Presentata a Bovalino una proposta di sviluppo turistico della Vallata del Bonamico
Di Davide Codespoti
Domenica 30 luglio si è tenuto a Bovalino, in Piazza Canceglia (ormai luogo di importanti appuntamenti culturali e sociali), un interessante evento fortemente voluto dall’Associazione di Promozione Sociale Orizzonte 7, fondata un anno fa da Giuseppe Serranò, per illustrare un progetto di sviluppo turistico del comprensorio locrideo compreso nella vallata della fiumara Bonamico.
Alla manifestazione, che ha visto una nutrita partecipazione di cittadini, erano presenti quattro dei sei sindaci dei comuni della zona interessata (Vincenzo Maesano di Bovalino, Domenico Mantegna di Benestare, Rosario Sergi di Platì e Bruno Bartolo di San Luca), mentre i sindaci di Casignana (Giuseppe Rocco Celentano) e di Careri (Giuseppe Pipicella) erano assenti per impegni istituzionali. Presente anche, come ospite d’onore, Giuseppe Bombino, docente all’Università Mediterranea di Reggio Calabria e presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte dal 2013 al 2018. Gli ospiti hanno dialogato con Cristina Caminiti.
L’evento è iniziato con l’introduzione di tre soci di Orizzonte 7, che hanno spiegato un diverso pezzo del progetto di rilancio turistico: ha iniziato Agostino Cucuzza, che ha spiegato le linee generali del progetto da realizzare con l’aiuto di associazioni locali, Pro Loco e Amministrazioni Comunali interessate, che devono lavorare in sinergia per creare percorsi turistici attraenti per i visitatori dal punto di vista architettonico, storico, culturale e naturalistico; più nel dettaglio si è addentrato Vincenzo Caminiti, che ha spiegato fattivamente come realizzare ciò attraverso un portale informatico bilingue (inizialmente italiano/inglese) nel quale verranno descritte tutte le risorse culturali e naturali dei singoli paesi della vallata, oltre che ad un’applicazione per comunicare tutte le informazioni utili ai turisti. Grazie a ciò, il territorio sarà in grado di promuovere un’offerta vantaggiosa con enormi ricadute sociali ed economiche; da segnalare, infine, l’intervento di Marta Duzniak, cittadina straniera ma calabrese d’adozione, che ha posto l’accento su due tipi di turismo possibile e molto in voga: il turismo lento, che valorizza non il tempo, ma la qualità dell’esperienza vissuta, e quello esperienziale, un approccio innovativo che coinvolge il visitatore nella realtà socio-culturale del territorio ospitante. Fattivamente, questo può voler dire imparare come fare il pane in casa, osservare la raccolta delle olive, andare a dorso di cavallo o di asino, ammirare antichi mestieri in via di estinzione e via discorrendo.
Successivamente è stato il turno dei sindaci, che hanno posto problematiche ataviche che devono essere risolte oppure elencato gli interventi che hanno realizzato o che sono ancora in cantiere: il completamento e l’ammodernamento della Strada Provinciale 2, da anni ferma, che permetterebbe di superare l’isolamento in cui la Locride si troverà a partire da gennaio, quando la strada Ionio-Tirreno verrà chiusa per lavori di ristrutturazione della galleria Limina, l’accento sulla strada Bovalino-Bagnara, da decenni rimasta incompiuta e per la quale recentemente l’Assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese, ha dichiarato la necessità di un investimento di 3.000.000.000, ribadendone l’assoluta priorità strategica. Una proposta interessante, ideata dal sindaco Mantegna, che è anche Consigliere delegato alla Città Metropolitana, è stata quella di creare l’Unione dei Comuni della Vallata del Bonamico che, similmente a quella della Vallata del Torbido (Mammola, Gioiosa Jonica, Martone, Marina di Gioiosa Jonica e Grotteria), permetterebbe enormi benefici agli enti interessati, come la condivisione del personale comunale in caso di carenza da parte di un comune membro.
L’intervento conclusivo è stato affidato a Bombino che, dopo aver messo l’accento sulla bellezza e l’unicità del circondario dal punto di vista antropologico e paesaggistico (pur dando una stoccata al sistema socio-economico che frena il turismo in Calabria, come dimostrato dai Bronzi di Riace, che non creano indotto per mancanza di infrastrutture basilari), ha proposto uno strumento efficace per i comuni per far fronte alle difficoltà del territorio: il contratto di fiume, che permetterebbe non solo di intervenire sul dissesto idrogeologico, ma di fare fronte ad altre criticità in modo efficace. Inoltre, ha chiarito che metterà a disposizione le sue conoscenze tecniche per la buona riuscita del progetto.
A conclusione della serata, è intervenuto Serranò, che ha annunciato che, da settembre, l’associazione Orizzonti7 si metterà fattivamente al lavoro affinché questo progetto di rilancio diventi una realtà concreta.