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La Città del Mare, la SP 65 e la forestazione: il PNRR cambia il volto della Locride

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha presentato a stretto giro tre importanti interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che daranno nuova linfa al comprensorio della Locride.

Città del Mare: “Un progetto rivoluzionario che riqualifica l’intera Locride”

Il sindaco metropolitano ff Versace ha preso parte alla presentazione del progetto La Città del Mare, un intervento inserito nei Piani integrati della Città Metropolitana e che prevede un investimento di quasi 10.000.000 di € di fondi del PNRR per unire Locri e Siderno lungo un unico asse costiero, rappresentato da un moderno lungomare e completato dalla realizzazione di un ponte avveniristico.
Presso il Palazzo della Cultura di Locri, insieme all’assessore regionale Giovanni Calabrese, al sindaco ff di Locri Giuseppe Fontana, al sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni e ai tecnici Nicola Tucci, Angela Versace, Paolo Albano e Andrea Puppa, Versace si è detto «orgoglioso per il raggiungimento di un obiettivo inseguito da tempo e che rappresenta uno degli elementi più validanti delle linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà.»
«Un bellissimo progetto – ha aggiunto – che affonda le sue fondamenta nella condivisione di un metodo che, nella gestione dei fondi PNRR, stiamo portando avanti tanto da diventare, nel tempo, un vero e proprio modello a livello nazionale con gli enti locali che, in maniera sinergica, lavorano su precisi e circostanziati interventi di ammodernamento e sviluppo. Un ringraziamento – ha affermato Versace – va, quindi rivolto all’assessore regionale Calabrese, già sindaco di Locri, e alla collega di Siderno Fragomeni che hanno voluto scommettere su questo territorio attraverso idee e programmi comuni, segno di una lungimiranza che non è da tutti.»
«L’intervento – ha spiegato il sindaco metropolitano ff – è molto ambizioso. Ben 9.700.000 €, infatti, rappresentano una cifra importante che non era affatto scontato potesse essere destinata a quest’area. Ci siamo riusciti, proiettandoci verso il futuro, forti di un progetto che riqualifica non solo le città di Locri e Siderno, ma l’intera Locride. La Città del mare, dunque, deve essere il fiore all’occhiello di un’area vasta che ingloba diverse realtà, ognuna con le proprie peculiarità, potenzialità e bellezze da offrire al mondo.»
«Sarà tutelato e valorizzato il paesaggio – ha proseguito – e, al tempo stesso, verranno eliminate le cause di inquinamento e degrado. È stato fatto davvero un ottimo lavoro, con riverberi positivi che ricadranno sull’economia generale del luogo. Ne beneficerà il turismo, l’ambiente, la natura, verranno sfruttate al massimo le potenzialità del comparto ricreativo e dei servizi. Senza considerare, poi, l’aumento previsto dei modelli urbanistici con l’inserimento di parcheggi, di attrezzature per la collettività, di reti di urbanizzazione primaria. Insomma, non sbaglia chi dice che siamo al cospetto di un progetto, per tanti aspetti, davvero rivoluzionario.»

Pronta la riqualificazione della SP 65 per la nuova caserma dei Carabinieri di Africo

Il sindaco metropolitano ff Versace, ha svolto un sopralluogo lungo la Strada Provinciale 65, nel tratto che conduce alla nuova caserma dei Carabinieri di Africo, ormai prossima all’inaugurazione.
Insieme al sindaco del Comune locrideo, Domenico Modaffari, al comandante provinciale dell’Arma Marco Guerrini e al comandante della compagnia Pietro Scabardi, il sindaco ff Versace ha percorso il chilometro e mezzo che è al centro del programma di riqualificazione previsto dalla Città Metropolitana per un importo complessivo di 75.000 €. Quindi, ha preso visione dell’immobile che ospiterà le attività dei militari dopo essere stato confiscato alla criminalità organizzata.
«L’intervento – ha detto Versace – è necessario per ridare vigore a un’arteria che, a breve, condurrà a un nuovo e importante presidio di legalità e sicurezza per il territorio.»
«La caserma – ha ricordato Versace – sorge in un bene confiscato alla ‘ndrangheta, in un luogo simbolo e in cui la presenza dello Stato è quanto mai decisiva non solo in funzione repressiva dei fatti di reato, ma soprattutto in chiave educativa e divulgativa di una cultura della legalità capace di raggiungere e coinvolgere le giovani generazioni».
«Nella circostanza – ha aggiunto il sindaco ff – ribadisco il mio ringraziamento e quello dell’intera Città Metropolitana agli uomini e alle donne guidati dal colonnello Guerrini e dal capitano Scabardi per l’impegno che, quotidianamente, li vede in in prima linea al fianco dei cittadini e della parte sana della società. Sono felice che, presto, potranno svolgere le loro attività anche nel conforto di spazi e aree confortevoli e ben organizzati.»
«Al tempo stesso – ha proseguito Versace – rinnovo la massima vicinanza dell’Ente alle necessità della comunità di Africo e dell’Amministrazione del sindaco Domenico Modafferi. Il settore metropolitano alla Viabilità, guidato dal dirigente Lorenzo Benestare, ha predisposto ogni attività necessaria che presto porterà all’apertura del cantiere sulla SP 65 e alla contestuale posa del tappetino d’asfalto.»

