“Declamatore”, ma non per caso

Di Carmela Salvatore
Ex Direttore di Poste Italiane in pensione, l’ho conosciuto quasi per caso, qualche mese fa. Si trovava davanti a un noto bar della Locride, seduto ad aspettare. L’aspetto di un uomo di mezza età, robusto, brizzolato, sciarpetta al collo; un artista, insomma. L’intuito femminile non sbaglia quasi mai. Improvvisai. Avevo necessità di trovare una voce per la presentazione di una raccolta di poesie, sapevo che lui poteva, volendo, fare al caso mio. Lo guardai e dissi chiaramente che avevo bisogno di “una voce a caso”. Il suo timbro era perfetto, tra il tenore e il basso, quasi baritono! Accettò subito di buon grado e, con un sorriso, tiepido ma sincero, mi regalò la sua piena disponibilità.
Bruno Siciliano nasce e vive a Gerace. Scrittore di romanzi e attore di teatro da oltre 40 anni. Da poco, ha aperto un laboratorio teatrale presso la Fondazione Zappia a Locri presso il quale egli stesso, oltre a essere attore protagonista, rivisita la sceneggiatura dell’Avaro di Molière.
Da sempre amante della lettura e della letteratura italiana, ha sviluppato, nel corso degli anni, una particolare sensibilità per la scrittura (Ricordatevi di Angelica, 2020. Morte di un fumatore di pipa, 2021) e per le poesie in tutte le sue sfaccettature, cercando di interpretare le stesse ed emozionando chi ascolta, nell’intento di trasmettere pathos e sensazioni. La sua avventura con la Zefiroart ha avuto inizio a gennaio del 2023, poche settimane fa, come anzidetto, quando, incontrandolo, ho ascoltato la sua voce e percepito nella stessa la predisposizione per la declamazione di poesie.
E così, nel febbraio corrente, viene postato sui social un evento in cui l’artista declama tre poesie per la presentazione di Incommensurabilmente di Nando Scarmozzino e, in più, un pezzo di Ettore Petrolini per aprire la serata accompagnato da Sara Novembre (giovane artista originaria di Gioiosa Ionica) al pianoforte.
Bruno è un’oratore drammatico che sa esprimere, attraverso la voce, l’enfasi e i gesti, il senso più autentico del testo “declamato”. Da questo primo esperimento a Palazzo Amaduri, ne siamo convinti, partiranno altre occasioni per incontrare l’artista. La Zefiroart è in fermento per la presentazione di M&S3 Le Offese dell’amore, un evento artistico/culturale che si prefigge di dare spazio agli artisti locali. Ma questa è un’altra storia e la racconteremo più avanti.