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Costume e Società

Girolamo Gullace e la capacità di portare spensieratezza in un luogo che spensierato non è

Di Carmela Salvatore – Presidente dell’Associazione Culturale Arteterapia Zefiroart

Girolamo Gullace, giovane artista sidernese, sin da piccolo ha dimostrato una particolare propensione per l’arte in genere.
Egli si cimenta nella pittura e nella scultura usando tecniche e stili che lui stesso di volta in volta inventa e sperimenta. Ogni materiale per lui va bene per essere plasmato: la cera, la frutta, le saponette o il legno da intagliare piuttosto che la realizzazione di statuette di sabbia o in creta per costruire presepi. Ma la sua grande passione resta la pittura e, grazie a essa, realizza splendidi murales.
Nel 2022 Girolamo ha vestito la maglia della mascotte per i sei eventi espositivi di Maternità e Sacralità (un progetto di Carmela Salvatore e della sua Associazione Culturale Arteterapia Zefiroart), partecipando con entusiasmo alle manifestazioni e vestendo i panni del più giovane tra i personaggi illustri partecipanti.
In quella data non aveva ancora inserito tra le sue esperienze quella che sarebbe stata la più insolita: un esibizione in carcere. Il 23 marzo scorso Gullace, infatti, si esibisce alla batteria presso la Casa Circondariale di Locri. Lo accompagnano suo padre Salvatore e Vincenzo Oppedisano, musicista gioiosano attivo dal 2004 che conta molteplici collaborazioni a vari progetti musicali nel panorama degli eventi in Calabria in qualità di chitarrista, bassista e arrangiatore. Entrambi membri del gruppo musicale QuartAumentata, hanno accompagnato Girolamo esibendosi in uno spettacolo musicale per i detenuti della Casa Circondariale di Locri.
La proposta di realizzare un concerto in quel luogo, fatta dalla Presidente della Zefiroart (che svolge attività di volontariato già da diversi anni dentro le mura detentive) è stata accolta dai componenti del gruppo sulle prime con molta incredulità, per rivelarsi, alla fine, un’emozione veramente unica. Esibirsi in carcere non è come fare un concerto in un teatro qualunque.
Fungeva da teatro una stanza spoglia e una pedana rialzata, coperta da una moquette rossa che serviva da palcoscenico.
I detenuti, seduti e attoniti, attendevano che tutto fosse montato e pronto, compresa la batteria di Girolamo, teso da parte sua, perché non tutte le strumentazioni elettroniche erano state autorizzate dai regolamenti della casa circondariale. I musicisti, dunque, non erano sicuri nel buon esito dello spettacolo. Girolamo, in particolare, non riusciva a concentrarsi e aveva paura di non poter tenere il tempo proprio a causa della mancanza della strumentazione elettronica il cui uso non era stato autorizzato.
Alla fine la pazienza dei detenuti è stata premiata e finalmente il concerto ha avuto inizio.
Girolamo si esibito per oltre un’ora alla sua batteria e Vincenzo lo ha accompagnato sapientemente con la sua chitarra elettrica per tutta la durata del concerto.
È stato come vivere in un’altra dimensione. Esibirsi in carcere è una cosa affascinante e portare musica oltre le sbarre non succede tutti i giorni.
Tutto è nato quando la Casa Circondariale di Locri ha partecipato a Maternità e Sacralità esponendo, assieme ad altri artisti locali, ben 12 tele. Nel corso della proiezione di alcuni video delle mostre, un detenuto, ha notato Girolamo alla batteria ed espresso il desiderio di vederlo suonare dal vivo.
È nato così il concerto in carcere concretizzatosi, alla fine, in una bella vittoria atta a portare leggerezza e spensieratezza in un luogo tutt’altro che leggero e spensierato.
Al termine, i detenuti hanno ricevuto un attestato di partecipazione e un pallone in cuoio donato dal Gioiosa Calcio.
Non si può considerare il carcere come qualcosa di avulso dalla nostra comunità, al contrario la Casa Circondariale di Locri partecipa pienamente al dialogo culturale che Zefiroart ha messo in campo con le esposizioni pittoriche nei comuni di Gerace, Siderno, Locri, Marina di Gioiosa Jonica e Roccella, nell’ottica di un percorso di recupero che ha come fine ultimo proprio il reintegro degli individui nella società.
L’effetto positivo delle attività culturali per il recupero dei detenuti e il loro reinserimento nella società è ormai universalmente riconosciuto. Un ulteriore conferma arriva dalla consegna dei Libri Sensoriali che i detenuti della Casa Circondariale hanno donato al Reparto di pediatria del Nosocomio di Locri, ai piccoli pazienti diversamente abili e normodotati.
Ma questa è un’altra storia e ve la racconteremo in un altro momento.


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