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Il docufilm su Nik Spatari arriva al Cinema Vittoria di Locri


Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa

Dopo il successo dell’anteprima cosentina, continua il tour del docufilm Il sogno di Jacob, ispirato alla vita e alle opere dell’artista Nik Spatari, fondatore, insieme alla moglie Hiske Maas ,del Museo Santa Barbara. Il prossimo appuntamento è per questa sera, alle ore 21:15, al cinema Vittoria di Locri (sala Blu).
Dopo il debutto nel 2021 nel cartellone del Magna Graecia Film Festival, l’opera del regista Luigi Simone Veneziano (interamente sottotitolata e dunque accessibile anche alle persone sorde), scritta a quattro mani con la giornalista e scrittrice Alessia Principe, continua il suo viaggio al cinema. Parte del ricavato della serata di debutto cosentina sarà impiegato per l’attivazione di un laboratorio d’arte per persone sorde organizzato in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi e l’associazione La Terra di Piero.
«Credo che Il sogno di Jacob sia una testimonianza preziosa di un contesto storico e culturale che sembra lontanissimo, anche se non lo è, e di un artista a cui tutto il mondo guarda con grande ammirazione – ha detto il regista Veneziano. – Quello che mi ha colpito, durante le riprese, è stata l’incredibile forza che trasmetteva Nik, e il dispiacere più grande è che non sia riuscito a terminare il mosaico monumentale a cui lavorava da molti anni.»
«Raccontare il MuSaBa – ha detto la giornalista e co-autrice Alessia Principe,- è stata un’esperienza sensoriale. Per una settimana, durante le riprese, abbiamo vissuto l’anima di un posto in cui la natura è il cuore e l’arte l’essenza di un organismo vivo, composto di immagini, storia e ricordi. Questo museo è una rarità da proteggere a tutti i costi.»

Un racconto metacinematografico

Il sogno di Jacob è un racconto metacinematografico sospeso tra il mockumentary e il documentario, che ha per protagonista uno degli artisti italiani più importanti del ‘900: Nik Spatari (scomparso un anno dopo la fine delle riprese). Il film sfrutta diversi registri narrativi: il linguaggio prettamente documentaristico viene contaminato dalla fiction e dalla videoart, soluzioni che amplificano l’atmosfera onirica e misteriosa del MuSaBa di cui Spatari è divenuto una sorta di Genius Loci.
Spatari, insieme a sua moglie, l’artista olandese Maas, intorno agli anni ‘60, lasciò Milano per trasferirsi nel cuore del Sud Italia: l’Aspromonte. Con pochi mezzi e grandi sogni, realizzarono insieme un Museo unico nel suo genere che chiamarono MuSaBa in onore ai ruderi di un vecchio monastero.
Il docufilm è stato realizzato grazie ai fondi Pac della Regione Calabria per la valorizzazione del sistema dei beni culturali calabresi, e al sostegno della Fondazione Carical; il progetto ha il patrocinio della Calabria Film Commission e del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

La sinossi

Una troupe giunge in Aspromonte per realizzare un servizio televisivo sul MuSaBa e sulla vita di Nik Spatari. Il regista, Salvo (interpretato da Francesco Paglino), dopo aver incontrato Nik e sua moglie Hiske, scoprirà un mondo inaspettato in cui tempo e arte si mescolano e il passato si maschera da futuro ancestrale.
Il MuSaBa stesso apparirà a Salvo come un corpo pulsante di vita, fatto di occhi che osservano e di una luce ispirata alle opere di Michelangelo. Il percorso condurrà il regista, infine, al cospetto del Sogno di Jacob, detto anche la Cappella Sistina calabrese, in cui spicca, in tre dimensioni, la storia del patriarca con cui l’artista si identifica, e che riunirà Spatari al suo lato infantile.

Cast e crew

Nel cast de Il sogno di Jacob Francesco Paglino, Enzo De Liguoro, Pino Torcasio. Gioacchino Criaco, autore di bestseller come Anime nere e La maligredi, interpreta sé stesso in un cameo del film.
Della troupe hanno fatto parte il direttore della fotografia Vittorio Sala; Francesca Marchese che si è occupata dell’organizzazione generale; l’aiuto regista Andrea Ras;il compositore Luigi Porto; ilfonico Giuseppe Tripodi;l’operatore Movi Walter Cutrupi, Simone Nocchi che si è occupato dei fuochi, Francesco Farina che ha curato le riprese aeree e Walter Nicoletti in qualità di operatore Eva.


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