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Pubblicata la canzone contro il razzismo prodotta dalla Eurocoop “Jungi Mundu”


Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa

Un inno corale alla bellezza della multiculturalità. Tutta la forza della solidarietà e della fratellanza tra i popoli nella canzone Tocca a te di Armando Quattrone, immagini e video di Bernardo Migliaccio Spina, prodotti dalla Eurocoop Jungi Mundu per la 19ª Settimana contro il razzismo 2023, promossa dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali attraverso il bando del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In una grande serata di festa, in piazza Municipio, a Camini, il brano, ora online su Youtube e i canali social è stato presentato in anteprima durante la coinvolgente esibizione di Armando Quattrone.

Jungi Ritmi. Te lo diciamo in musica è il progetto della Eurocoop per trasmettere in particolare agli adolescenti i valori dell’inclusione e la cultura del rispetto della diversità, contro ogni forma di discriminazione, utilizzando il linguaggio più vicino al loro sentire: la musica.
Nasce così il brano Tocca a te, che non è solo realizzazione artistica, ma anche esperienza di condivisione durante tutta la lavorazione: coordinati dal musicista Quattrone, cantautore popolarissimo anche in Germania, infatti, i giovani beneficiari del progetto di accoglienza, insieme a quelli di Camini, muovendo dalle tante difficoltà incontrate, grazie ai laboratori di melodia e ritmo, hanno preso parte in maniera attiva e appassionata alla realizzazione di musica, testo e videoclip di una canzone che da Camini si diffonde ai loro coetanei nel mondo.
Nei laboratori, curati da Quattrone si sono alternati momenti teorici, volti all’esplorazione dei ritmi e degli strumenti locali e di quelli dei paesi di provenienza dei ragazzi coinvolti, e pratici per la stesura del testo e la scelta della musica. Il tutto con la ripresa dell’intero processo creativo fino al videoclip, grazie all’occhio attento e artistico di Migliaccio Spina.
«Tocca a te ha un significato profondo, ci dice di ricordare sempre ognuno di noi può fare qualcosa per combattere le discriminazioni, ognuno di noi come singolo individuo e tutti insieme come collettività» sottolinea la coordinatrice della Eurocoop Giusy Carnà.
«Per costruire una società sana, giusta, è fondamentale l’unione, la fratellanza. E la musica è un linguaggio che arriva a tutti. Il nostro impegno sul piano della sensibilizzazione è costante, parallelo a tutto quello che facciamo per trasformare il dolore di dover lasciare la propria terra in reale opportunità di crescita e di vita serena» aggiunge il responsabile della Eurocoop Rosario Zurzolo.
«Grazie a questa canzone ho conosciuto una Calabria così bella da andare oltre l’immaginazione. Ora sono più convinto che mai che tornare in Calabria sia stata la scelta personale e artistica più giusta. In Germania scrivevo canzoni per la pubblicità di grandi marchi, in Calabria scrivo canzoni che uniscono il mondo partendo da un paesino come Camini: appunto, è il caso di dirlo, jungi mundu da Camini» dice Quattrone, che ha vissuto molti anni all’estero, con grande successo artistico, ma che è rimasto legato alla sua terra e ha scelto di tornare e restare.
«Il testo è frutto di un processo creativo di co-creazione. Abbiamo realizzato un laboratorio di scrittura creativa insieme ai ragazzi della comunità di Camini, beneficiari e non, e al gruppo del Liceo di Terlizzi in visita a Camini per il Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Il laboratorio è partito da due parole chiave: inclusione e discriminazione, i ragazzi hanno scritto in varie lingue o disegnato tutto quello che queste parole significano per loro. La seconda parte del laboratorio si è concentrata invece sui suoni e le contaminazioni sonore nel mondo. Poi, con Armando, abbiamo ripreso e organizzato tutte le suggestioni per elaborare il testo» dice Serena Franco, referente del progetto.
«Le immagini raccontano l’energia e i sorrisi, condensando in poco più di tre minuti il pulsare delle vie di Camini, la ricchezza della vita, il desiderio di rinascita e la voglia di unirsi in un unico canto, il confluire da tante piccole arterie in un unico cuore che pulsa al ritmo di fotogrammi e parole all’unisono» scrive nelle note di regia Migliaccio Spina, descrivendo così il frutto di un lavoro appassionante.
La musica, linguaggio universale, diventa così strumento per riflettere sulle migrazioni, conoscere altre culture e promuovere occasioni di confronto e dialogo per abbattere stereotipi e pregiudizi. E i giovani migranti diventano protagonisti nella lotta alla discriminazione e al razzismo, in un progetto di realizzazione e sensibilizzazione condiviso.
Nel solco della sensibilizzazione contro le discriminazioni, anche il docufilm Le regole del gioco, diretto da Migliaccio Spina, realizzato nei mesi scorsi dalla Jungi Mundu.


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