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Ultime dalla Metrocity: i bus elettrici, l’Aeroporto dello Stretto e il ricordo di Giacomo Matteotti


Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha annunciato l’arrivo di 35 nuovi bus extraurbani elettrici, parlato delle sorti dell’Aeroporto dello Stretto e ricordato l’assassinio di Giacomo Matteotti.

In arrivo 35 nuovi bus extraurbani elettrici e sei stazioni di ricarica

Il trasporto pubblico locale è stato al centro di un confronto fra la Città Metropolitana, la Regione e i sindaci del territorio reggino. Nell’occasione, il sindaco ff Versace, insieme al dirigente di settore Lorenzo Benestare, e al responsabile del procedimento Giuseppe Amante, hanno presentato il finanziamento del Ministero dei Trasporti per l’acquisto di 35 bus extraurbani elettrici e la realizzazione di sei stazioni di ricarica. Progettualità già in fase di gara. In questo contesto, il funzionario di settore Trasporto Pubblico Locale per la Regione, Rosario Testaì, ha illustrato il programma della Cittadella per la rigenerazione delle aree di sosta lungo i versanti ionico e tirrenico del comprensorio.
«Siamo di fronte a un lavoro – ha spiegato Versace – che, per osmosi, punta a migliorare la mobilità su tutto il territorio metropolitano, grazie anche al coinvolgimento di Rete Ferroviaria Italiana. La Città Metropolitana – ha detto il sindaco ff – è a completa disposizione della Regione, ente cui spetta la parola finale su un programma che, per quanto ci riguarda, è in uno stato di avanzamento molto importante. Metteremo a disposizione i nostri uffici e i nostri studi, frutto di una lunga e larga partecipazione di tecnici, amministratori locali, agenzie e titolari di quota, per addivenire al più celere e migliore progetto possibile. La Regione, dunque, valuti la possibilità di recepire questo nostro strumento che è ampio, completo, capace di intercettare ogni singola esigenza dei territori.»
«Ovviamente – ha continuato Versace – sarebbe stato tutto molto più semplice se la Città Metropolitana avesse già avuto la delegata al TPL, non fosse altro per facilitare il lavoro dei Comuni. Continuerò, comunque, a discutere con il Governatore Roberto Occhiuto affinché si possa superare un’impasse che risolverebbe tanti problemi». I bus che Palazzo Alvaro andrà ad acquistare, dunque, verranno messi nelle disponibilità della Regione che, a sua volta, li assegnerà alle varie società aggiudicatarie del servizio di trasporto extraurbano. In prossimità di alcune stazioni ferroviarie, poi, verranno realizzate le stazioni di ricarica che consentiranno, in pochi minuti, di rigenerare l’autonomia dei mezzi di ulteriori 100 chilometri. Per questo sono stati coinvolti RFI, con la quale esiste un preaccordo, e i sindaci che, aderendo all’iniziativa, ospiteranno gli snodi nell’area del proprio Comune.
«Lavorando insieme – ha concluso il sindaco ff Versace – saremo in grado di tradurre i programmi in servizi, tangibili e concreti, per i nostri concittadini. Servizi all’avanguardia e al passo coi tempi che impongono lo sviluppo di pratiche sempre più proiettate alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico. Attraverso questi progetti, in un certo senso, cambierà anche il volto urbano dei Comuni attraverso la realizzazione di aree di sosta diverse rispetto al tradizionale servizio offerto. La speranza è che questo intervento possa migliorare la qualità della viabilità del nostro territorio metropolitano.»

