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Costume e Società

Parte il progetto “Melissa Borgo Cantina”


Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa del progetto Melissa Borgo Cantina

Un nuovo movimento si accende tra le strettoie di Melissa, un motore propositivo che coinvolge i cittadini dentro e fuori il piccolo borgo.
Borgo Cantina è questo: un progetto di rigenerazione urbana e culturale di un luogo dal fortissimo valore storico, antropologico ed enogastronomico che potrà tornare a una nuova vita grazie ad azioni materiali e immateriali.
Sedici edifici comunali da ristrutturare per creare un albergo diffuso, recupero e ammodernamento dei vicoli e spazi pubblici e mobilità sostenibile grazie a bici monopattini e colonnine di ricarica per i mezzi elettrici saranno il fulcro materiale per garantire a residenti e turisti delle esperienze nuove per una vivibilità del borgo che oggi non esiste.
Capitolo a parte per la cosiddetta casa del vino: un po’ cantina, un po’ enoteca, un po’ bistrot. Un luogo in cui l’aspetto commerciale è pari al valore dell’enogastronomia, all’educazione al rispetto delle comunità e dei piccoli produttori locali. Un posto in cui il vino e le eccellenze locali diventano cultura.
Molti diranno: «Dov’è la novità? Chi garantirà la reale realizzazione delle azioni dopo la conclusione delle opere edili?». Spesso si sentono progetti altisonanti che però presentano lacune nella gestione, ed è qui che Borgo Cantina vuole fare la differenza. La vera peculiarità del progetto sarà il coinvolgimento attivo della comunità attraverso le azioni immateriali finalizzate all’animazione territoriale della comunità dentro e fuori il borgo e allo stimolo per la creazione di una cooperativa di comunità che andrà poi a gestire i servizi turistici e enogastronomici.
La vera sfida è qui! Un connubio tra pubblico e privato per salvare un luogo che ha già dimostrato una volta, con i moti contadini post seconda guerra mondiale, quanto i cittadini siano i veri propulsori delle comunità. Diamogli degli stimoli, educhiamoli a comprendere il valore dei luoghi mostrando che si può creare lavoro in questi luoghi rivolgendosi a turisti di passaggio e di consumo (come li definisce Vito Teti), residenti temporanei, ma parlando a un turismo rispettoso dei luoghi e delle tradizioni e a quei gruppi di giovani realizzatori d’impresa, lavoratori de meridione e lavoratori agili che combattono una battaglia silenziosa per la loro volontà di autonomia e di libertà dagli stereotipi di un modello lavorativo che oggettivamente non più li rappresenta.

Foto: melissaturismo.it


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