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Domani a Bovalino la Presentazione del nuovo album di Fabio Macagnino


GRF

Dal Caffè Letterario Mario La Cava

Domani, alle ore 21:15, presso il Caffè Letterario Mario La Cava sito in Corso Umberto I 114, a
Bovalino, Fabio Macagnino,accompagnato alla lira e ai fiati da Gabriele Macrì, presenterà l’album Sangu.

Un album cosmopolita fatto di suoni che, abbandonata la retorica folclorica, si insinuano prepotentemente in quella cultura del riscatto di una terra, la Locride, che vuole affrancare dall’isolamento settoriale la musica popolare per proiettarla su una scena d’ampiezza internazionale, raccontando la Locride in Europa e l’Europa nella Locride.

Il progetto discografico dell’artista porta alle estreme conseguenze un percorso musicale che ruota intorno alla musica popolare della Locride, ma attinge a sonorità e ritmiche che, indicando il passato, suggeriscono il futuro, facendosi ispirare dai dialetti. Un album sanguigno, a tratti animalesco e punk, in cui sono presenti strumenti musicali tradizionali (come lira calabrese, mandola, pipita) accostati a strumenti elettrici che danno consistenza materica al suono.
A questo nuovo disco di Macagnino (Chitarra classica, percussioni, voce, cori) hanno collaborato Gabriele Albanese (Lira, Pipita, Marranzano, Zampogna, cori), Gino Giovannelli (Organo), Salvatore Gullace (mandola, mandolino bouzuki), Francesco Loccisano (Chitarra classica, chitarra battente), Giuseppe Lucà (Organetto), Mujura (Basso elettrico, chitarre acustiche, chitarra elettrica, mandola, mandoloncello, cori), Federico Placanica (Batteria), Andrea Simonetta (Chitarra battente), Sonia Totaro (Voce, cori), Daniel Cundari (voce recitante).
Sangu è prodotto da Sveva Edizioni, registrato da Mujura all’Arango Sonic Studio e missato da Mujura al The Vessel Recording. Il mastering è a cura di Giovanni Versari.
Macagnino nato a Hilden in Germania. Cantautore, percussionista, artista teatrale. Per fare il musicista ha studiato architettura. Dottore di Ricerca in Pianificazione e Progettazione della Città del Mediterraneo. Nel 1994 fonda il gruppo Folia, gruppo di musica etnica calabrese col quale partecipa al festival internazionale Arezzo Wave, vincendo nel 1997 le selezioni per la Calabria.
Nel 1998 inizia la collaborazione con L’Arlesiana Chorus Ensamble e il Piccolo Teatro Umano come percussionista e attore, eseguendo numerosi concerti in Italia e all’estero.
Nel 2000 fonda il gruppo TaranKhàn, che affronta lo studio delle radici musicali calabresi con rinnovata energia e che permette al gruppo di tradurre la classica tarantella in forma di canzone, trasferendola da un’ambientazione tipicamente contadina, sui palchi in forma di concerto.
Nel 2002 è in tournée teatrale con lo spettacolo Pilato sempre con Alessandro Haber in qualità di attore percussionista. Nel 2003 inizia la collaborazione con Eugenio Bennato insieme al quale esegue concerti in molti paesi d’Europa, tra gli altri: Stimmen Festival (Germania), Bardentreffen Norimberga (Germania), Sfinks Festival (Belgio), Teatro Nazionale di Toulon (Francia).
Nel 2007 fonda i KarakoloFool, orchestra di musica popolare tradizionale calabrese col quale incide un album ed esegue numerosi concerti all’estero, tra gli altri a Montevideo, al Junction Festival (Irlanda) e a Berlino.
Nel 2008 nasce Scialaruga, progetto che apre a collaborazioni con molti musicisti calabresi con l’intento di attingere a sonorità e ritmiche che, indicando il passato, suggeriscono il futuro, facendosi ispirare dai dialetti, dall’apporto dal basso, ma senza strumentalizzare la musica popolare tradizionale anzi, riconoscendone l’autonomia e l’irripetibilità, riscattandola dall’isolamento settoriale e proiettandola su una scena d’ampiezza cosmopolita.
Dal 2009, col progetto Scialaruga, si esibisce in diversi concerti, tra gli altri: apertura del concerto di Noa al Kaulonia Tarantella Festival; concerto contro la ‘ndangheta insieme a Il Parto delle nuvole pesanti a Reggo Emilia; a Torino, alla Sala Espace, insieme a Mario Incudine, Gavino Murgia, Pietro Iodice con la direzione artistica di Fabio Barovero; a Genova al Suq Festival insieme a Saba Anglana; in occasione del Transumanze Festival insieme a Peppe Voltarelli; al Roccella Jazz Festival: Rumori Mediterranei. Nel 2011 esce l’album ScialaRuga, prodotto da Eugenio Bennato e Tarantapower e distribuito da Lucky Planet.
Nel 2012 nasce la consapevolezza di intraprendere la strada solista che sintetizzi il suo percorso musicale, che passa negli anni da una fase di rivitalizzazione della tradizione ad una in cui, la lezione ormai appresa di ricerca d’identità si può mettere alle spalle come dato acquisito.
Dal 2013 esegue diversi concerti da solista e nel 2014 pubblica il libro: By the Jasmine Coast il racconto di un viaggio fatto di musica, immagini e parole. Un Grand Tour raccontato con gli occhi distaccati di un uomo nato e cresciuto in Germania ma trasferitosi in Calabria. Questa doppia anima dà luogo a una visione apparentemente contrastante della vita che si risolve tra canzoni, racconti e impressioni di viaggio che, come tessere di un mosaico, disegnano lo scenario della Costa dei Gelsomini.
Nel 2015 fonda la Macagnino Jasmine Coast Band,con la quale tenta di invalidare l’eterno problema della separazione tra musica popolare regionalista e musica moderna, ricercando invece una sintesi a più viste, senza soffermarsi sulla questione se sia la musica popolare a influenzare la musica moderna o viceversa. Con la MJCB esegue numerosi concerti, tra gli altri Calafrika Music Festival, Suoni festival etno jazz, Dea Fest, Palariza, Roccella Jazz Festival.
Nel 2016 nasce la collaborazione con Sveva Edizioni, intraprendendo un nuovo percorso musicale e artistico, per la quale esegue un primo concerto il 4 gennaio del 2016 al Teatro Cilea di Reggio Calabria insieme a Marina Mulopulos, Barbara Buonaiuto; Cosmo Parlato e Patrizio Rispo.
Da settembre 2016 a giugno 2017, per Sveva Edizioni, lavora al nuovo album che rappresenta un’evoluzione decisiva nella carriera musicale. Le canzoni sono scritte in italiano e calabrese ma quello che interessa è la ricerca di quei passpartout che fanno riferimento ad un paesaggio sonoro riconoscibile a livello internazionale ma sempre attento al contesto regionale. L’album s’intitola Candalìa ed è suonato da un gruppo musicale composto da Lino Cannavacciuolo, Agostino Marangolo, Paolo del Vecchio, Ernesto Vitolo e Luigi Pelosi.Nel gennaio 2017 pubblica una riedizione dell’Album Scialaruga per Sveva Edizioni.
Nel gennaio 2019 pubblica per Sveva Edizioni e CNI l’album: Cosmopolitana Mama.
Nell’ottobre del 2021 partecipa come cantautore al film in prima serata su Rai 1Tutta colpa della fata morgana cantando la canzone Canzuni duci, tratto dall’Album Candalìa.
Nel maggio del 2022 pubblica una raccolta di brani pubblicati precedentemente come singoli Pomodori Calabresi.


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