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Giuseppe Mattiani propone norme per il sostegno all’assistente famigliare


Edil Merici

Di Giuseppe Mattiani – Consigliere Regionale di Forza Italia

Dopo mesi di intenso lavoro e doverose e necessarie interlocuzioni con le associazioni attive sul tema e con quelle di categoria, ho depositato una proposta di legge alla quale tengo molto e che mi rende particolarmente fiero, recante Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare.
Ritengo sia arrivato il momento che la nostra Regione, peraltro tra le prime a livello nazionale, nell’ambito delle politiche sociali e di promozione del principio di solidarietà famigliare, colmi un vuoto normativo, riconosca e valorizzi la figura dell’assistente famigliare quale attore della rete dei servizi di assistenza alla persona, ne sostenga l’attività di cura non professionale prestata nei confronti di persone che necessitano di assistenza a lungo termine nel contesto di relazioni affettive e famigliari e ne riconosca il valore sociale ed economico connesso ai rilevanti vantaggi per l’intera collettività.
Personalmente, ho ben chiaro quanto sia importante il ruolo dell’assistente famigliare.
Si tratta di autentici angeli custodi che si prendono cura, danno assistenza e supporto a un loro famigliare gravemente malato o disabile, facendosi carico di sofferenze e fragilità con grande amore e dedizione.
Una figura che spesso riteniamo scontata perché, per l’appunto, un famigliare, ma non per questo non meritevole di riconoscimento e supporto.
Non va dimenticato che assistere una persona non autosufficiente, specie se per lunghissimi periodi di tempo, oltre a essere faticoso e totalizzante, può comportare ripercussioni sulla vita psichica e sulle condizioni fisiche di chi vi si trova impegnato.
La forza fisica richiesta per garantire assistenza costante alla persona amata, la carica emotiva, l’esposizione continuativa con la sofferenza, la solitudine che spesso ne consegue e l’accantonamento delle esigenze personali, comportano uno stress difficile da gestire.
Non vanno nemmeno tralasciati gli effetti sugli impegni di lavoro.
Infatti, le responsabilità famigliari e la cura della persona cara rendono spesso impossibile la conciliazione tra tali attività, con conseguenti e necessarie riduzioni dell’orario di lavoro, rinuncia all’occupazione, con tutto ciò che ne deriva sul piano economico e sulla successiva reintroduzione nel mercato del lavoro.
Per tutte le superiori ragioni, ritengo che riconoscere il ruolo dell’assistente famigliare sia un atto necessario.
In tale direzione ho inteso agire con la presente proposta di legge, nel cui corpo viene riconosciuto come risorsa dei servizi sociali, socio/sanitari e sanitari e opera, in relazione alla situazione di bisogno della persona assistita, nell’ambito del Piano Assistenziale Individualizzato, assistendo il parente nella cura in ambiente domestico, nelle relazioni di comunità, contribuendo al suo benessere psico fisico, aiutandolo nella mobilità e nel disbrigo delle pratiche amministrative.
Inoltre, secondo la proposta normativa, l’assistente famigliare interagisce e si integra con gli operatori di cura e assistenza, anche avvalendosi dei servizi di cura pubblici e privati favorendo e privilegiando, in special modo, le organizzazioni non profit del Terzo Settore.
Particolarmente, rilevanti le disposizioni che disciplinano la libera scelta e il rapporto con i servizi sociali, socio/sanitari e sanitari del sistema regionale; l’istituzione, presso i Comuni Capofila degli Ambiti Territoriali Distrettuali preposti alla pianificazione dei servizi socio assistenziali, dell’Elenco dell’assistente famigliare e nel quale possono essere iscritti, su richiesta, gli addetti all’assistenza in possesso dei requisiti necessari contemplati dalla proposta di legge; le misure di sostegno economico come, ad esempio, tra le altre, l’erogazione dell’assegno di cura e interventi economici per l’adattamento domestico, come previsto nell’ambito della normativa vigente per la non autosufficienza; il riconoscimento delle competenze; la previsione di azioni di sensibilizzazione e partecipazione.
È arrivato il momento di far sentire concretamente supporto e vicinanza a tutte quelle famiglie che quotidianamente affrontano simili situazioni, attraverso l’approvazione di una norma moderna, giusta, equa ed indispensabile.


Gedac

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