I sindacati dei pensionati chiedono i tempi di attuazione dell’integrazione socio/sanitaria
Dai Segretari regionali di SPI, FNP e UILP
Conoscere i tempi di conclusione del Tavolo Tecnico per l’Integrazione Socio Sanitaria al netto dell’esigenza di pervenire prima possibile a provvedimenti che rendano attuativa l’integrazione socio/sanitaria.
È questa una delle richieste avanzate dal Sindacato Pensionati Italiani, Federazione Nazionale Pensianti e Unione Italiana del Lavoro pensionati in merito al decreto del commissario ad acta Roberto Occhiuto nº 74 del 3/3/2023, che ha finalmente istituito il Tavolo tecnico sul tema e che avrà il compito di approfondire e attuare le relative politiche regionali.
I sindacati dei pensionati si rivolgono alla coordinatrice del Tavolo, la Vicepresidente Giusi Princi, perché si faccia presto. Dal canto loro, le sigle spiegano che vigileranno sull’andamento dei lavori riservandosi di esprimere il loro giudizio sui risultati e sulla loro pratica attuazione.
“Attiveremo le opportune relazioni sindacali – affermano SPI, FNP e UILP – affinché ci sia permesso di esercitare il diritto a dire la nostra su un provvedimento che consideriamo strategico per lo sviluppo di un modello di assistenza sanitaria e sociale che integra i due aspetti e realizza la presa in carico completa del paziente.”
“Il tema dell’integrazione socio/sanitaria, prevista da decenni in tutte le pianificazioni di tipo sanitario e sociale e purtroppo mai praticata, è da anni al centro delle nostre rivendicazioni – aggiungono, – perché la riteniamo indispensabile per consentire soprattutto alle persone anziane, di usufruire di alcuni loro diritti fondamentali.”
Gli stessi anziani dai quali proviene una domanda che si caratterizza per la sua fragilità che richiede la messa a terra di strategie utili a integrare e a coordinare programmi per favorire un percorso di inclusione sociale, per riscrivere strategie e destinare le necessarie risorse, a rispondere ai bisogni di una società che invecchia.
L’invecchiamento della popolazione fa prevedere l’aumento della domanda di assistenza a lungo termine al quale occorre dare una risposta.
“Nell’incontro del 13 febbraio scorso, abbiamo rivendicato e sollecitato che fosse proprio l’assessore alle politiche sociali ad assumere ogni opportuna iniziativa presso il Commissario ad acta e il Dipartimento Tutela della Salute affinché si procedesse speditamente in tal senso, alla luce anche delle più recenti pianificazioni nazionali che mettono al centro l’integrazione socio/sanitaria.
È per noi fondamentale incrementare il servizio pubblico socio/sanitario per dare ai tanti anziani che spesso soli, devono provvedere a questo bisogno.