“Abbasso la Ndra” presentato con successo anche a Locri
Abbasso la Ndra viene presentato con grande successo anche a Locri. L’opera non ha affatto deluso le aspettative della vigilia ma, addirittura, incrementato i propri consensi, anche nel proprio territorio d’origine. Dopo il considerevole miracolo e gli apprezzamenti ottenuti alla presentazione presso il 25º Salone Internazionale del libro di Torino sono ancora una volta le tematiche, i percorsi e gli intenti del progetto a giustificare la grande eco diffusasi a livello nazionale. L’affermazione più logica nel definire il progetto Abbasso la Ndra è oltremodo singolare, lineare ed efficace. Un gruppo di giovani della Locride hanno concepito un progetto multimediale semplice, dinamico e originale centrando, attraverso tali prerogative, l’obiettivo preposto! Il medesimo progetto ha trattato il deleterio fenomeno sociale della ‘ndrangheta in maniera totalmente diversa e con un’ottica più scrupolosa, oltre che goliardica. Siamo tutti perfettamente convinti che la goliardia centri poco con le dinamiche della criminalità organizzata, ma il taglio narrativo con cui i personaggi (in particolar modo i delinquenti) sono stati presentati ha contribuito, a nostro modo di vedere, nel collocare questi ultimi al livello che loro compete. “Abbasso la ndra” pone il fenomeno nella parte più bassa e putrida dell’umano percorso: sminuendo attraverso l’immagine goliardica soggetti tropo spesso presi a esempio da alcuni giovani. La genialità si evince totalmente in quest’ultimo fattore. Il problema non viene sminuito o edulcorato attraverso tale tecnica narrativa, ma viene smontato in ogni sua parte al fine di renderlo più analizzabile, valutabile e forse risolvibile. Il Giudice Giovanni Falcone affermava che la criminalità organizzata “è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”. Parafrasando tale affermazione appare ancor più valida l’idea dell’artista Bruno Panuzzo e degli studenti del Mazzini. Un percorso narrativo diretto, che parla alle giovani generazioni attraverso il loro linguaggio veloce. L’importante è poter capire, poter valutare e porre rimedio al problema. Non sono i vettori con cui le parole giungono alla comunicazione di massa, ma il significato delle stesse. Abbasso la ndra rompe gli schemi e s’incarica di raccontare il grande valore della Calabria e della Locride in primis. L’opera non pretende di suggerire soluzioni, ma si pone unicamente il compito di raccontare una storia. Complice di tutto ciò è proprio tale “semplicità narrativa” a rappresentare il vero punto di svolta. Il progetto non ha nascosto, ma ha accettato l’esistenza del problema riconoscendolo come tale. Tocca quindi a ogni individuo predisporre le dovute misure, sia a carattere soggettivo che comunitario, al fine di isolare e sconfiggere ciò che rappresenta uno dei mali più devastanti mai concretizzatosi. Non rimane che congratularci con gli studenti, gli attori e le persone comuni che hanno dato vita a tutto ciò: Bruno Panuzzo (ideatore del progetto), il Professor Francesco Sacco (Preside dei Licei Mazzini di Locri), la vicepreside Girolama Polifroni e tutti i docenti coinvolti nel valevole percorso. Va dato, altresì, grande merito a Nicola Procopio (voce narrante) e a chi ha duramente lavorato per rendere tangibile l’opera: Francesca Cimino Carlo Curciarello, Francesca Futia, Federica Guttà, Ivana Ivanova, Bruna Rodinò ed Elisa Zucco. Gli interpreti: Vincenzo Franco, Umberto Galea, Francesco Iaconis, Bruno Musolino, Francesco Sculli, Giovanni e Massimo Talia e Lorenzo Violi.