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Costume e Società

La CGIL celebra i lavoratori con due giorni di incontri e dibattiti

Dall’Ufficio Stampa CGIL Calabria

Due giorni dedicati alla Festa dei Lavoratori ma anche alla ricorrenza dei 110 anni della Camera del Lavoro di Cosenza. La Confederazione Generale Italiana del Lavoro ha festeggiato 1 e 2 maggio oltre un secolo di attività parlando di donne, lavoro, diritti, legalità.
Annullato a causa del maltempo il Corteo del 1º Maggio, la giornata è iniziata con la banda di Mendicino che ha suonato Bella ciao, per poi avviare la macchina della memoria, ma anche quella degli impegni futuri, in occasione del libro Sindacaliste. La storia delle CGIL e delle sue protagoniste. Memoria e racconti tra esperienze e aspettative.
A intervenire il Segretario della sezione cosentina della CGIL Massimiliano Ianni, il sindaco di Cosenza Franz Caruso, le segretarie cittadine della CGIL Teresa Aiello e Teresa Cavaliere, la componente dell’Archivio storico della CGIL e curatrice del libro Ilaria Romeo, la vicesindaco di Cosenza Maria Pia Funaro, e la Segretaria del Sindacato Pensionati Italiani Claudia Carlino.
Importante il ruolo della CGIL nel percorso verso la parità di genere, con la valorizzazione di donne che nel sindacato hanno lavorato molto e bene, contribuendo alla costruzione di un piccolo Stato sociale moderno. Rimangono da risolvere divari importanti a partire dall’occupazione femminile, che al Sud tocca numeri molto distanti dalle direttive europee, fino all’assenza delle donne nei processi decisionali. «Serve ancora riflettere – ha affermato la Segretaria del SPI Carlino, – sul ruolo delle donne, serve ancora quella giusta opportunità di cui parlava Di Vittorio ma serve ancora lavorare su quella mancanza di politica sociale e servizi che possa permettere alla donna di prendersi cura della famiglia e allo stesso tempo realizzarsi lavorativamente.»
Di Lavoro insicuro, lavoro precario, lavoro povero si è parlato poi nel pomeriggio nel focus con il Segretario cittadino della CGIL Ianni, la Segretaria cittadina della CGIL Graziella Secreti, il Segretario della Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, dell’Edilizia, delle industrie Affini Antonio Di Franco, il Segretario regionale della CGIL Angelo Sposato, il Segretario regionale della Nuove Identità Di Lavoro Ivan Ferraro, e il Segretario della CGIL Emilio Miceli.
Una riflessione amara ma necessaria a partire dal lavoro povero legato spesso al pubblico fino alle varie forme di precariato, alle centinaia di tirocinanti e di situazioni irrisolte, al part time involontario, alla mancata sicurezza sul lavoro oltre che quella del futuro previdenziale.
Il Segretario Confederale della CGIL Miceli ha attaccato il decreto lavoro varato dal governo spiegando che non va incontro a nessuna delle «proposte e richieste che avevamo avanzato. Continueremo la strada della mobilitazione, anche ad oltranza.»
«Il lavoro ha bisogno di un defibrillatore – ha detto il segretario regionale della CGIL Sposato, – invece con il decreto varato ci si trova nuovamente di fronte alla conferma che questo governo non era pronto a governare. Ecco perché dobbiamo spingere quel pacchetto di proposte che fa parte della nostra idea di Paese e che porteremo nelle piazze della mobilitazione unitaria.»
Il 2 maggio le iniziative sono continuate con l’incontro con gli studenti delle scuole superiori e il focus Legalità è conoscenza e libertà al quale hanno preso parte i segretari cosentini della CGIL Ianni e Maria Baldassarre, il Segretario regionale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Mimmo Denaro, il docente dell’Università della Calabria Silvio Gambino, il già sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, e l’assessore Comune di Cosenza Veronica Buffone.
Una riflessione ad ampio spettro sulla legalità intesa anche come lotta per la giustizia sociale, l’antimafia sociale, la lotta alla corruzione e la vigilanza sugli appalti. Fino alla scuola, il rapporto genitori/insegnanti e quello con chi proviene da famiglie legate alla criminalità. Una lotta, insomma, quotidiana e mai settoriale.
A chiudere la due giorni lo spettacolo teatrale Nato senza camicia. Giuseppe Di Vittorio ieri oggi e domani scritto e interpretato da Carlo Albè, musiche di Anthony Valentino.


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