Bando Forestazione: «Reggio spende bene e più di quanto inizialmente previsto»

«Il bando del PNRR sulla forestazione urbana delle Città Metropolitane è una grande occasione per il nostro territorio. Il nostro Ente ha rispettato le scadenze in maniera scrupolosa, attenendosi alle indicazioni fornite dal Ministero e, a dispetto di una sorta di polemica che inizia a serpeggiare in ambito nazionale, porterà a termine i progetti nei tempi previsti, costituendo un decisivo miglioramento in termini di cura, valorizzazione e ampliamento del proprio patrimonio boschivo e della sostenibilità ambientale del nostro territorio». Il Consigliere metropolitano delegato all’Ambiente della Città Metropolitana Salvatore Fuda interviene nel merito al percorso di svolgimento dei progetti del cosiddetto Bando Forestazione finanziato con fondi del PNRR, che vede protagonista Palazzo Alvaro nella stesura di interventi per complessivi 19.000.000 di €, di cui 8 ottenuti nella prima annualità, da utilizzare per l’implementazione del patrimonio forestale di tutto il comprensorio.
Gli interventi di forestazione previsti nei due progetti ammessi a finanziamento per la prima annualità, per una dotazione finanziaria pari al doppio di quella originariamente prevista, saranno dislocati su varie zone del territorio metropolitano, dal versante tirrenico fino all’alto Ionio, nel rispetto dei parametri dimensionali e funzionali previsti dal bando ministeriale. I due progetti intervengono rispettivamente su 5 e 8 diverse aree del territorio, per complessivi 92+92 ettari, prevedono la messa a dimora e la successiva piantumazione dei vegetali e sono comprensivi anche della fase di mantenimento da svolgere per i cinque anni successivi alla realizzazione, supportata da un attento monitoraggio condotto dagli uffici di Palazzo Alvaro con l’ausilio del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio.
«La retorica che ripropone l’antico adagio per il quale i fondi destinati dall’Europa al Mezzogiorno non vengono correttamente spesi è stata pienamente ribaltata» ha spiegato il delegato Fuda. «Nel nostro caso – ha aggiunto – la Città Metropolitana è stata particolarmente virtuosa rispetto ad altri territori, tanto da meritare nei fatti un raddoppio delle risorse messe a disposizione, impiegando i fondi rimasti inutilizzati da altre città metropolitane. Non sappiamo se questo possa essere considerato un risultato che da fastidio a qualcuno, ma di certo c’è che le nostre attività vengono costantemente monitorate dalle autorità ministeriali e il nostro lavoro, seguito efficacemente dai funzionari del settore Pianificazione e Valorizzazione del Territorio, rispetta al momento pienamente vincoli e obiettivi forniti dal Governo e condivisi nel cronoprogramma progettuale.»
«Naturalmente – ha aggiunto il Delegato, – il nostro intento non è semplicemente spendere nei tempi previsti, ma anche quello di raggiungere pienamente gli obiettivi dell’intervento. Non a caso abbiamo scelto di condividere questo percorso con i Consorzi di Bonifica, con professionisti e dipartimenti universitari qualificati che conoscono perfettamente il territorio e possiedono gli strumenti e le competenze per una perfetta riuscita degli interventi.»
«La Città Metropolitana – spiega ancora Fuda, – ha rispettato in tutto e per tutto la scadenza fissata dal Ministero al 10 dello scorso mese di dicembre, riuscendo ad acquisire e collaudare, nonostante la Convenzione di finanziamento con il Ministero sia stata sottoscritta solo il 24 novembre 2022, la messa a dimora delle piante (da non confondere con la piantumazione in situ delle specie vegetali), complessivamente nel nostro caso 184.000 e contribuendo, in misura doppia a quanto originariamente previsto, al raggiungimento dell’obiettivo nazionale pari a 1.650.000 piante messe a dimora entro il 10 dicembre 2022. Addirittura siamo andati oltre le prescrizioni fornite, visto che era consentita perfino la messa a dimora dei semi e noi, per una maggiore efficacia, siamo riusciti, nei termini previsti, a acquisire piantine già formate, massimizzando quindi le percentuali di riuscita del progetto. D’altronde il corretto operato del nostro Ente è stato anche certificato e collaudato dai tecnici del gruppo di lavoro alla presenza anche di qualificati esperti del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea. Adesso si entra nella seconda fase del progetto, con la piantumazione effettiva degli arbusti, che sarà avviata in coerenza con le tempistiche richieste dalle varie specie vegetative, anche al fine di garantire un processo di attecchimento e rimboschimento efficace e duraturo». Tale attività è stata già inoltre sottoposta dal Ministero alla Commissione Europea, che ha semplicemente chiesto, quale ulteriore chiarimento, già fornito, i tempi previsti di piantumazione di una specifica specie.
