Sono tante e variegate, le reazioni del mondo politico locale all’elezione di Elly Schlein a segretaria del Partito Democratico. Per il sindaco di Roccella Jonica Vittorio Zito, capolista della mozione Bonaccini per la Provincia di Reggio Calabria, nonostante la per certi versi inaspettata sconfitta del presidente della Regione Emila Romagna Stefano Bonaccini non cancella speranze di una segreteria che “sarà capace di fare sintesi tra la spinta movimentista che ha determinato il successo di Schlein e le istanze degli iscritti e dei rappresentanti del PD eletti nelle amministrazioni locali e centrali.”
“Voglio ringraziare – prosegue la sua nota Zito – chi mi ha dato questa possibilità e tutti i cittadini reggini che hanno dato fiducia a Bonaccini. Grazie in particolare ai 531 votanti di Roccella che, per il 90%, ci hanno sostenuto.”
“Sarà una bellissima esperienza – conclude il primo cittadino, – e metterò tutto il mio impegno affinché il PD metta al centro della sua azione politica la difesa dei diritti sociali nella nostra regione e nel mezzogiorno, temi scomparsi dall’agenda del Governo.”
Umore decisamente differente per la Segretaria del Circolo di Siderno Giusy Massara, che sottolinea come nel comune amministrato dalla piadina Mariateresa Fragomeni Schlein abbia ottenuto il “67% dei voti, il più alto consenso che la nostra Segretaria ha realizzato nei Comuni sopra i 15.000 abitanti nel Mezzogiorno.”
“Ringraziamo i 681 cittadini che hanno partecipato a questa festa della democrazia – prosegue Massara, – dimostrando l’importanza di un’elezione primaria aperta, che ha deciso il futuro della più grande forza politica progressista del nostro Paese.”
Pensiero finale per l’elezione nell’Assemblea nazionale dell’assessore Francesca Lopresti, che dimostra la “compattezza della parte politica e istituzionale che contraddistingue l’attuale Amministrazione Comunale a guida PD”.
Soddisfazione anche per la conferenza delle Donne democratiche dell’area metropolitana di Reggio che, attraverso le parole della portavoce Barbara Panetta, afferma che “L’elezione della prima segretaria donna e femminista è un fatto nuovo, eclatante, rivoluzionario nel panorama politico italiano contemporaneo e questo carica di maggiori responsabilità il PD e la segretaria Schlein, ci aspettiamo un cambiamento profondo nel metodo e nel merito. Le donne democratiche dell’area metropolitana di Reggio sono pronte a dare il loro contributo al fianco del partito, come sempre, e della segretaria, difendendo i diritti e tutelando le donne e tutti i cittadini da ingiustizie e disuguaglianze.”
A livello regionale, infine, per il movimento Primavera della Calabria “è stata scritta una nuova, straordinaria, pagina di democrazia” in virtù del fatto che la vittoria di Schlein debba essere considerata non tanto la vittoria di una persona, quanto di un’idea diversa di fare politica da parte di una “sinistra che da può riprendere un cammino interrotto troppo tempo fa.”
Il movimento si sofferma sull’importanza di un cambiamento tanto importante proprio in concomitanza dell’azione politica di un governo di destra, che rende “fondamentale ridurre la frattura fra istituzioni e cittadini […] compito che spetta in particolar modo alle forze progressiste.”
“Basta partiti chiusi, oligarchici, fondati su logiche notarili e controllati spesso dai potentati locali – prosegue il movimento, che sottolinea comunque come “ancora una volta, il voto del Sud Italia è rimasto schiacciato dai Signori delle tessere, e ha perso l’occasione di partecipare a un processo di cambiamento nazionale” che comunque non è stato in grado di condizionare il processo elettivo di Schlein.
Il movimento chiude sottolineando che il difficile arrivi proprio adesso e che “il cambiamento dovrà passare inevitabilmente da azioni di rottura con il passato e da una ricucitura con i cittadini e le realtà che hanno perso fiducia nella politica e nella Sinistra” proponendo un’alternativa sera alla destra e facendo mettere le radici a quello che viene definito un ritorno della speranza per un ritorno della vera sinistra “che da tempo in tanti aspettavamo”.
