quantità di legna. Il fuoco sacro a Persefone e simbolo di vita, del sole, Dio Apollo, che riscalda la terra. Ogni adepto, all’inizio, si gettò sulla bevanda sacra per devozione ma, soprattutto, per sete e fame. Poi il pasto divino fu consumato piano piano. Ora occorreva aspettare il manifestarsi di Jacco, il figlio di Demetra. Che si manifestò man mano che il ciceone veniva ingurgitato. A Imena, donna delle cento case, la visione divina si manifestò subito e si mise a gridare.

Sul tema è di grande interesse l’intervento dell’inventore dell’acido lisergico, Albert Hoffman, che sostiene che la preparazione del ciceone era a base di segale e orzo, acqua e menta, quella detta romana. Ricerche più recenti, anche alla luce della situazione di allucinazione in cui cadevano i fedeli, hanno portato a pensare che la sua preparazione fosse più complessa. Hoffmann, nel suo I misteri di Eleusi, si pone il problema. Lo scienziato parte da un’esperienza ancora attuale che si vive nelle cerimonie degli Indiani del Messico meridionale. Ancora oggi, gli sciamani nei siti mazatechi e zapote-chi, nelle montagne a sud, impiegano nelle loro pratiche religiose una bevanda allucinogena che viene preparata con i semi di due note specie di convolvolo: la turbina corymbosa e l’ipomea violacea. I principi attivi di queste piante si chiamano ololiuhqui, alcalodi parenti stretti della dietilamide dell’acido lisergico, designazione chimica dell’LSD. Presso i Greci era probabile l’uso delle escrescenze parassitarie del fungo claviceps che cresce nel grano e anche nelle erbe selvatiche come il paspalum. Alla luce del fatto che l’asfodelo era il fiore sacro a Persefone e che, durante la festa, venisse fatta una raccolta straordinaria, riteniamo probabile che si usasse anche il derivato alcolico della pianta. Sia la segala cornuta, come il paspalum e l’asfodelo sono presenti nella vegetazione mediterranea.
Sull’LSD studi recenti rivelano proprietà incredibili della segala cornuta, il cui fungo parassita viene chiamato ergot, e che si ritiene “molecola dalle incredibili qualità antidepressive, antidolorifiche e antinfiammatorie, farmaco contro le dipendenze e porta di accesso all’enigma della coscienza: le potenzialità cliniche e scientifiche dell’LSD non sono ancora famose quanto le sue proprietà allucinogene.”Già in Socii Navales avevamo messo in rilievo, nei riti eleusini a Locri, l’uso nel ciceone della segala cornuta e gli effetti devastanti sui fedeli in processione. Era stato anche evidenziato il nesso tra i riti eleusini e il culto di Asclepio. Nel passo sulla Sanità a Locri vengono riportati i miracoli di Asclepio e l’uso dei Sacerdoti-Medici di fare cadere in deliquio gli ammalati al fine di permettere un intervento chirurgico indolore. Si ricava che presso i Greci le proprietà, che ora si scoprono nuovamente, dell’ergot,erano ben conosciute e utilizzate al fine di poter garantire un giusto anestetico e una visione onirica, che permetteva all’ammalato, una volta guarito, di affermare che in sogno gli era venuto Asclepio che lo aveva curato.

Foto: sienanews.it


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