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PD Calabria: le scuole, la sanità e gli uffici giudiziari

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha commentato la decisione del governo di effettuare tagli alle scuole, chiesto di rimettere al centro dell’agenda politica la sanità pubblica e chiesto di dare ascolto a Nicola Gratteri sulle carenze di organico negli uffici giudiziari.

«Inaccettabile che il governo nazionale possa pensare di spazzare via classi e scuole»

«Leggendo la circolare inoltrata agli Uffici Scolastici Regionali dal ministro Giuseppe Valditara si capisce immediatamente che per ottenere dei risparmi si continueranno a tagliare fondi alla scuola con il rischio di fare scomparire classi e plessi scolastici soprattutto nei Comuni più piccoli e in quelli di montagna in particolare.»
A sostenerlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale Bevacqua che chiarisce: «Non si può operare una riduzione della spesa senza calcolare gli effetti devastanti che essa genera dal punto di vista sociale. In primis deve essere garantito il diritto allo studio dei giovani che hanno già effettuato l’iscrizione negli istituti calabresi che potrebbero sparire per l’effetto delle nuove disposizioni del governo. Poi va tenuto in conto – prosegue Bevacqua- che i paesi di montagna, che continuano a spopolarsi, rischiano concretamente di essere completamente desertificate con grave nocumento anche per le zone costiere. Mentre il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si pone come obiettivo di combattere la dispersione scolastica, i nostri burocrati fanno esattamente l’opposto generando una situazione sociale esplosiva. Chiederò di discutere della questione già in occasione della prossima riunione della Conferenza dei capigruppo – conclude Bevacqua – e fare in modo che si arrivi in Consiglio regionale con una proposta unitaria di ordine del giorno per chiedere alla giunta di impegnarsi a trovare pronta soluzione al problema, con l’aiuto del governo nazionale, tutelando il diritto all’istruzione dei giovani dei paesi più fragili e meno collegati ai grandi centri.»

«Si rimetta al centro dell’agenda politica la sanità pubblica»

«Le considerazioni di Giuseppe Remuzzi, apprezzato e riconosciuto professionista nel suo campo, le ho trovate assolutamente condivisibili e contenenti un’analisi realistica e allo stesso tempo preoccupante. Come era inevitabile non sono il solo ad aver preso posizione contro il Decreto del Commissario ad Acta nº 105 del 3 aprile, il provvedimento cioè che ha regolarizzato e standardizzato l’extrabudget alla strutture sanitarie private concedendo, in prospettiva, un sempre maggiore spazio di manovra al privato accreditato.»
A sostenerlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale Bevacqua che prosegue: «Remuzzi ricorda, infatti, come sia paradossale un sistema dove il privato venga sostenuto per il 90% da risorse pubbliche. Una posizione molto differente rispetto a quanto sostenuto da Enzo Paolini che, in un’intervista tesa a sponsorizzare l’operato di Roberto Occhiuto, ha dimenticato di dare un’occhiata a quanto sta accadendo in Molise, con vere e proprie eccellenze come Gemelli e Neuromed che rischiano di fallire perché produttrici di eccessivo extrabudget. Produzioni extra che il commissario e presidente della Regione Donato Toma (compagno di partito di Occhiuto) non riconosce perché considera fuori dalle regole e a danno della sanità pubblica. E in Molise – prosegue Bevacqua – parliamo di eccellenze che erogano servizi salvavita. Una situazione assai diversa rispetto a quella che riscontriamo in Calabria, dove una buona parte delle strutture private erogano servizi accessori e per di più in costante extrabudget. Situazione che, adesso, Occhiuto vuole riconoscere definitivamente, concedendo quello che può considerarsi il vero colpo mortale alla sanita pubblica. Compito della politica invertire l’andamento – conclude Bevacqua – rimettendo al centro dell’agenda regionale il Servizio Sanitario Nazionale con la riorganizzazione territoriale e le risorse necessarie per contratti attrattivi per i giovani e per le eccellenze calabresi all’estero.»

«Non cadano nel vuoto le parole di Nicola Gratteri sugli organici degli Uffici giudiziari»

«Un forte plauso e un grande ringraziamento per il lavoro svolto va rivolto alla Polizia di Stato di Catanzaro che è riuscita, attraverso una vasta e brillante operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia guidata dal procuratore Nicola Gratteri, a eseguire 62 misure di custodia cautelare a danno del clan criminale legato alla comunità Rom operante nella parte meridionale del capoluogo. Le contestazioni mosse dalla Procura sono assai gravi e riguardano reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione, furto, detenzione di armi. Ma a fare riflettere sono anche le considerazioni del Procuratore Gratteri, rilasciate a margine dell’operazione, secondo le quali tutto era pronto da più di un anno, ma si è potuto agire soltanto adesso per carenza di organico. Si capisce, ancora una volta, che la lotta alla criminalità passa dal lavoro sinergico di Procura e Forze dell’Ordine, che devono essere messe nelle condizioni di potere operare al meglio e a pieno organico. Anche per questo il grazie del PD alle Forze dell’Ordine impegnate nell’operazione che si è svolta oggi a Catanzaro è ancora più sentito».


GRF

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