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Ultime da Reggio: le strutture nei beni confiscati, le risorse del PON e il Palazzo di Giustizia


Edil Merici

Proseguono le attività dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, ha supervisionato l’andamento delle costruende Casa delle Donne e struttura per pazienti lungodegenti, sollecitato lo sblocco delle risorse per il Terzo Settore nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Metro e incalzato il Ministro della Giustizia Carlo Nordio sui lavori per la realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia.

Proseguono i lavori alla Casa delle Donne e alla struttura per pazienti lungodegenti

Procedono i lavori di rigenerazione sui due beni confiscati nella zona sud di Reggio finanziati con il programma Agenda Urbana. Si è svolto infatti un doppio sopralluogo del Consigliere delegato al programma di finanziamento Carmelo Romeo che, accompagnato dal Responsabile Unico del Procedimento Michele Tigani, ha avuto modo di verificare lo stato di avanzamento dei lavori in corso.
Nello specifico le due strutture sono destinate a ospitare la Casa delle Donne, nella zona collinare di Pellaro, e una struttura per l’accoglienza di pazienti provenienti da strutture ospedaliere accompagnati da famigliari nella zona costiera di Bocale.
Lo stato dell’arte dei lavori è già in fase avanzata, soprattutto nel secondo immobile, e prevede il completamento delle due strutture secondo il cronoprogramma previsto, consentendo al contempo l’emanazione dei due distinti bandi per l’affidamento della gestione delle strutture che, auspica Romeo, «dovrebbe avvenire contestualmente alla conclusione dei lavori, proprio per evitare un ammaloramento dei due beni o, peggio ancora, atti vandalici sulle strutture.»
«Si tratta – ha spiegato Romeo, – di due progetti ambiziosi che puntano a concretizzare gli indirizzi politico programmatici del governo cittadino, secondo le linee di mandato promosse dal sindaco Giuseppe Falcomatà e portate avanti con il ff Brunetti, a sostegno delle fragilità sociali.»
«La Case delle Donne – spiega ancora Romeo, – nasce recependo le istanze di associazioni e realtà cittadine storicamente impegnate nell’accoglienza e il reinserimento professionale e sociale di donne vittime di abusi e violenza. Attività per la quale la struttura diviene elemento fondamentale.»
«Nel secondo caso, invece – ha aggiunto Romeo, – la scelta del recupero funzionale degli alloggi confiscati a Bocale da destinare ai pazienti di lunga degenza rientra in una visione di ampliamento dei servizi all’utenza ospedaliera locale, che paga lo scotto permanente di carenze storiche, alle quali, anche in sinergia con le autorità sanitarie, stiamo progressivamente dando risposte.»
«Due interventi fondamentali – ha concluso Romeo, – sui quali stiamo proseguendo in maniera spedita con l’obiettivo di consegnarli alla cittadinanza nei tempi previsti, andando a costituire due punti di riferimento di sicura utilità nel campo del sostegno alle fragilità.»

PON Metro: Paolo Brunetti a Roma per sollecitare lo sblocco delle risorse per il Terzo Settore

Il sindaco ff Brunetti è stato presso l’Agenzia per la Coesione Territoriale, a Roma, per sollecitare il trasferimento delle risorse finanziarie relative al PON Metro 2014/2020 e al Programma Operativo Complementare allo stesso PON, a oggi in forte ritardo rispetto all’ordinaria tempistica.
«Il Comune – ha detto Brunetti, – è in attesa di ricevere trasferimenti per quasi 3.000.000 di €. Questi ritardi, infatti, impediscono il pagamento dei creditori che hanno regolarmente fornito le rispettive prestazioni a beneficio della collettività.»
«Si tratta – ha spiegato – di cooperative impegnate, in particolar modo, nel settore politiche sociali e, più precisamente, nella gestione dei servizi di assistenza domiciliare ai disabili, nell’assistenza educativa scolastica o negli asili nido. Insomma, tengono in piedi attività essenziali per il tessuto sociale ed economico cittadino, con enormi vantaggi per la comunità. Adesso, però, non si può continuare ad aspettare. Lo si deve ai dipendenti delle cooperative che si stanno sobbarcando enormi sacrifici con forte senso di responsabilità e abnegazione, lo si deve all’intera città che non può rischiare il venir meno di servizi importantissimi. Allo stesso modo, è giusto procedere speditamente anche per quanti, al di fuori POC, chiedono il rispetto degli accordi relativi ai fondi del PON Metro per le attività svolte.»
«Spero vivamente – ha aggiunto Brunetti – che la decisione del Governo di riorganizzare, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la gestione di tutti i fondi europei, comportando la soppressione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, non produca ulteriori ritardi che, ovviamente, rischiano di pesare sul fragile tessuto socio-economico cittadino.»
Al riguardo, il sindaco ff ha ricevuto rassicurazioni in merito «alla prossima conclusione del percorso finalizzato alla nomina del dirigente di livello generale che dovrà anche eseguire le disposizioni di pagamento in favore dei Comuni attuatori del PON Metro e del POC.»
Sul punto, il consigliere comunale delegato al PON Metro Giuseppe Giordano ha rinnovato «l’impegno dell’amministrazione affinché Roma colga appieno i disagi patiti dal territorio.»
«La visita del sindaco ff all’Agenzia per la Coesione Territoriale – ha sottolineato – è soltanto l’ennesima sollecitazione mossa nei confronti degli uffici competenti sul PON Metro. I settori di Palazzo San Giorgio, infatti, hanno mosso sollecitazioni ripetutamente e avvertito come il mancato trasferimento delle risorse non consenta, ai beneficiari, di far fronte agli impegni contrattuali. L’impossibilità di sostenere i pagamenti, inoltre, incide sul cronoprogramma dei progetti, mettendo a rischio il loro completamento entro i termini stabiliti dai programmi.»
«Insomma – ha concluso Giordano – il Comune ha davvero fatto e sta facendo tutto quello che è nelle proprie corde per provare a sanare una situazione di difficoltà e disagio che colpisce cittadini e lavoratori. L’Amministrazione comunale è pronta e attende, soltanto, che l’Agenzia per la Coesione trasmetta i finanziamenti così da poterli trasferire, immediatamente, ai fornitori dei servizi.»

