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Ultime dalla Regione: il progetto Oikos, le realtà museali e il motorismo storico

Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha approvato l’avvio del progetto Oikos, avviato l’accreditamento delle nuove realtà museali e partecipato all’incontro sul motorismo storico svoltosi in Senato.

Ok della Giunta al progetto Oikos

«Guardiamo ad un nuovo modello di inclusione che consentirà ai migranti di essere inseriti in un percorso lavorativo, recependo anche la preoccupazione della sezione regionale dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili e dei sindacati del settore circa la carenza di manodopera in un settore oggi in crescita grazie alle opportunità e all’incremento di attività poste in essere attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.»
Lo ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale, Giovanni Calabrese, dopo l’approvazione in Giunta del progetto Oikos Calabria.
«Con la sezione regionale dell’ANCE – ha aggiunto Calabrese, – come già condiviso nelle scorse settimane con il presidente Giovan Battista Perciaccante e con il Dipartimento politiche sociali e Lavoro, si stanno avviando una serie di attività di formazione di figure qualificate, secondo quelli che sono oggi i reali fabbisogni del settore, per creare reale occupazione in Calabria. La vicenda di Cutro, che ha scosso l’intera Nazione, ci ha portato ad accelerare questo percorso, facendo divenire la Calabria non solo terra di sbarco e accoglienza, ma anche terra di occupazione e prospettiva. Oikos favorirà la convivenza dei cittadini italiani e stranieri e consentirà di partecipare alla vita economica, sociale e culturale. In particolare il progetto, a cura dal Dipartimento politiche sociali e Lavoro, riguarderà l’attivazione di percorsi formativi dedicati nel settore edilizio, mediante lo svolgimento di attività formativa teorica e successiva esperienza professionalizzante presso le imprese del settore aderenti. Allo stesso tempo Oikos Calabria – ha concluso l’assessore Calabrese – consentirà alla Regione di soddisfare il fabbisogno delle imprese calabresi operanti nel settore dell’edilizia di figure dotate di competenze adeguate e specifiche in grado di sostenere la ripresa e la ripartenza.»

Via all’accreditamento di nuove realtà museali

«Con l’inserimento dei primi 11 musei non statali, in Calabria diamo il via al nuovo percorso di accreditamento al Sistema Museale Regionale; un percorso di grande crescita e opportunità per il comparto, al quale la Regione riconosce valore non solo culturale, ma anche turistico, quale incentivo per sostenere l’economia di tutto l’indotto calabrese.»
A dirlo è la Vicepresidente della Giunta regionale con delega alla Cultura Giusi Princi, in vista dell’imminente pubblicazione del decreto che regolamenta le nuove modalità operative di accreditamento dei musei non statali in Calabria e che ufficializza le prime undici strutture museali che hanno superato il filtro dei controlli del Settore Cultura del Dipartimento regionale Istruzione Formazione e Pari Opportunità, guidato dal Direttore generale Maria Francesca Gatto e seguito nello specifico dal Dirigente di settore Ersilia Amatruda.
In linea con le procedure rilasciate dal Ministero della Cultura, questo sviluppo della rete è stato introdotto per garantire il rispetto di nuovi livelli di uniformità e qualità dei musei, in parallelo all’attivazione della piattaforma del Sistema Museale Nazionale che consente di migliorare i processi di governance, semplificando le procedure e favorendo le relazioni con gli oltre 5.000 musei italiani messi in rete.
«L’accreditamento di un museo significa accertare un determinato livello di qualità del servizio, indipendentemente dalle modalità con cui viene erogato – spiega Princi – attivando così un percorso virtuoso di miglioramento delle strutture che, proprio attraverso l’accreditamento al Sistema Museale Regionale, determina il conseguente riconoscimento al Sistema Museale Nazionale. Le nuove realtà, dopo essere state accreditate, potranno altresì migliorarsi sempre più implementando i servizi tramite la partecipazione ai bandi regionali promossi dal Dipartimento Cultura. La procedura di accreditamento è sempre aperta. Sono infatti prossime all’introduzione al Sistema altre 17 realtà museali, attualmente in fase di verifica. In questo modo garantiamo innovazione e diamo nuova linfa alla partecipazione culturale – aggiunge Princi – coinvolgendo altri musei e luoghi di cultura di proprietà regionale, comunale, i musei diocesani, quelli privati, universitari o militari. L’adesione costituisce un’opportunità di crescita e di miglioramento per tutte le realtà, indipendentemente dalla proprietà e dalla dimensione. Infatti, il Sistema museale nazionale è fondato sul fare rete, per rafforzare la collaborazione tra lo Stato centrale, le Regioni, gli Enti locali tutti, le Università e il sistema di formazione. I musei, connessi tra loro, potranno così segnare un punto di svolta e di apertura anche verso nuovi utenti, soprattutto quelli tradizionalmente più distanti. La piattaforma di consultazione online, infatti, offrirà al pubblico informazioni a 360°, sempre aggiornate, riguardo le nuovi realtà museali calabresi. Questo garantirà un importante trampolino per valorizzare su scala nazionale e internazionale il nostro patrimonio culturale – conclude la Vicepresidente – promuovendo, in linea con gli obiettivi turistici del Presidente Occhiuto, un flusso turistico nuovo, per un settore cultura sempre più all’avanguardia, che si vuole porre come arma principale di sviluppo economico e sociale della Calabria.»

