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PD Calabria: la forestazione e l’arresto di Bonavota

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha stimolato il confronto sulla forestazione e ringraziato le forze dell’ordine per l’arresto di Pasquale Bonovata.

Raffaele Mammoliti: “Solo una riforma coraggiosa può ridare slancio alla forestazione”

Gli indirizzi programmatici del Programma regionale per le attività di sviluppo nel settore della forestazione 2023 fanno riferimento a normative e piani che andrebbero aggiornati (per esempio la Legge Regionale nº 20/92 relativa al Piano Forestale 2014/220).
Occorre realizzare un moderno e innovativo Piano Forestale Regionale per valorizzare l’immenso patrimonio boschivo/forestale che la Calabria possiede.
Di fronte ai cambiamenti climatici, la tutela e la salvaguardia del territorio, la manutenzione ordinaria e straordinaria sono fondamentali per evitare alluvioni, smottamenti, frane, incendi con conseguenze pesanti sia in termini di danni ingenti per il sistema produttivo sia di perdite di vite umane.
Nel corso degli anni la forza lavoro degli operai forestali è via via diminuita e, fra qualche anno, non esisterà più, nonostante il grande e positivo lavoro di bonifica ambientale e territoriale realizzato.
Di converso, sono aumentate le risorse impegnate per riparare i danni. Questo dimostra in maniera incontrovertibile che l’approccio che si continua a mantenere si concentra sull’intervento ex post piuttosto che agire sulla prevenzione.
Lo stesso dicasi per il sistema Anti Incendi Boschivi, incentrato soprattutto sul versante dello spegnimento degli incendi rispetto al fondamentale presidio del territorio con le necessarie risorse umane per evitare gli incendi.
Ho sollecitato al Governo regionale l’assunzione di giovani e tecnici che, attraverso la formazione adeguata e l’utilizzo di strumenti tecnologici esistenti, possano preservare il patrimonio boschivo e riattivare un’effettiva rigenerazione produttiva della forestazione.
La risposta del Governo regionale di voler assumere un migliaio di lavoratori a tempo determinato, rappresenta un primo segnale di inversione positiva.
Bisognerà inoltre destinare le necessarie risorse al momento del tutto insufficienti.
In merito all’incontro svoltosi anche alla presenza delle Organizzazioni Sindacali Confederali e del Presidente Roberto Occhiuto, come richiesto dal sottoscritto durante l’ultimo Consiglio regionale dello scorso 21 aprile, mi sembra opportuno fare una considerazione eminentemente di natura politica. Colgo favorevolmente e apprezzo il tentativo di tenere in piedi un confronto necessario al fine di aprire una nuova stagione sulla forestazione in termini innovativi, produttivi e in linea con gli orientamenti nazionali ed europei, che attribuiscono alle foreste un ruolo significativo nelle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Bisogna, però, accompagnare la capacità di chiudere una stagione e aprirne una nuova utilizzando in questo fondamentale settore nuova forza lavoro, giovane appositamente formata e tecnologicamente attrezzata. Altrimenti il rischio che si corre è quello di passare alla storia per aver portato a consunzione una categoria che, nel bene e nel male, più nel bene a mio avviso, è stata protagonista della storia sociale e ambientale di questa regione. Spetta dunque al governo regionale, con il sostegno delle OS, proseguire con una inedita azione riformatrice per realizzare e imprimere un vero grande salto di qualità in un settore strategico per la nostra regione. In politica, se c’è la volontà, le soluzioni si costruiscono com’è sempre avvenuto, ma ribadisco: deve esserci la volontà. Altrimenti vuol dire che si è alla ricerca di individuare deboli giustificazioni alla via più semplice del non si può fare. La politica deve riappropriarsi del ruolo e della responsabilità delle decisioni senza tentennare, soprattutto quando si parla dell’opportunità di creare nuove occasioni di lavoro. Auspico che il confronto possa proseguire con lo spirito giusto e, se lo si ritiene, magari convocando anche un apposito Consiglio regionale per definire e condividere ogni azione utile. Tuttavia seguirò con attenzione il positivo confronto in atto e mi attiverò coerentemente a sostegno di un effettivo Piano di rilancio della forestazione calabrese lavorando per individuare gli investimenti necessari.

“Grazie alle Forze dell’Ordine per l’arresto del boss Bonavota”

Esprimiamo grande soddisfazione e un caloroso ringraziamento alle Forze dell’Ordine e alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro della Procura della Repubblica, guidata da Nicola Gratteri che, grazie a una brillante operazione, sono riuscite ad arrestare il boss Bonavota, ricercato inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità. L’arresto è arrivato alla conclusione di articolate indagini condotte dal Raggruppamento Operativo Speciale e dai comandi provinciali Carabinieri di Vibo Valentia e Genova, che sono riusciti a porre fine alla latitanza del boss che durava dal 2018. Il suo nome era inserito nella lista del ministero dell’Interno dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del programma speciale di ricerca del gruppo Interforze. Dopo l’arresto lo scorso gennaio di Matteo Messina Denaro, risultava, dunque, essere lui il boss più pericoloso e ancora latitante. Si tratta di un risultato straordinariamente importante, che testimonia la grande abnegazione e professionalità di tutti i soggetti che hanno sinergicamente collaborato per ottenere l’arresto che rappresenta un altro e durissimo colpo ai clan e dà speranza per un futuro migliore ai cittadini onesti che lavorano con impegno per il progresso della Comunità in cui vivono.


GRF

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