Palazzo di Giustizia, la maggioranza incalza il ministro Carlo Nordio

“Prendiamo atto dell’interesse del Governo sul percorso ampiamente incanalato sul riavvio del cantiere del Palazzo di Giustizia, ma al Ministro Nordio chiediamo di concentrarsi su un altro tema, non meno importante dell’opera stessa: la viabilità d’accesso al costruendo Tribunale.”
È quanto affermano, in una nota stampa, i consiglieri comunali di maggioranza a Palazzo San Giorgio che avvertono: “Servono cospicui finanziamenti per realizzare opere di accesso e uscita a una struttura che, una volta completata, diventerà il centro operativo e il cuore pulsante di tutta l’attività giudiziaria cittadina, richiamando a sé un notevole flusso di persone e traffico veicolare. Proprio per non congestionare un’area particolarmente sviluppata, dove troveranno sede anche tutti gli altri uffici comunali per adesso dislocati in vari punti della città, è bene che il Governo e lo stesso Guardasigilli predisponessero ogni attività utile a scongiurare rischi di questo tipo.”
“Lo diciamo nell’interesse della città – sostengono – lontano da ogni tipo di strumentalizzazione politica, un modus operandi che non ci appartiene. Lo diciamo perché, quando il ministro Nordio, come annunciato, vorrà venire a Reggio, potrà visitare una città che non ha mai visto e annunciare l’arrivo di finanziamenti fondamentali per assicurare una viabilità corretta, ordinata e sicura in quella che sarà una delle zona più frequentate del territorio.”
“Infatti – spiegano dai banchi della maggioranza – il Palazzo di Giustizia si farà grazie a chi, il sindaco Falcomatà, ha scelto di creare e assegnare una delega specifica alla realizzazione dell’opera. Solo da quel momento, quindi, si è potuta avviare un’interlocuzione con il Ministero per risolvere l’annosa questione del contenzioso con la vecchia ditta portando, di fatto, alla stipula della convenzione firmata dal ff Brunetti, e dall’ex Guardasigilli Marta Cartabia.”
“Da allora – ricordano i consiglieri comunali – i rapporti con il Dicastero di via Arenula non sono mai venuti meno, tant’è che i tecnici dell’Unità Tecnico/Amministrativa della Presidenza del Consiglio dei ministri stanno completando il progetto che, da previsioni, sarà pronto per la verifica ad aprile/maggio, andando a gara fra la fine di maggio e l’inizio di giugno così da far partire ufficialmente il cantiere entro la fine dell’anno.”
Il percorso, insomma, è incanalato alla perfezione e sta seguendo il protocollo avente a oggetto Finanziamento e completamento del Palazzo di Giustizia. “Per questo – continua la nota, – riteniamo superfluo qualsiasi altro intervento politico, se non orientato a realizzare qualcosa di veramente significativo e concreto.”
Che il cantiere ripartirà a breve, infatti, è cosa nota ai più: “L’attività è stata avviata da tempo ed è stata una scelta precisa dell’amministrazione comunale incanalare un dialogo fattivo con il Ministero della Giustizia che, a sua volta, ha stipulato una convenzione con l’UTA della Presidenza del Consiglio ministri, facendo nascere una nuova Stazione Appaltante incaricata di espletare le gare d’appalto necessarie all’affidamento dei servizi tecnici e delle opere necessarie a realizzare il nuovo Tribunale.”
“Parallelamente – prosegue la maggioranza di Palazzo San Giorgio – il Consiglio comunale, dopo i vari frazionamenti, ha approvato la costituzione del diritto di superficie in favore dello Stato. I nostri uffici e il consigliere comunale delegato Romeo, stanno costantemente fornendo il supporto necessario ai tecnici dell’UTA, tanto da aver ottenuto anche l’aumento della dotazione finanziaria prevista per l’opera, inizialmente fissata a 36.000.000 di euro.»
“Insomma – concludono i consiglieri – che ci si interessi di un’attività ampiamente avviata non può che fare piacere, ma sarebbe anche meglio rivolgere la propria attenzione su altre e importanti questioni che possono rappresentare la classica ciliegina sulla torta su un lavoro che porterà sicuri benefici all’intera comunità.”


GRF

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