Costume e SocietàLetteratura
23 Maggio
Di Luisa Totino
23 Maggio,
non bastò il coraggio, un’esplosione
e la mia vita
diventò miraggio.
Un sussulto,
senza volto,
sprigionò
l’atroce ferocia,
che brucia l’audacia
e schiaccia la tenacia.
Vite ammazzate,
famiglie spezzate
dalla mano scura,
che la giustizia
orna di mestizia,
con l’armatura della paura.
Ma non tutto è perduto,
niente è assoluto,
quello che ho fatto
è sopravvissuto.
Il 23 Maggio,
dopo il mio passaggio,
ebbe inizio il giudizio;
una nuova esplosione avvenne,
senza esitazione fermentò
onore, valore, ardore
nel mio nome,
io mi chiamo Giovanni Falcone!