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Castrolibero attua il nuovo regolamento comunale per la tutela degli animali


Edil Merici

Dal Comune di Castrolibero

Un regolamento specifico che promuove l’adozione dei cani ricoverati presso il canile rifugio convenzionato, riconoscendo un contributo economico onnicomprensivo in favore del cittadino maggiorenne che presenti domanda di adozione, da erogarsi a titolo di rimborso per le spese sanitarie sostenute, relative a visite veterinarie, esami diagnostici e vaccinazione annuale; campagna di microchippatura gratuita per contrastare il fenomeno dell’abbandono e la cattiva custodia dei cani di proprietà; attività di sensibilizzazione per le scuole con laboratori di terapia con animali per il corretto approccio al mondo animale, queste sono solo alcune delle azioni messe in campo dal comune di Castrolibero riguardo il tema della cura degli animali e del randagismo.«Nell’ultimo quinquennio, da parte dell’amministrazione, sono state poste in essere numerose azioni riguardo il fenomeno del randagismo e la cura degli animali compresa, purtroppo, la cattura di diversi esemplari vaganti o abbandonati – afferma Annamaria Buono, consigliera con delega assessorile al randagismo. – Importante valore è stato dato alle campagne di informazione e sensibilizzazione e la cattura di un cane vagante dovrebbe essere una soluzione estrema per risolvere il problema del randagismo, anche se, purtroppo, a volte si rende necessaria perché in presenza di cani morsicatori, o cani in difficoltà di salute, e ciò potrebbe avere implicazioni in tema sanitario e di tutela dell’incolumità dei cittadini e degli stessi animali.
Nel consiglio comunale del 21 ottobre scorso, dopo un attento lavoro con gli uffici competenti e della Polizia Municipale, sotto proposta della stessa consigliera Buono, è stato approvato il Nuovo regolamento comunale per la tutela degli animali, che prevede pene molto severe per chi maltratta o abbandona un animale, ma anche per chi non provvede alla microchippatura obbligatoria per l’iscrizione all’anagrafe canina. Si individuano, inoltre, una serie di diritti per gli animali e obblighi per i proprietari: detenere i propri animali in idonee recinzioni, divieto di lasciali vagare senza custodia sul territorio comunale, mettere gatti a catena o chiusi in gabbie per più di sei ore, obbligo di raccolta delle deiezioni canine. Le sanzioni di ogni singolo caso variano da 25 a 600 euro. Ma tutto, a quanto pare, non è bastato.
Perché – commenta la delegata assessorile al randagismo, – ancora numerose sono le segnalazioni di cani vaganti o in difficoltà, a cui deve necessariamente fare seguito un intervento. Ed è proprio qui che, ormai da diversi mesi, la macchina si è inceppata, in quanto le nostre segnalazioni e richieste di cattura all’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, ente preposto a svolgere questo servizio, sono rimaste inevase. Da quasi sei mesi, infatti, non essendo stata indetta dall’ente competente nuova gara per l’assegnazione del servizio di cattura, le segnalazioni che arrivano, da parte dei cittadini, dal comando di polizia municipale inoltrate all’ASP, non vengono soddisfatte, determinando un grosso disservizio per l’intera popolazione castroliberese. E dovendo, inoltre, ricorrere a soluzioni alternative si ha un aggravio di spese e responsabilità da parte del comune.»
E in chiusura Buono ribadisce alcune posizioni: «La chiave di volta deve essere la prevenzione del fenomeno del randagismo ed è necessaria anche la collaborazione dei cittadini, a partire dai proprietari di cani e animali da affezione. Fondamentali microchippatura, sterilizzazione e corretta detenzione dei propri animali da compagnia. Di contro l’amministrazione può e deve offrire, a norma di legge, modi e strumenti per salvaguardare i diritti degli animali e la corretta convivenza con l’uomo. Continueremo, quindi, a lavorare in questa direzione, con l’augurio di avere risposte certe e immediate dagli enti sovracomunali competenti e da parte dei cittadini la massima collaborazione per arginare il fenomeno e salvaguardare il benessere degli amici a quattro zampe.»


Gedac

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