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Attualità

L’alta pressione dell’estate e il fronte temporalesco della politica

Pensieri, parole, opere… e opinioni


Edil Merici

La settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle ha ufficialmente dato il via alla stagione estiva. Ne ho avuto prova visiva osservando la folla a passeggio sul lungomare di Locri nella prima serata di ieri e i locali ormai affollati di individui alla ricerca sfrenata di momenti di svago. Al netto di un tempo ballerino, che impone ai nostri corpi una snervante incertezza in merito a quale sia la stagione in cui ci troviamo, in virtù anche della conclusione delle lezioni scolastiche, le strade si sono ormai riempite di colori nuovi e, tra le mura dei palazzi comunali dei nostri centri, com’è ormai consuetudine, è rincorsa al nome del grande ospite o all’idea in grado di far svoltare la bella stagione, al fine di renderla la più indimenticabile di sempre. Locri ha già calato il proprio poker d’assi, composto da Bob Sinclair, Prezioso, Eiffel 65 e Crazibiza tra gli altri, un parterre che rende onore alle capacità organizzative dei responsabili de Le Club, porta lustro al centro e alla sua amministrazione e rafforza l’equazione per la quale Locri = movida. Ma se il tempo ballerino non impensierisce nessuno sul fronte del divertimento (tante sono infatti le manifestazioni di cui si chiacchiera già da tempo), differente è la condizione sul fronte politico, dove diversi sono i paesi che, negli ultimi giorni, hanno dovuto affrontare più di un grattacapo gestionale. E non mi riferisco soltanto a Gioiosa Ionica o alla stessa Locri, dove le opposizioni hanno generalmente rimarcato la scarsa incisività dei primi atti delle Amministrazioni elette, ma anche a centri non soggetti ai tipici problemi di gioventù. Penso a Gerace, dove la decisione del sindaco Giuseppe Pezzimenti di rimuovere dall’incarico di vicesindaco Rudi Lizzi ha ingenerato un botta e risposta che non so ancora bene se classificare come polemico o meno, ma soprattutto ad Ardore o Caulonia. Le preoccupazioni reiterate della minoranza e le notizie relative a una spaccatura nella maggioranza nel centro amministrato da Giuseppe Campisi e le critiche al vetriolo della segretaria del locale circolo del Partito Democratico all’indirizzo del sindaco di Caulonia Francesco Cagliuso, lasciano infatti presagire futuri davvero poco rosei per le due comunità, tanto più che risulta di difficile lettura il silenzio istituzionale in merito da parte delle due amministrazioni. Una crisi politica alle porte dell’estate preoccupa non solo i residenti, giacché l’instabilità istituzionale (sempre che sia confermata) di ben due centri, potrebbe riversarsi in vari ambiti sull’intero comprensorio. Se le giunte Fontana e Ritorto sapranno certamente parare gli affondi delle rispettive minoranze (del resto è fisiologico che chi non ha vinto le elezioni cerchi di destabilizzare gli avversari nel momento in cui sono più vulnerabili) e Gerace saprà come appianare le differenze di veduta grazie all’esperienza dei suoi amministratori, il discorso di Ardore e Caulonia sembra assumere connotati assai diversi e allargarsi a macchia d’olio su piani politici differenti come quello dell’assemblea dei sindaci della Locride, nella quale l’apporto di ogni primo cittadino è fondamentale e la recente elezione di Vincenzo Maesano richiede un periodo di rodaggio che non potrà mai dirsi concluso se ognuno dei sindaci non darà il proprio contributo. Preoccupazioni vane? Può darsi, ma in una realtà sociale delicata come la nostra, spero anche che, alla fine dei conti, questo tipo di considerazioni possano stimolare una riflessione e, perché no, un’assunzione di responsabilità da parte di chi oggi viene attaccato o, perché no, una presa di coscienza da parte di chi attacca qualora lo stesse facendo per interesse personale e non per quello della comunità.

Foto: allarmemeteo.ch


GRF

Jacopo Giuca

Nato a Novara in una buia e tempestosa notte del giugno del 1989, ha trascorso la sua infanzia in Piemonte sentendo di dover fare ritorno al meridione dei suoi avi. Laureatosi in filosofia e comunicazione, ha trovato l’occasione di lasciarsi il nord alle spalle quando ha conosciuto la sua compagna, di Locri, alla volta del quale sono partiti in una altra notte buia e tempestosa, questa volta di novembre, nel 2014. Qui ha declinato la sua preparazione nella carriera giornalistica ed è sempre qui che sogna di trascorrere la vecchiaia scrivendo libri al cospetto del mare.

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