Vincenzo Speziali: «Catanzaro rischia di trasformarsi in una Geenna sotto l’aspetto gestionale»

La nostra redazione ha voluto parlare con il Coordinatore Nazionale della Costituente Democristiana Vincenzo Speziali in merito alle questioni catanzaresi, poiché è il committente di un sondaggio in fase di registrazione presso il portale della Presidenza del Consiglio che traccia un quadro poco lusinghiero della gestione amministrativa del capoluogo di regione.
Che è successo?
Solamente amenità di personaggi dediti al campicchiamento da politicume, giammai esperti di politica. Si figuri che un Consigliere Comunale e pro tempore Regionale, mi dà dello jettatore (e forse ha proprio ragione, lo sono e lo confermo, ma questo conferma un mio ennesimo potere, o no?) e mi accusa, strumentalmente, di essere classista, mentre ancora si attendono le scuse del Partito del componente di struttura pro tempore Raffaele Serò per le dichiarazioni razziste nei  confronti miei e della mia famiglia.
Si riferisce ad Antonello Talerico, giusto?
Senza meno e senza dubbio! Che mi è simpatico, ma politicamente, non sapendo cosa dirmi, alfine di tentare in modo sterile si insolentirmi, ricciccia la vecchia vicenda che coinvolse me e capigruppo nazionali del Centrodestra, in luogo a due errori (se non tre) che commette…
Quali errori?
Per prima cosa un avvocato non può non sapere certe procedure o fingere che non esistono, come il legittimo procedimento in corso a Beirut, del quale il Giornale Calabria 7, edito dal suo Collega Fabio Celia ha notiziato con visualizzazione preventiva dei documenti completi. Qui sono parte lesa e testimone, perciò parimenti, si avvierà istanza prevista per quanto riguarda una revisione del patteggiamento.
Ma, sempre Talerico dimentica un altro aspetto, e cioè che gli effetti del patteggiamento sono già finiti quindi, pur non cambiando nulla o nulla dovesse avvenire in Libano, sono nuovamente incensurato. Tra l’altro, se un avvocato di professione utilizza modalità di un Marco Travaglio qualsiasi e di periferia e rivanga una storia che coinvolse molti punti di riferimento (anche attuali) del centrodestra, si vede che con questa nostra area politica lui non ha più nulla a che fare. Poi, Talerico, queste stucchevoli amenità da inquisitore moralista, non le ha manifestate quando dialogava politicamente con me, ma le ricicla a corrente alternata.
Invece di Nicola Fiorita e della sua Amministrazione che dice?
Non vorrei che trasformassero, sotto l’aspetto gestionale e amministrativo, Catanzaro in una Geenna, ovvero l’inferno giudaico e del Nuovo Testamento. Sul Cinema Orso hanno compiuto pasticci e viene avvertito di querela (temeraria?) chiunque sollevi dubbi retorici, oppure silenziato prima e denigrato poi il sottoscritto a causa del sondaggio. A parte il fatto che quanto detto sullo studio demoscipico indurrebbe a querela non me, ma la società che ne è elaboratrice, asserire che tutto ciò sia stato un killeraggio politico o che io abbia denigrato il Sindaco è paradossale, oltre che non vero, in malafede, quindi calunnioso. Piuttosto il sondaggio è un’attenta analisi sulla città, che comprende finanche lo scarso gradimento su Fiorita, ecco il perché di questa reazione.
Insomma, hanno pensato di intimidirmi a mezzo stampa e sono nervosi, in quanto oggi, 14 marzo, sarò in collegamento permanente proprio con Fiorita durate la trasmissione di Lino Polimeni, nell’ambito della quale magari mi riservo qualche colpo di scena. Hanno rivangato quando mi sospesi dall’Unione Di Centro e ho quella e altre, di evidenze. Se smentito tiro tutto fuori, ovviamente seguendo le norme di legge, cioè avvisando prima e chiedendo consenso, in quanto non incorro in reati. Se non vi fosse assenso, sarebbe dimostrata per evidenza la mia versione. Ovviamente, già da così il loro morale è a pezzi e, intanto, cercano come i questuanti i voti in Consiglio Comunale. Ma questo è tirare a campare, non per il bene della città ma per far sopravvivere a qualunque costo la giunta.