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Red Carpet per la presentazione di Dreams


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Dall’Ufficio Stampa

Il cinema è cultura, conoscenza, intrecci di storie e racconti che si ritrovano in un luogo e ne esaltano l’intrinseca bellezza. È fantasia e costruzione che si confonde con la vita reale, a volte ne è lo specchio, sul quale in fondo si riflette, come in un sogno, l’anima e l’intimità di chi interpreta il personaggio. È l’attore, il regista, il produttore e le comparse stesse, così come assumono significato l’ambiente, la città o il borgo in cui il film è ambientato. Questo il messaggio e la sintesi dei vari interventi che si sono susseguiti durante la conferenza stampa di presentazione di Dreams, il nuovo film che verrà interamente girato ad Altomonte della regista Elena Rotari e prodotto dalla Virgo Production. Il borgo cosentino sarà, infatti, su proposta del consigliere Giuseppe Capparelli e poi sposata dall’intera amministrazione, luogo di ambientazione del lungometraggio, che narra le vicende di quattro ragazzi alle prese con scelte che segneranno, mentre inseguono i propri sogni, il loro futuro.
Ad aprire la conferenza, moderata dalla giornalista Fabrizia Arcuri, il sindaco Giampietro Coppola che, nel ringraziare sia i presenti sia la produzione del film per aver scelto Altomonte come cornice, ha sottolineato che «il tema di quest’anno del nostro Euromediterraneo Festival è stato proprio Non fermiamo la cultura che ha, tra le diverse iniziative, anche dei seminari gratuiti di Arte teatrale e di recitazione. Il cinema, quindi, entra di diritto in questo percorso». Coppola ha, quindi, ricordato come questa non sia la prima esperienza del borgo come set di produzioni cinematografiche, esaltandone, appunto, tutto lo spessore culturale e paesaggistico. Ma – ha aggiunto, – il cinema richiede anche servizi di qualità, tecnologia, personale, ospitalità, e un passo dopo l’altro Altomonte sta diventando una realtà che offre tutto questo. Il nostro auspicio – conclude il primo cittadino, – è che questo diventi una realtà per l’intera Calabria, che offre panorami meravigliosi in cui convivono arte, cultura, colori e sapori ma soprattutto in cui è possibile sentirsi a casa. Un valore che traspare nel racconto e che chi sceglie i nostri luoghi, come in questo caso, vive in prima persona.»
La produzione gode del patrocinio della Provincia di Cosenza. A portare i saluti il consigliere Eugenio Aceto, che ha sottolineato come questa rappresenta una nuova e grande opportunità per i territori e per la regione. È fondamentale e necessario – ha affermato il consigliere provinciale, – sostenere iniziative di questo spessore, e la Provincia in questo mostra una particolare attenzione. Proprio perché diventano una vetrina importante per i nostri luoghi che mettono in mostra il bello e il meglio che la Calabria ha in termini di paesaggio ma anche di maestranze e permettono così di conoscere il vero volto di una terra che ha molto da offrire anche in questi contesti e settori. Non posso, quindi, che complimentarmi – ha concluso Aceto, – con tutti i protagonisti di questa iniziava, dal comune alla produzione che ha scelto Altomonte come luogo in cui girare, con l’augurio che possa fare da sprone ad altre realtà.
Una presentazione, seguita e partecipata, durante la quale hanno fatto la loro comparsa, sfilando su un vero e proprio tappeto rosso allestito per l’occasione, la regista Elena Rotari, il produttore Fabio Chimento e i protagonisti di quello che già dalle prime battute si presenta un successo. Accanto a nomi famosi come Pietro Bontempo, Jane Alexander, nella veste della professoressa Miccoli, ed Eleonora Gaggero nel ruolo di Marta, calcano per la prima volta la scena cinematografica i giovanissimi: Fabiola Baglieri, Edo Fendy e Sofiane Antonio Rabeh.
Sogni, amicizie, delusioni, conflitti, generazioni a confronto e soprattutto destini incrociati, e non solo nel film. Ognuno di loro, infatti, interpreta ciò che realmente fa nella vita. In un piccolo paese della Calabria troviamo Alex, che da qualche anno cerca di diventare una star della musica trap, con scarsi risultati. Insieme a lui c’è Kareem, suo migliore amico e pilota di supercar, e Marta, la ragazza di Alex, determinata a inseguire il suo sogno di diventare medico. La vita dei tre viene sconvolta dall’arrivo di Asia, nota influencer di Milano.
A svelare la trama e qualche particolare del film il presentatore e uomo di spettacolo Enrico Balsamo, che in una vera e propria intervista ha incalzato la regista. Già produttrice di tre Film e selezionata tra i 30 personaggi Europei di maggior rilievo per il News Week Magazine, con ben 8 vittorie a livello nazionale e Internazionale e riconoscimenti nei festival di New York, Las Vegas, Londra, Roma, per arrivare alla manifestazione più attesa dell’anno, durante la quale le è stato assegnato il Premio Speciale durante gli European Soap Award and Series come miglior produttrice sotto i 30 anni per il suo ultimo Film: Hoganbiiki, il valore della sconfitta. Dreams è la sua opera prima da registra ed è sulla scelta del cast che cade l’attenzione.
«La spontaneità – dice Rotari, – che loro dimostrano davanti alla telecamera è una cosa che non puoi studiare, o ce l’hai o non ce l’hai, perché è ciò che sono realmente. La loro voglia di fare, la determinazione che mettono nel loro lavoro, la grinta mi è arrivata subito durante i provini ed è quello che voglio arrivi al pubblico. È il mio sogno quello racconto nel film – continua Rotari, – ma è anche quello di tutti loro e di tanti che devono inseguirlo spiegando ancora, purtroppo ai più, cosa loro facciano. Fare l’influencer o essere popolare su Tik Tok non è solo puro divertimento ma, se realizzata a certi livelli, è una professione, così come fare l’attore, così come è un mestiere anche fare il trapper. Un sogno, qualunque esso sia, si raggiunge – conclude la regista, – con la determinazione, la fatica, bisogna comunque rimboccarsi le maniche e crederci. Questa è la chiave di lettura di Dreams, chi lo guarderà, soprattutto i giovani, devono percepire questa grinta e devono credere che se ce l’hanno fatta loro ce la posso fare tutti.
Una grinta che è venuta, senza dubbio, fuori dalle loro personali presentazioni, in una commistione tra il personaggio interpretato e la vita reale, un filo rosso tra finzione e realtà che ha emozionato e trascinato tutti i presenti, giovani e meno giovani.
Il film ha l’obiettivo, dunque, di far comprendere che non ha importanza da dove vieni, quale sia il tuo percorso di studio o su cui tu voglia investire, che a volte bisogna necessariamente rompere con gli schemi stabiliti e preconfezionati per inseguire ciò che ti rende felice, che il tempo è il tuo tempo, che crederci e lavorare sono gli ingredienti per raggiungere l’obiettivo, che quel salto generazionale è fatto di scontri e di dialogo… ma poi, alla fine, il messaggio è unico, universale e senza tempo: inseguire i propri i sogni. In fondo tutti abbiamo quel cassetto chiuso a chiave in cui conserviamo sogni e segreti, forse anche quello di diventare un’attore, un cantante rock o un’influencer!»


Gedac

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