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Costume e Società

Ad Ardore si parla di “Donna nel XXI secolo: tra violazioni e rivoluzioni”


GRF

Dall’Ufficio Stampa Azulejos International

Sabato 22 Ottobre, nella suggestiva sala del Castello di Ardore, si è svolto il convegno dal titolo La donna nel XXI secolo: tra violazioni e rivoluzioni, organizzato dall’associazione di promozione sociale Azulejos International con il patrocinio del Comune di Ardore e l’Alto patrocinio dell’Accademia Alti Studi Zaleuco.
I saluti istituzionali di Maria Caserta, vicesindaco di Ardore, e di Renato Mollica, Presidente di Azulejos, hanno aperto gli interventi, coordinati dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino.
A Giuseppe Campisi, Sindaco di Ardore, sono andati i saluti e i ringraziamenti, debitamente impressi in un attestato.
Tre donne al tavolo, competenti e appassionate, hanno presentato relazioni interessanti che puntavano sul racconto e l’analisi del soggetto femminile, sciolto in un’operazione storica, sociale, politica e culturale, per cercare quante più soluzioni concrete possibili a trattenere e risolvere rivoluzioni di donne e lotte per i diritti.
Antonella Camarda, funzionario del Tribunale di Locri, ha tracciato percorsi di donne nelle varie epoche, soffermandosi sulle legislazioni dominanti e anche più nascoste. Il diritto all’aborto, il diritto al voto, il diritto al lavoro: una supremazia dell’uomo, una difficoltà costante, gli stati del mondo a confronto tra carte costituzionali e dichiarazioni internazionali. Un grave ritardo per la donna che cade, anche, dolorosamente nella violazione fisica e ripetuta.
Federica Mollica, vice presidente di Azulejos, ha lanciato un forte richiamo all’azione, guardando al futuro. Le donne che corrono alla partecipazione politica e istituzionale, le conseguenze e le risposte della società. La citazione di carriere che hanno invertito la rotta, la lettura di dossier tecnici per presentare percentuali e punteggi dell’Italia nel panorama europeo in merito al divario di genere. Lo stato che deve dare atto a riforme economiche e sociali, prima ancora che giuridiche. Il punto di vista comparato ha rafforzato il filo del discorso che ha presentato la storia come un ciclo, fatto anche di involuzioni e ha toccato le corde emotive guardando al panorama attuale.
Vittoria Camobreco, giornalista e scrittrice, ha presentato le sue donne magnogreche. Un’aria romantica, tra filosofia e saggezza; un’anima sensibile. L’attaccamento al territorio e l’eco di modelli comportamentali delle donne contemporanee ricevuto dall’antica Grecia. Nosside, Persefone, Demetra, esempi e scoperte; la venerazione di Afrodite, la prostituzione sacra, i modi di essere e i modi di fare. Icone di modernità, non nel più puro termine di emancipazione, ma di lasciti e normalità. Oggi vittima di continue discriminazioni, ma sempre intrise di quegli istinti primordiali verso vita e libertà.
La forza delle parole ha coinvolto il pubblico presente, attento e partecipe. Due gli interventi di uomini che le donne le hanno amate nel loro lavoro e con le loro opere.
Cosimo Sframeli, ex comandante dei carabinieri, scrittore e senatore accademico dell’Accademia Zaleuco, ha lasciato la sua testimonianza: quelle donne che piangevano negli anni bui dei sequestri perché maltrattate e private della loro igiene, intimità e spirito. La ‘ndrangheta che plasma la donna come canna al vento, parafulmine dell’illegalità e vedova di anime spente. Un sottile filo religioso misto alla laicità viva, come due parti della stessa medaglia, hanno regalato alla donna parole di sostegno e bellezza.
Francesco Brancatella, ex inviato speciale del TG1 e amico del presidente Renato Mollica, con il quale si è convenuto al termine dell’evento di continuare insieme sulla scia della promozione socio-culturale, ha fotografato con frasi nette una realtà difficile. Il documentario che realizzò nelle regioni del Sud Italia aveva come protagoniste donne dal cuore lacerato, donne comandate e porte in faccia. Fatti quotidiani, quelli dei vicoli e delle strade, racchiusi preziosamente in una mente brillante.
Al termine sono stati consegnati i premi Epizephiry 2022 per l’arte. A essere premiati eccezionali artisti che, con la loro opera, hanno contribuito alla realizzazione della Casa degli artisti (idea e progetto di Renato Mollica per la riqualificazione della casa dei nonni lasciata in eredità nel paese natale di Sant’Ilario dello Ionio): Mariella Costa (che quale ha anche esposto in sala un’opera inedita intitolata Donna e Madre per dare un’impronta visiva al tutto), la stessa Vittoria Camobreco, Angela Panetta, Luigi Perenz, Alberto Trifoglio, Alessandro Corda.


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