Il cronoprogramma, come specificato dagli uffici, prevede l’avvio dei lavori nel mese di maggio, con la pulizia e la preparazione delle aree interessate dagli interventi e, successivamente la piantumazione in loco, che avverrà seguendo le indicazioni degli esperti, presumibilmente a cominciare dal mese di settembre, così da ridurre il rischio di insuccesso e in coerenza con il cronoprogramma trasmesso al Ministero. Chiaramente i tempi prospettati potranno subire variazioni legate all’andamento climatico che si registrerà sul territorio e alla conseguente opportunità di effettuare le piantumazioni delle singole specie previste.
Occorre altresì chiarire che la relazione della Corte dei Conti sul progetto nazionale esamina anche lo stato dei progetti in essere. Si tratta dei progetti avviati nell’ambito delle due annualità del piano nazionale di riforestazione urbana (cosiddetti Clima 1 e Clima 2) inseriti dal Ministero a supporto della strategia complessiva. Si tratta in questo caso di parchi urbani, più che di veri e propri boschi. Per tali progetti la Città Metropolitana è soggetto beneficiario mentre soggetti attuatori sono per la prima annualità il Comune di Cittanova e per la seconda l’Università Mediterranea. Per il primo progetto (Clima 1), sito su terreno di proprietà del comune di Cittanova, a luglio 2022 risultavano piantumate circa 2.500 piante su un totale previsto di 2.830. A luglio 2022 i relativi lavori sono stati sospesi per la redazione di una perizia di variante di recente approvata dal Ministero competente. I lavori riprenderanno a breve per essere conclusi nei prossimi due mesi. Il monitoraggio è affidato al Dipartimento di Agraria, che ha eseguito un sopralluogo a dicembre non segnalando alcuna criticità. Eventuali fallanze saranno sostituite a totale carico dell’impresa esecutrice. In tale intervento sono stati piantumati anche alcuni pioppi, del tipo Populus nigra italicus in luogo del tipo Populus alba europea, a seguito di una scelta condivisa anche con il dipartimento di Agraria della Mediterranea e, come già detto, autorizzata anche dal Ministero. Si tratta di una specie arborea ritenuta dagli esperti pienamente compatibile con gli areali fitoclimatici dell’intervento e tale sostituzione non viene considerata critica, contrariamente a sostituzioni effettuate da altre Città Metropolitane, anche nella relazione della Corte dei Conti. Il progetto ammesso per la seconda annualità (Clima 2) è in corso di realizzazione su un’area di proprietà dell’Università Mediterranea e realizzato a cura della medesima. I lavori sono stati avviati nel mese di ottobre 2022, nei termini imposti dalla procedura ministeriale, e allo stato risultano messe in situ ben 4.145 piante su un totale previsto di 5.049. Il mero confronto con le criticità riportate nella relazione della Corte dei Conti per i progetti in essere relativi ad altre Città Metropolitane dà pienamente conto dei risultati già raggiunti dalla Città Metropolitana di Reggio.
«Ancora una volta – ha concluso Fuda – dimostriamo la straordinaria capacità progettuale e operativa del nostro Ente. E il fatto che altrove le cose siano andate diversamente non fa che aumentare il valore del lavoro portato avanti dai nostri tecnici. Spesso si dice che fa più rumore un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce. Nel nostro caso, le foreste che stiamo piantando non faranno rumore, ma certamente miglioreranno in maniera sensibile la qualità della vita e la sostenibilità ambientale del nostro territorio. D’altronde, proprio la relazione della Corte dei Conti, sia per i progetti nuovi che per i progetti in essere attesta perfettamente lo stato dei fatti da me illustrati. Nel frattempo, riferendomi alla polemica ingenerata a livello nazionale, mi pare plausibile che in questi boschi, seppure non ancora realizzati, qualcuno stia rischiando di essersi già perso, probabilmente per la scarsa capacità di orientamento nella lettura dei documenti.»


GRF

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