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L’Istituto Pascoli/Alvaro di Siderno a Roberto Occhiuto: “Fateci sentire la presenza dello Stato”


GRF

Dal Presidente del Consiglio, i rappresentanti dei genitori e i docenti dell’Istituto Comprensivo Pascoli/Alvaro di Siderno

Al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto

Alla Vicepresidente della Regione Calabria con delega all’Istruzione Giusy Princi

e per conoscenza

Al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

All’Autorità Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Antonio Marziale

Egregi Presidente e Vicepresidente, difficile spiegare a parole il nostro stato d’animo, ma proveremo a farlo con la speranza che la Regione Calabria prenda a cuore la nostra vicenda.
Presidente Occhiuto, lei, all’inizio dell’anno scolastico, ha detto «Finalmente si torna alla normalità, in classe senza mascherine e con più socialità. Ricordatevi sempre di inseguire i vostri sogni e tutto sarà possibile». Noi vogliamo tornare alla normalità e rendere possibile il sogno di 262 ragazzi e delle rispettive famiglie.
Vicepresidente Princi, conosciamo il suo percorso professionale nella scuola, conosciamo la passione con cui ha svolto il ruolo di dirigente scolastico, conosciamo la stima di cui gode e siamo fermamente convinti che solo lei può comprendere il nostro disagio e il nostro disappunto.
La politica di professione non mette l’istruzione pubblica tra le sue priorità, la politica vera sa, invece, quanto sia importante.
Nel 2018 la Regione ha stanziato circa 4.500.000 € per demolire e ricostruire la struttura della nostra scuola, l’Istituto Secondario di 1º grado Alvaro di Siderno e siamo arrivati al 2022 che neanche un mattone è stato scalfito. Nel frattempo, però, sono avvenuti fatti che ci portano alla missiva di oggi.
Fase successiva al finanziamento: qualunque intervento edile necessario alla struttura in questione veniva puntualmente negato perché considerato uno spreco, considerato che la scuola doveva essere demolita e ricostruita. Così, nell’arco di un anno, classi con muffa e umidità, acqua dal tetto e dalle finestre, bagni non funzionanti e muri di recinzione pericolanti.
Fase antecedente all’inizio della pratica per la realizzazione dell’opera: non essendo più possibile rimanere in quella struttura fatiscente si arriva così al momento del trasferimento. Per un anno intero vengono fatti numerosi sopralluoghi senza trovare uno spazio idoneo. Nessun amministratore o funzionario pubblico sente la responsabilità di trovare un luogo adeguato ad ospitare la scuola. Così, nell’agosto 2021, a un mese dall’inizio della scuola, un gruppo di docenti e rappresentati di genitori, preoccupati dall’imminente inizio dell’anno scolastico, scrive al Presidente della Repubblica per avere un minimo di considerazione. Stranamente, nel giro di qualche settimana, la città metropolitana e il Comune, in quel periodo commissariato, trovano un accordo e trasferiscono la scolaresca presso l’Istituto Tecnico Commerciale Marconi (che ringraziamo per l’ospitalità).
Fase di attesa infinita: a distanza di un anno dal travagliato trasferimento, siamo ancora al punto di partenza. L’amministrazione comunale, che si è insediata solo a novembre del 2021, ha tentato di avviare i lavori ma invano, perché non ha gli strumenti per accelerare i tempi del percorso burocratico.Tutto è fermo al Servizio Tecnico Regionale (ex Genio Civile) e non ci sono garanzie sui tempi di realizzazione.
Nel suo discorso inaugurale dell’anno scolastico, vicepresidente Princi, ha detto «Ci aspetta un nuovo anno scolastico, una nuova sfida professionale ed educativa, avendo ben presente che la scuola, di ogni ordine e grado, è, insieme alla famiglia, la principale agenzia sociale che prende in cura i nostri figli e li accompagna dalla tenera età dell’asilo sino alle porte dell’università e del mondo del lavoro». Noi ne siamo pienamente convinti e, alla luce di quanto esposto, ci chiediamo se tutto questo sia accettabile.
In un territorio come il nostro non possiamo permettere che una platea numerosa di ragazzi in formazione abbia l’idea di uno Stato lontano, che non vede, non sente e non parla; non possiamo permettere che la generazione futura di una cittadina come Siderno sia rassegnata a uno Stato di diritto assente prima ancora di diventare adulta.
Come Istituzione Scolastica operiamo per infondere il senso civico nei nostri alunni; cerchiamo di tutelare al meglio la loro crescita affinché sviluppino quel senso di appartenenza al territorio che li faccia sentire cittadini attivi capaci di contribuire al bene pubblico.
Non possiamo e non vogliamo rassegnarci a un destino già scritto perché tutto funziona così, soprattutto in Calabria! La nostra scuola non deve diventare l’ennesima incompiuta di una Regione famosa per ospedali iniziati e mai completati, per debiti stratosferici di cui non si conoscono i responsabili e per infrastrutture obsolete.
Si fa presente che lo stesso Ministro ha dichiarato, nella missiva del 22 novembre 2022, giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, che: «La sicurezza a scuola è un diritto inalienabile degli studenti, dei docenti, del personale e delle famiglie. E la buona politica è davvero tale quando fa compiere passi in avanti per la concreta affermazione di questo e diritti simili.Per questo, nei primi giorni del mio mandato. ho costituito all’interno degli uffici un Gruppo di Lavoro con la missione di dare corpo a uno dei miei impegni fondamentali: la realizzazione di un grande intervento di adeguamento e rinnovamento dell’edilizia scolastica. Perché la sicurezza sia davvero un diritto, perché la scuola torni a essere sé stessa.»
Il problema è che da due anni i nostri ragazzi non hanno più una scuola per quanto sopra esposto. Pertanto chiediamo alle Signorie Loro di intervenire con urgenza affinché non solo si sblocchi la pratica, ma venga anche garantito il completamento dell’opera entro i tempi richiesti per la realizzazione del progetto (2024).
Date un segnale forte ai nostri ragazzi, fate vedere che lo Stato c’è e si cura di loro, in fondo ne hanno pienamente diritto.
Con la certezza che questa richiesta non cada nel vuoto invitiamo le SS.LL. presso la nostra scuola per avere contezza di quanto sopra riportato.
Porgiamo distinti saluti.


Gedac

Redazione

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