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Ultime dalla Regione: i TIS, i presidi di legalità e il calendario scolastico


Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha trattato la questione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale, un finanziamento per la ristrutturazione dei presidi di legalità e varato il calendario scolastico 2023/24.

Tirocinanti di Inclusione Sociale, Giovanni Calabrese: «Fatto un passo avanti»

«È stato fatto un passo in avanti per il futuro dei TIS, ma il percorso per una possibile stabilizzazione è ancora lungo. C’è la deroga per l’assunzione negli enti locali, ma al momento è prevista la copertura finanziaria di 2.000.000 per il 2023 e di 5 per il 2024.»
Lo afferma l’assessore regionale al lavoro e formazione professionale Giovanni Calabrese dopo l’approvazione dell’emendamento sui TIS da parte della commissione della Camera dei Deputati.
«Dopo mesi di confronto che insieme al presidente della Regione Occhiuto abbiamo avviato con il ministero della Funzione pubblica, con il ministero del Lavoro, con i parlamentari calabresi, con le rappresentanze sindacali e spesso con gli stessi tirocinanti, si apre oggi un importante spiraglio per i tirocinanti calabresi, da anni impegnati nei Comuni grazie all’approvazione dell’emendamento (presentato dai deputati calabresi e sostenuto anche da Fratelli d’Italia, con il vicecapogruppo Alfredo Antoniozzi) al decreto sulla Pubblica Amministrazione. Di fondamentale importanza per la programmazione dell’intervento normativo è stato lo studio che con il dipartimento regionale al Lavoro e l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro abbiamo effettuato proprio con l’obiettivo di fornire al legislatore nazionale una chiara situazione descritta della atipica situazione dei cosiddetti Tirocini di Inclusione Sociale. Si tratta di 4.066 persone impegnate per lo più negli Enti locali, con il 71,49% tra i 41 e 60 anni di età e ben 705 soggetti con oltre 61 anni di età. Tirocinanti da anni impegnati negli enti locali per lavori di pubblica utilità per i quali, con grande impegno, si sta cercando di trovare adeguata soluzione per dare una concreta prospettiva lavorativa. Auspichiamo ora che il percorso legislativo porti a una concreta e rapida soluzione e, soprattutto, alla necessaria copertura finanziaria. Con il presidente Occhiuto stiamo continuando a dialogare con il Governo con l’obiettivo di risolvere una delle più scabrose situazioni nel variegato e complesso panorama dei precari e tirocinanti utilizzati negli enti pubblici, frutto di politiche scellerate alle quali oggi si cerca di trovare adeguata soluzione» evidenzia l’assessore Calabrese.

2.000.000 per ristrutturare i presidi di legalità

Risorse per complessivi 2.100.000 € saranno destinate dalla Regione alla ristrutturazione, o a interventi di manutenzione, di 42 tra caserme e alloggi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, presidi della Polizia di Stato e dei Vigili del fuoco, uffici giudiziari.
Lo rende noto l’assessore regionale con delega ai beni confiscati Filippo Pietropaolo, dopo l’approvazione della delibera con cui la giunta regionale, guidata dal presidente Occhiuto, attraverso una variazione di bilancio, ha destinato le risorse individuate tra le economie del Piano di Azione e Coesione 2007/2013.
«Il finanziamento della ristrutturazione di decine di presidi delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e degli uffici giudiziari in Calabria – spiega l’assessore Pietropaolo – rientra in un più ampio piano di interventi della Regione per rafforzare la presenza dello Stato nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata e di controllo del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini. Ricordo che, nella programmazione comunitaria 2021/27 abbiamo stanziato 32.000.000, di cui 20 per la ristrutturazione degli immobili che saranno destinati a iniziative di carattere sociale e alla realizzazione di presidi delle forze dell’ordine. Proprio per rafforzare questa attività – conclude Pietropaolo, – che ha anche un importante valore simbolico di ripristino della legalità da parte dello Stato, abbiamo sottoscritto nei mesi scorsi un protocollo con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati per rendere più efficiente e rapida la destinazione degli immobili e supportare i Comuni nella progettazione delle iniziative volte alla rifunzionalizzazione dei beni.»

Varato il calendario scolastico 2023/24

La Regione, con decreto nº 40 del 31 maggio 2023, a firma del presidente Occhiuto, ha ratificato il calendario per l’anno 2023/2024 che riguarderà tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della regione.
Lo comunica la vicepresidente con delega all’istruzione Giusi Princi.
«Abbiamo proceduto velocemente – dichiara la vicepresidente – al fine di permettere agli organi collegiali delle istituzioni scolastiche l’adozione dei provvedimenti relativi all’organizzazione e alla pianificazione delle proprie attività, nei modi e nei tempi più adeguati, dandone tempestiva informazione alle famiglie. Inoltre, anche per consentire agli Enti locali di organizzare la fornitura dei servizi di loro competenza, in coerenza con la programmazione scolastica.»
Le lezioni scolastiche avranno inizio il 14 settembre 2023, in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Termineranno sabato 8 giugno 2024 nelle scuole primarie (elementari), secondarie di primo grado (medie) e secondarie di secondo grado (superiori); sabato 29 giugno nella scuola dell’infanzia. Le vacanze natalizie saranno dal 23 dicembre 2023 al 5 gennaio 2024, le vacanze pasquali dal 28 marzo al 2 aprile 2024. In totale saranno 203 i giorni di lezione. Per quanto riguarda i giorni riconosciuti come festività nazionali, la Regione ha riconosciuto che non si effettuino lezioni nelle seguenti date: giovedì 2 novembre 2023 (commemorazione dei defunti); sabato 9 dicembre 2023 (interfestivo); lunedì 12 e martedì 13 febbraio 2024 (Carnevale); venerdì 26 e sabato 27 aprile 2024 (interfestivi).
«Ovviamente – chiarisce al termine la vicepresidente Princi – le istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria autonomia, potranno adattare il calendario in relazione alle esigenze che derivano dal Piano dell’Offerta Formativa, previa comunicazione all’Ente locale, alla Regione e all’Ufficio Scolastico Regionale, garantendo, però, il rispetto del numero dei giorni, indicati dal calendario scolastico (203), e le date di inizio e di fine anno fissate dalla Regione.»


GRF

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