Aeroporto dello Stretto, Carmelo Versace chiama in causa Regione e SACal

“A leggere recenti dichiarazioni dell’Amministratore delegato della Società Aeroportuale Calabrese Marco Franchini c’è davvero da stare poco sereni per la coltre d’inquietudine che quelle parole fanno calare sulle sorti dell’Aeroporto dello Stretto”. È quanto afferma in una nota il sindaco ff della Città Metropolitana Versace.
«Il manager nominato dal Governatore Occhiuto – afferma Versace – sostiene che lo scalo reggino stenti a decollare per colpe indipendenti dalla volontà di SACal e della Regione Calabria ma, piuttosto, per tutta una serie di circostanze che riguarderebbero l’amministrazione della città. Anzi, quando spiega che l’aerostazione perde 2.000.000 l’anno e la Regione, pur di non continuare a rimetterli ogni anno, ha la necessità vitale di far funzionare lo scalo, ammette velatamente che Catanzaro, prima o poi, per responsabilità non sue, sarà costretta a prendere provvedimenti drastici di fronte a quello che viene raccontato come una sorta fallimento annunciato.
È evidente che, dal giorno di partecipazione al Bando per l’ottenimento della Concessione, la SACal era a conoscenza della situazione dello scalo: sapeva dei problemi limitativi, dei Notam, e sapeva anche che, pur insistendo le medesime criticità, la Società di Gestione per l’Aeroporto dello Stretto era riuscita a raggiungere i 608.000 passeggeri contro gli attuali 202.000 del 2022 di SACal! Non è consentito a Franchini scaricare responsabilità per le macerie della SOGAS in quanto anche la SOGAS, come la SACal accumulava annualmente una perdita strutturale di 2.000.000. Ma tali perdite non sono state in alcun modo assorbite da SACal che è, invece, partita da zero, senza alcun debito. Altrimenti sarebbe ingiustificata la procedura fallimentare appena accennata.»
«Ciò che non accettiamo, quindi – afferma Versace – è che Franchini sembra mettere le mani avanti rispetto a un possibile disastro quasi già annunciato, tentando un incredibile quanto insensato scarica barile. Ma di chi è la competenza sull’Aeroporto Tito Minniti se non di SACal e del suo socio di maggioranza, la Regione? Chi, se non SACal, prima con Arturo De Felice, poi con Giulio De Metrio, e oggi con Franchini, per lunghi anni si è sperticata insieme alla politica regionale e nazionale in annunci, progetti, programmi di rilancio che, al momento, sono rimasti soltanto una fabbrica di promesse e belle intenzioni?»
«Reggio – aggiunge Versace – non rimarrà inerme di fronte al tentativo, ormai neanche tanto velato, di chiudere per sempre un’infrastruttura vitale per un bacino di oltre 1.000.000 di utenti tra le Città Metropolitane di Reggio e Messina. Se davvero Franchini, a oltre un anno dall’inizio del suo mandato, e con lui la Regione, vogliono lasciare un segno tangibile dimostrino concretamente, attraverso fatti sostanziali, il loro interesse per lo sviluppo dello scalo – continua Versace – in alternativa aprano alla possibilità d’ingresso della Città Metropolitana nella compagine societaria di SACal o consentano la cessione della gestione con un atto di rinuncia presso Ente Nazionale per l’Aviazione Civile dell’Aeroporto a una società territoriale che possa occuparsene direttamente, lontano da interessi regionali a carattere accentrativo che, evidentemente, privilegiano altre logiche e penalizzano il nostro territorio. Altrimenti, l’ennesima uscita a vuoto sul destino del Tito Minniti, rischia di rimanere la classica e infelice parola affidata al vento.»
«Quella che è in atto – prosegue – è la sfacciata mortificazione di un territorio e dei suoi abitanti. Gli enti locali hanno fatto e continueranno a fare tutto ciò che serve per mettere l’infrastruttura nelle condizioni di poter operare nel miglior modo possibile. Non è ammissibile, tuttavia, il tentativo di far scivolare su altri le proprie inadempienze, né possiamo accettare che qualche consigliere di minoranza tenti di alzare polveroni per confondere le acque e distogliere l’attenzione dal reale obiettivo che dovrebbe animare la discussione pubblica sul nostro territorio, a prescindere dai colori politici di appartenenza, e cioè il rilancio definitivo e strutturale dell’aeroporto.»
«Si dica, con coraggio e onestà intellettuale – incalza infine il sindaco ff – che i bandi per attrarre compagnie aeree sono andati deserti per la totale assenza di una programmazione seria, credibile, costante e duratura sull’aeroporto dello Stretto. Si faccia pienamente luce sul perché, i tanti milioni annunciati dal fantomatico emendamento per il riordino dell’infrastruttura, da ben cinque anni restano sostanzialmente scritti solo sulla carta e non producono alcuna novità tangibile. La Regione spieghi perché indugi sul riconoscimento della Zona Economica Speciale al territorio reggino, uno strumento capace di creare condizioni di investimento e rendere ancor più attrattivo il nostro aeroporto. Si ammetta, senza troppi giri di parole, che il Tito Minniti non rientra nelle strategie dell’attuale compagine di governo regionale e che, quindi, è politicamente votato alla morte. L’atto doloso con cui si sta consumando la fine dell’aeroporto di Reggio – conclude – non può e non deve passare sotto silenzio. Opporremo una ferma resistenza contro chi detiene le chiavi dell’aerostazione e il futuro del nostro comprensorio.»

A Reggio la celebrazione del 99º anniversario dell’uccisione di Giacomo Matteotti

Una significativa cerimonia ha segnato, sul Lungomare Falcomatà, la celebrazione del 99º anniversario dell’uccisione del Deputato Socialista Matteotti. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Meridionali Partigiani Antifascisti Venticinqueaprile e dal Partito Socialista Italiano di Reggio, si è svolta di fronte alla targa dedicata al Deputato socialista collocata in prossimità del Monumento ai Caduti.
Presenti per, l’Amministrazione comunale reggina, il Sindaco ff Paolo Brunetti e l’Assessore alle Finanze Irene Calabrò, mentre a rappresentare la Città Metropolitana di Reggio è intervenuto il sindaco ff Versace. La cerimonia è stata presieduta dal Presidente dell’AMPA Venticinqueaprile Sandro Vitale e ha visto la presenza di rappresentanti di forze politiche e di diversi attivisti del Partito Socialista reggino, tra i quali il Segretario Provinciale Giovanni Milana.
«Siamo qui per celebrare una figura che è considerata tra i padri nobili della nostra democrazia e dei valori della nostra Costituzione repubblicana – hanno affermato i promotori durante l’iniziativa. L’uccisione di Matteotti fu una delle pagine più buie della storia recente del nostro Paese, un delitto politico che fu il preludio della sospensione della democrazia a opera del regime fascista, che oggi l’Italia condanna con chiarezza e determinazione proprio grazie al sacrificio dei tanti che, come Matteotti, pagarono con la vita il loro impegno al servizio della libertà e della democrazia.
L’iniziativa si è svolta in contemporanea con l’evento programmato a Roma dal Circolo Culturale Saragat/Matteotti in prossimità del luogo, sul Lungotevere Matteotti, dove il Deputato socialista, che qualche giorno prima aveva denunciato con grande coraggio le illegalità e le violenze fasciste, fu sequestrato, percosso fino alla morte e gettato all’interno di un bosco.
La Camera dei Deputati ha recentemente approvato la proposta della Senatrice Liliana Segre mirata a dare il massimo rilievo istituzionale in occasione del centesimo anniversario del delitto, Matteotti che è previsto per l’anno prossimo, 10 giugno 2024.


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