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Ultime dalla Metrocity: le vittime del Covid-19, “Insieme per l’Hospice” e l’arancia Belladonna

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha commemorato le vittime del Covid-19, annunciato il progetto di beneficenza Insieme per l’Hospice e celebrato il raggiungimento del presidio slow food per l’arancia Belladonna.

Giornata nazionale per le vittime del Covid-19, bandiere a mezz’asta per la Città Metropolitana

Bandiere a mezz’asta su Palazzo Corrado Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio, in segno di lutto nella giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19.
Anche quest’anno, in occasione del 18 marzo, la Metrocity ha omaggiato il ricordo di uno dei momenti più drammatici della storia recente d’Italia e del mondo, esponendo le bandiere a mezz’asta, in contemporanea con tanti Comuni e Città Metropolitane di tutta Italia.
“Il 18 marzo 2020 – si legge in una nota diffusa da Palazzo Alvaro – fu il giorno più buio, probabilmente il momento in cui tutti gli italiani si resero effettivamente conto dell’assurda pericolosità dell’allora sconosciuto virus del Covid-19, con i telegiornali serali che diffondevano le immagini dei mezzi militari dell’Esercito che a Bergamo trasportavano decine di salme verso i cimiteri. Un’immagine che rimarrà per sempre impressa nella memoria collettiva di ognuno e che è giusto ricordare onorando la memoria di quelle vittime e dei tanti che, anche nella nostra Città, hanno pagato con la vita i terribili effetti della pandemia.”
“Il nostro pensiero oggi – conclude la nota – va a quanti in questi anni hanno perso la vita a causa del Covid-19, ma anche ai medici e agli operatori sanitari, ai tanti volontari che in questo periodo di grande sofferenza hanno lavorato senza sosta perché si potesse uscire da quell’assurda situazione della quale, ancora oggi, paghiamo gli effetti in termini sanitari, sociali ed economici.”

Insieme per l’Hospice: «Struttura importantissima che andrebbe moltiplicata»

Il sindaco metropolitano ff Versace è intervenuto, presso la sala Trisolini di Palazzo Alvaro, alla presentazione del progetto di beneficenza Insieme per l’Hospice, una due giorni (18 e 19 maggio) organizzata dal Chorus Christi e dal circolo oratorio Sant’Agata della parrocchia di San Giuseppe/San Salvatore con la collaborazione del Chorus Inside, dell’Ufficio diocesano pastorale della salute e dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport dell’Arcidiocesi Reggio/Bova e il patrocinio, fra gli altri, della Città Metropolitana.
«Grazie per averci voluto coinvolgere in questa bella iniziativa», ha detto Versace sottolineando «la grande capacità di rete organizzata intorno all’evento, a dimostrazione dei sentimenti di attaccamento nei confronti di una struttura come l’Hospice che andrebbe moltiplicata. La recente pandemia – ha aggiunto – ha posto in evidenza tutti i limiti del nostro sistema sanitario, incapace di rispondere alle esigenze di un territorio notevolmente cresciuto. La politica, in quella fase drammatica, aveva chiesto di investire, in maniera incessante, sulla sanità ma, purtroppo, quella stessa attenzione sembra stia scemando. Forse bisogna riavvolgere il nastro e concentrarci maggiormente su un comparto davvero essenziale». Secondo Versace, tuttavia, «non è un problema di natura economica, ma gestionale.»
«La Sanità – ha affermato, – non può essere gestita dalla politica, ma dai medici che, quotidianamente, vivono, risolvono i problemi e conoscono le reali esigenze dell’istituto sanitario. Non può essere la politica dei commissariamenti o delle alte personalità dello Stato a tessere le fila di una materia così delicata. Prima si capirà e prima faremo bene rispetto a una questione che non è soltanto calabrese, ma appartiene al malcostume italiano. È un modo di pensare della politica nazionale.»
Il sindaco metropolitano ff si è, quindi, soffermato sulle attività poste in essere da Palazzo Alvaro: «Abbiamo sottoscritto un protocollo con la Curia attraverso il quale, in sinergia, proviamo a mettere a disposizione i nostri professionisti e le nostre progettualità per far sì che alcune strutture possano beneficiare anche di investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In un protocollo del genere penso che l’Hospice possa, in una certa misura, essere coinvolto. L’idea è di rendere la struttura di Via delle Stelle maggiormente fruibile e vicina alle istituzioni, più di quanto si stia facendo.»
«Abbiamo una grossa responsabilità – ha proseguito Versace – che non è solo quella di sostenere l’Hospice nell’ordinario, ma riuscire a prevedere il raddoppio dei posti attualmente messi a disposizione. Siamo consapevoli, infatti, che la struttura debba rispondere alle necessità del comprensorio metropolitano e si debba puntare a ridurre le liste di attesa.»
Nell’occasione, il sindaco metropolitano ff Versace, ha ringraziato il commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Lucia Di Furia per il lavoro che sta portando avanti: «Si tratta di avere pazienza e collaborare, senza riversare troppe pressioni in attesa che arrivino decisioni che, ne sono convinto, daranno risposte nel medio termine. In questa fase – ha concluso il sindaco ff – l’impegno reale deve essere rivolto alla valorizzazione dell’Hospice, oltre ogni parola e qualsiasi slogan. E, per farlo, serve l’impegno di tutti gli attori istituzionali.»

