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Politica

Ernesto Rapani: il Carcere di Corigliano Rossano, il Liceo Majorana e la sicurezza nella Sibaritide


Edil Merici

Negli ultimi giorni ha fatto sentire la propria voce su vari temi il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia Ernesto Rapani, che ha commentato la condizione del Carcere di Corigliano Rossano, le ultime attività del Liceo Majorana e la questione sicurezza nella Sibaritide.

“Il Carcere di Corigliano Rossano non può essere ricettacolo di detenuti pericolosi”

Gli episodi di violenza, gli ennesimi, che si sono registrati all’interno del carcere di Corigliano Rossano devono indurci, indurre tutti e soprattutto le istituzioni preposte, ad una profonda riflessione. Nel manifestare solidarietà e vicinanza al personale di polizia penitenziaria aggredito, ma grazie al quale è stato evitato il peggio, non posso non sottolineare come nel penitenziario di Ciminata di Greco siano necessarie delle correzioni. Nei mesi scorsi abbiamo visitato la struttura con il sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro Delle Vedove, che è stato chiaro su obiettivi e linee di governo, che prevedono circa 2000 assunzioni. Ma nell’istituto di pena di Corigliano Rossano bisogna intervenire subito, anche perché non può fungere da ricettacolo per tutti quei detenuti che hanno creato problemi in altri istituti, come il gruppetto che ha tentato di occupare la sezione in cui erano ristretti.
«Altro problema da risolvere, divenuto ormai atavico, è quello legato ai detenuti che accusano disagi psichiatrici. Le scelte (scellerate) compiute negli scorsi decenni, come quella di chiudere gli ospedali psichiatrici giudiziari, si stanno ripercuotendo oggi sulla realtà carceraria italiana in maniera preponderante. Per questo motivi le Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza saranno fondamentali. Intanto, però, nella casa di reclusione di Corigliano Rossano servono rinforzi, e anche immediati, perché una struttura di quelle proporzioni, con due sezioni di alta sicurezza e che ospita anche terroristi internazionali, non può continuare a essere gestita da appena 57 agenti di polizia penitenziaria rispetto a una pianta organica che ne prevede più di 150. Come già accaduto in passato, mi farò portavoce di questi problemi e li sottoporrò alle attenzioni del Ministero della Giustizia.

“Licei del Made in Italy? Il Majorana di Corigliano Rossano lo è già”

Nei giorni scorsi, nel corso della Festa del Grano organizzata dall’Istituto Agrario Majorana di Corigliano Rossano, ho provocatoriamente mangiato dei chicchi di grano appena falciato, in risposta a una deputata pentastellata che qualche giorno prima aveva tranquillamente trangugiato un grillo davanti a palazzo Chigi, sostenendo la bontà della farina prodotta da quell’insetto. Ebbene, FdI è per la produzione italiana, per i prodotti bio, per il chilometro zero, progettualità sostenute con apposito disegno di legge approvato nelle settimane scorse, che prevede la creazione di un fondo sovrano da 1.000.000.000. Il fondo strategico nazionale della la produzione italiana avrà lo scopo di stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere nazionali, anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime critiche. L’obiettivo, nel campo agroalimentare, è valorizzare e promuovere le eccellenze italiane e tutelare i prodotti nostrani e anche per questo proporrò, così come previsto per i ristoranti italiani che offrono prodotti tipici all’estero, un bollino di riconoscimento anche per ristoranti e pizzerie della nostra regione che servono ai loro clienti solo prodotti locali realizzati in Calabria. Il disegno di legge proposto dal Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, insieme ad altri ministeri, è finalizzato a valorizzare, promuovere e tutelare la produzione italiana e uno dei punti cardine sarà l’istituzione dei Licei del Made in Italy, ovvero la trasformazione degli istituti agrari in Licei, per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti italiani. Ancora una volta, quindi, FdI, attraverso il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, mantiene le promesse, attuando il programma elettorale.
L’istituzione del Liceo del Made in Italy vuole garantire il recupero e la sostenibilità generazionale di tradizioni, saperi e sapori, così scelleratamente trascurati dalla sinistra, come annunciato dal presidente del Consiglio al Vinitaly 2023, quando ha affermato chiaramente l’intenzione di «rimettere al centro gli istituti tecnici distrutti dalla sinistra per invogliare i giovani a frequentare i Licei». Attraverso il Fondo nazionale per la produzione italiana, inoltre, si vuole anche venire in soccorso del sistema produttivo delle eccellenze italiane.
A Corigliano Rossano l’istituto Majorana ha già imboccato questa strada e, grazie all’impegno del dirigente scolastico Saverio Madera, sono state inaugurate serre idroponiche, recuperati terreni incolti dell’azienda agricola della scuola in cui si coltiverà anche il grano, e proprio grazie alle risorse stanziate dal governo l’istituto rinnoverà tutta la strumentazione per ampliare anche l’offerta della scuola alberghiera. Il Majorana è il fulgido esempio delle riforme volute dal presidente Meloni.

Sibaritide: “Necessario un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza”

È ormai dall’inizio dell’anno che continuano a verificarsi episodi criminali e atti intimidatori in tutta la Sibaritide. L’ultimo in ordine di tempo, l’incendio dell’autobus ormai in disuso all’interno dell’istituto tecnico agrario di Corigliano Rossano, induce a profonde riflessioni, perché è un attacco alle istituzioni come la scuola. Per questi motivi rivolgo un appello ai sindaci di Corigliano Rossano e Cassano all’Ionio, Flavio Stasi e Gianni Papasso, in quanto amministratori dei comuni più importanti della Sibaritide, confinanti tra loro e nei cui territori, da mesi, si stanno consumando episodi di inaudita violenza: richiedano al prefetto di Cosenza la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al castello ducale, con il coinvolgimento anche delle rappresentanze governative e parlamentari. Nel fornire la mia naturale disponibilità a partecipare, auspico che Stasi e Papasso sostengano questa proposta.
Sui grandi temi, e la sicurezza è certamente uno di questi, non possono esserci divisioni di sorta e tutte le istituzioni dovrebbero agire unitariamente e nella stessa direzione. Compreso il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Davide Tavernise, sempre pronto a criticare gli altri (in questo caso la classe dirigente di FdI) e mai ad analizzare cosa e quanto abbiano fatto il governo Conte e tutti quelli a trazione grillina per il nordest calabrese. Domanda ovviamente retorica, perché è sotto gli occhi di tutti come quei governi non solo non siano stati capaci di muovere un dito, ma abbiano previsto l’elevazione a commissariato entro il 2026, un lasso di tempo molto ampio durante il quale forse speravano di poter continuare a governare con trappole simili a quella del Reddito di Cittadinanza.
Tavernise può stare tranquillo: il governo Meloni, nel corso di questo primo mandato adeguerà e ripristinerà la presenza dello Stato nel territorio della Sibaritide. La lotta alle mafie non può trasformarsi in terreno di scontro per chi riveste ruoli istituzionali.


GRF

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