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“Pensati libera”: il messaggio sociale che Chiara Ferragni ha lanciato dal palco di Sanremo


Edil Merici

Di Ilaria Solazzo

L’intervento della influencer Chiara Ferragni a Sanremo durante la prima serata del Festival è stata molto criticata. L’Italia, come sempre, si è spaccata in due, tra chi la applaude e chi la schernisce.
Tutto è cominciato con Ferragni che è salita al centro del palco, davanti al leggio, e ha declamato la lettera che ha scritto a se stessa, alla Chiara piccolina. Nel testo la rassicura, le dà coraggio. «Vorrei dirti che sei abbastanza e lo sei sempre stata. Tutte le volte che non ti sei sentita abbastanza bella o intelligente, in realtà lo eri». Ferragni si rivolge chiaramente non solo a se stessa, ma alla figlia, e a tutte le donne, a quelle che si sentono sempre un passo indietro rispetto a tutto e tutti. Inadeguate. Incoraggia a vivere «le montagne russe, vivile tutte senza paura. La paura è una brutta sensazione che ti accompagnerà tante volte». Ma la paura non deve fermarci perché “abbiamo tutti la scritta fragile sulla nostra pelle”.
Personalmente (da donna) mi schiero con chi la applaude: in quella sua lettera ho trovato verità. Quando si è bambine si sogna, e spesso in grande, ma crescendo si sa che, purtroppo, non tutte hanno l’opportunità di poter coronare quei sogni. Chiara ci è riuscita e, per questo, l’ammiro profondamente. In tante mi hanno detto: «È facile per la Ferragni, aveva i genitori ricchi che la sostenevano agli inizi della sua carriera». Altre ancora: «Quando una è bella la carriera la fa per motivi di letto». A queste piccole donne (che a volte sono le stesse che in piazza vanno a definirsi femministe) vorrei dire che la loro ipocrisia le precede. L’invidia palpabile, mossa da una gelosia evidente. Chiara Ferragni ha redatto di suo pugno uno scritto di cuore, che può piacere oppure no, ma si è messa a nudo (il suo abito in qualche modo lo dimostrava) per far capire che in realtà, nonostante i guadagni stellari, i successi planetari, dentro di lei sono ancora vive le paure e le fragilità che accomunano tutte le donne di ogni parte del mondo. Indubbiamente avrei preferito, essendo lei bellissima, che potesse indossare un abito differente in quel momento della serata, ma se lei lo ha ritenuto idoneo ai fini del messaggio da inviare allora ha fatto benissimo. Non mi sono scandalizzata, intendiamoci. Per strada vedo di tutto e di più… È solo che una come lei può fare la differenza, dal momento che ha la capacità di influenzare le masse con le proprie scelte.  Sul palco è arrivata vestita d’oro trasparente e ha precisato: «Non sono nuda, questo abito è un disegno del mio corpo. E il corpo di noi donne non deve mai generare vergogna e odio». La parte finale del monologo è proprio quella legata al corpo, quella a cui Ferragni tiene di più: «Se lo nascondi sei una suora, se lo mostri sei una tro…». La sua battaglia per la libertà delle donne è una battaglia a cui la blogger tiene moltissimo. Mette in luce i pregiudizi della società che vogliono le donne mamme perfette, ancora angeli del focolare. La bellissima Chiara ha detto: «Ti sentirai in colpa ad avere altri sogni oltre la famiglia, perchè la nostra società ci ha insegnato che quando diventi madre, sei solo una mamma. Ti faranno sentire in colpa se stai lontana dai figli. E quando lo stesso trattamento è riservato agli uomini? Quasi mai» (ovazione del pubblico). Ne sa qualcosa lei, imprenditrice, molto impegnata, ma legatissima alla famiglia. Soffre quando si stacca dai suoi bambini, Leone e Vittoria, ma sa che sta facendo la cosa giusta. Dice: «Se farai sempre il meglio per i tuoi figli, togliti ogni dubbio: sei una brava madre non perfetta, ma brava abbastanza.»
Si intuisce che è una sensazione che Ferragni vive quotidianamente, nella sua vita. Chi non l’ha voluta capire o ha fatto finta di non volerla capire, evidentemente, ha la critica facile, disputa a emergere in ogni circostanza, per tutti. Chiara ha fatto come tutti i comuni mortali: si è tolta qualche sassolino dalla scarpa nel momento in cui ha detto «Non sminuirti mai di fronte a nessuno. Noi donne ci facciamo piccole davanti a uomini insicuri, te lo dice una che ha accettato che un uomo mettesse in giro la narrazione che l’aveva inventata lui.»
Grazie a talento, costanza e intelligenza si è fatta amare e rispettare anche in America.
Del suo monologo ricordo anche questo passo: «Sfida i pregiudizi. Essere una donna non è un limite, dillo a tutte le tue amiche e lottate insieme per cambiare le cose, io ci sto provando anche in questo momento.»
L’influencer sceglie di scrivere una lettera alla Chiara bambina, raccontandole le insicurezze, i successi, gli amori e gli ostacoli che ha affrontato nella sua vita adulta e dicendo ai telespettatori “se vuoi, puoi”, un messaggio semplice e chiaro che da sempre ci viene propinato attraverso i  libri scritti da molti motivatori. Per questo non capisco perché molti giornalisti, artisti e imprenditori si siano arrogati il diritto di puntare il dito contro una ragazza bella e brava, che ha saputo sfruttare bellezza e cervello per fare del bene. Il suo cachet lo ha devoluto totalmente in beneficienza: altri signorotti del bel Paese perché non fanno altrettanto? Tutti bravi a criticare ma nessuno capace di agire. Ricordo che la Ferragni e il marito sono stati tra i primissimi ad attivarsi per aiutare chi, durante la pandemia, versava in difficoltà, a dimostrazione che i loro neuroni, a differenza di quelli di tanti altri vip erano attivi e non passivi. Alcune penne italiane di nota fama hanno demolito ogni sua singola parola. Io sono una piccola penna che si dissocia da ogni cattiveria usata contro una creatura poliedrica e geniale come Chiara.
A Sanremo ha deciso di voler lanciare «un messaggio sociale» tramite gli abiti che si è fatta cucire addosso da brand del lusso. Cosa c’è di male? Io non ci vedo nulla. Considerando che fino a prova contraria lo stesso Roberto Benigni ha esordito citando l’articolo della costituzione italiana nel quale si asserisce che viviamo in un Paese libero. Nonostante il fatto che, spesso, la libertà non sia per tutti. Con una stola con scritto Pensati libera, la versatile influencer, prendendo a prestito una scritta molto famosa sui muri del centro di Bologna la cui paternità è da attribuirsi al graffitaro Cicatrici.nere ha voluto precisare di volerla dedicare «a tutte le donne che hanno voglia di sentirsi semplicemente loro stesse senza essere giudicate».

Foto: poste.it


GRF

Ilaria Solazzo

La pugliese Ilaria Solazzo risponde in pieno alla definizione di “multitasking”. Giovane donna, ha alle spalle mille differenti attività: la redazione di libri, una buona esperienza nel campo della grafica, la pubblicazione di vari testi e non solo! È anche appassionata di lettura (specie la fantascienza), moda, costume e poesia. È giornalista pubblicista, blogger… e tanto altro. Dal decennio di nascita - gli anni ‘80 - ha ereditato la passione per la televisione che, per lei, si incarna nel binomio Carrà/Cuccarini. Dinamica, professionale, seria, ama la vita a colori.

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