Arancia Belladonna: «Presidio slow food raggiunto, ora si costruisca un marchio identitario»

Il consigliere metropolitano delegato all’Agricoltura e alla Pianificazione strategica Giuseppe Giordano ha preso parte alla Festa dell’arancia Belladonna, un evento celebrato in occasione dell’avvio della raccolta del frutto e che sancisce la nascita del presidio slow food sostenuto dalla Città Metropolitana, nella vallata del Gallico e del Catona, nell’area di Villa San Giuseppe.
L’aver ottenuto il riconoscimento di presidio slow food, per il consigliere Giordano, rappresenta «soltanto l’avvio di un cammino che non dovrà conoscere interruzioni. È fondamentale – ha aggiunto – salvaguardare la produzione dall’estinzione, difendere e rilanciare non soltanto l’agrume che, seppur unico nel suo genere, rappresenta comunque la storia, la vita, le radici di una comunità e del suo territorio.»
«Bisogna marciare uniti», ha detto Giordano invocando coesione fra tutti gli attori coinvolti. «Bisogna avere – ha aggiunto, – la consapevolezza che su questo territorio esistono forza e buona volontà, condizioni indispensabili per raggiungere risultati importanti. Ai produttori va, dunque, riconosciuto il merito di aver creduto nella Città Metropolitana e in slow food, qui rappresentato da Francesco Saccà, Mariella Crucitti e Michelangelo D’Ambrosio, che li hanno accompagnati in questo percorso virtuoso.»
«La Città Metropolitana ha fatto da garante», ha continuato il consigliere rivolgendo anche un saluto al Comune di Reggio, nelle persone del sindaco ff Paolo Brunetti e degli assessori Irene Calabrò e Francesco Gangemi, presenti all’iniziativa di Villa San Giuseppe. Ma Giordano, nel corso del suo intervento, ha voluto spingere lo sguardo oltre il raggiungimento del presidio slow food: «La scommessa è quella di riprendere in mano il destino della vallata anche secondo le necessità espresse dai produttori, così da ridare vigore a un territorio ricco di pregi ma con ancora i ritardi ereditati da un periodo di forte abbandono, di scollamento e anche dall’assenza di un mercato interessato a intercettare le grandi potenzialità di questi agrumi». Per Giordano, quindi, «è il momento della consapevolezza, di professare la tenacia e la costanza per raggiungere i traguardi auspicati, di incontrare i produttori e aprire un fronte positivo con la Regione.»
«Si deve puntare a fare sistema anche fra presidi – ha sottolineato – e procedere verso la costruzione di un marchio identitario dell’Area dello Stretto, un progetto ambizioso sul quale la Città Metropolitana crede in maniera convita anche per le straordinarie ricchezze paesaggistiche e ambientali del territorio. Infatti, insieme all’arancia Belladonna declinata in tutte le sue accezioni, abbiamo l’obbligo di salvaguardare l’enorme scrigno di biodiversità custodito in questa vallata.»
«Dal 1976 – ha ricordato – è iscritto un vincolo paesaggistico su questo esemplare unico di agrumeti, proprio per tutelare le bellezze del paesaggio e della natura, ma anche la risorsa agrumicola. Un vincolo che, spesso, ha solo costituito un limite, senza invece costituire elemento di crescita di economie legate alle attività umane. In pratica, non è mai esistita una concreta volontà, da parte degli enti preposti alla tutela e delle istituzioni superiori, di costruire e sostenere processi di sviluppo. Vogliamo invertire questa tendenza. Il presidio slow food è una tappa, non un traguardo. Esistono altri obiettivi da percorrere e questo è un primo passo». Così, il consigliere Giordano ha voluto riservare «un ringraziamento particolare al parroco della Chiesa di San Giuseppe, padre Franco Saraceno, e a tutta la comunità meravigliosa che ci accoglie nel giorno della festa del Santo patrono. Insieme – ha concluso – dovremo proseguire un lavoro che ci vedrà collaborare gli uni al fianco degli altri per riconsegnare, alla vallata di Villa San Giuseppe, i risultati attesi da tanto tempo.»


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