Regione protagonista in Senato con l’ACI nazionale

Su delega del presidente Occhiuto, è stata la vicepresidente Princi a rappresentare la Regione a Roma in occasione della presentazione ufficiale del 1º Rapporto sul mondo delle auto storiche, su iniziativa dell’Automobile Club d’Italia, dell’ACI storico e della Fondazione Filippo Caracciolo del Centro studi ACI.
A Palazzo Madama, a rubare la scena, è stato il Motorismo storico in Italia.
All’evento, che ha radunato presso il Senato della Repubblica tecnici e giornalisti esperti del settore provenienti da ogni angolo del Paese, hanno preso parte autorevoli personalità, tra cui il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, che ha messo in evidenza quanto fatto dalla Calabria in materia.
Con grande orgoglio e compiacimento, la Vicepresidente ha infatti portato a Roma l’esperienza della Regione che, nel settore degli autoveicoli e motoveicoli d’interesse storico e collezionistico è in controtendenza rispetto al resto d’Italia, affermandosi avanti a tutte le altre regioni d’Italia, seconda solo alla Lombardia.
Princi ha infatti rimarcato quanto in Italia questa materia sia lacunosa, poiché «non sono fissati puntuali prerequisiti per l’accertamento della storicità dei veicoli.
A causa di questo, in diverse occasioni, capita addirittura di andare in contrasto con le indicazioni della Comunità Europea in materia di sostenibilità ambientale», ha giustamente precisato la Vice di Occhiuto. Da questo punto di vista, è utile ricordare la direttiva europea del 2014 che ha definito quali veicoli di interesse storico quelli con alle spalle un’immatricolazione di almeno 30 anni, non più in produzione, preservati e mantenuti nello stato originario e che non abbiano subito modifiche sostanziali nelle caratteristiche tecniche.
«In Italia invece – segnala la Vicepresidente della Calabria – siamo costretti a confrontarci con un Codice della Strada che stabilisce di poter considerare storici anche veicoli con soli 20 anni di immatricolazione. Ciò ha determinato negli anni di poter impropriamente considerare come storici migliaia di veicoli che in realtà tali non lo sono e, soprattutto che non rivestono alcun particolare interesse estetico, meccanico, industriale o collezionistico. Paradossalmente, si tratta invece di veicoli vecchi, che vengono quotidianamente utilizzati dai proprietari per la normale circolazione stradale, beneficiando di agevolazioni fiscali pur essendo altamente inquinanti e in certi casi anche pericolosi per la sicurezza stradale, in quanto tecnicamente superati e logorati dall’uso.»
«Al fine dunque di porre rimedio a questa situazione che non è stata legiferata in Italia e che risulta molto lacunosa – ha detto Princi nel suo intervento in Senato – con la Legge Regionale nº 21 del 7 luglio 2022, la Calabria ha disposto che la storicità dei veicoli possa essere attestata solo per quelli che evidenzino effettivamente una rilevanza storica e collezionistica, che ricada pure dopo i 20, se non 30 anni, ma esclusivamente per quei veicoli inclusi nella lista di salvaguardia preventivamente predisposta dal registro ACI storico. Quindi solo per tali veicoli nella nostra Regione si applica l’esenzione (pari al 50%) dal pagamento della tassa automobilistica. Legge questa – ha aggiunto in conclusione la Vicepresidente della Calabria – che il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare, riconoscendo la validità e legittimità di quanto sancito dalla nostra Regione. Ringrazio, pertanto, il Governatore Occhiuto, il Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e l’Assemblea tutta per aver legiferato in tal senso. E un doveroso ringraziamento pubblico lo dobbiamo al Consiglio Generale dell’ACI, nella persona di Ernesto Ferraro, per il prezioso supporto normativo dato alla Calabria per la stesura della legge.»


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