Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha commentato la scelta di acquistare dei mezzi sanitari in dismissione in Lombardia, invitato al confronto con i sindaci sul fenomeno dell’abusivismo ed espresso cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Profiti.
“La sanità calabrese si riorganizza con le ambulanze dismesse dalla Lombardia”
“Un’umiliazione dietro l’altra. Le delibere dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza per la Lombardia e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza per la cessione di automediche di seconda mano con oltre 200.000 km sono davvero imbarazzanti e dimostrano il declino e lo stato di degrado in cui versa il sistema sanitario calabrese nonostante i proclami trionfalistici della giunta di centrodestra.”
Ad affermarlo è il gruppo del PD tramite una nota stampa. “La Lombardia spiega la dismissione delle automediche che saranno trasferite all’ASP di Cosenza per una spesa simbolica di 2.000 – affermano ancora i consiglieri dem – con la necessità di riorganizzare e modernizzare il parco mezzi dopo l’emergenza da Covid-19. E quindi mentre la Lombardia svecchia il suo parco automezzi, la Calabria li acquista, con spese di trasferimento e passaggio di proprietà sempre a carico dell’ASP di Cosenza, per far fronte a una situazione di emergenza che di certo non sarà risolta così. Ambulanze con oltre 200.000 km – si legge ancora nella nota firmata dal gruppo del PD – sono insicure e renderanno ancora più rischioso il sistema dell’emergenza-urgenza e necessiteranno di continui costi di manutenzione. In buona sostanza abbiamo comprato per circa 600.000 € dei mezzi che tra non molto dovranno essere dismessi perché ripararli costerà più che comprarli nuovi. Ma non è tutto, le vetture non potranno essere utilizzate subito perché sono sprovviste dell’attrezzatura sanitaria specifica di bordo che costerà un altro mezzo milione. Sicuramente è un affare per l’AREU ma non per i cittadini calabresi che, oltre a non avere medici per il servizio del 118, ora si trovano anche venti mezzi logori che non possono essere usati perché incompleti. Ma che sanità sta costruendo Roberto Occhiuto in Calabria dopo avere ottenuto i poteri di commissario ad acta per il piano di rientro dal debito? Intanto la delibera di acquisto da parte dell’ASP di Cosenza è avvenuta su delega da parte di Azienda Zero che non è ancora operativa, nonostante i plurimi annunci trionfalistici del centrodestra. E poi qualcuno tra amministratori e dirigenti dovrebbe spiegare come è possibile che lo stesso mezzo di soccorso sia considerato obsoleto e da sostituire in Lombardia e in Calabria possa essere considerato utile a riorganizzare l’emergenza-urgenza. Tutto va nella direzione contraria rispetto alla costruzione di una Calabria autonoma e forte che Occhiuto invece vuol fare restare subalterna alla Lombardia e al resto del Paese.”
“Nello spirito di questa delibera – concludono i consiglieri dem, – c’è tutta l’inferiorità della nostra Regione e della nostra classe dirigente rispetto a quella del resto del Paese, oltre alla certificazione che il diritto alla salute dei calabresi vale molto meno di quello dei cittadini lombardi.
Uno spirito che ritroveremo intatto nell’autonomia differenziata che il governo guidato da Giorgia Meloni vuole realizzare e che certificherà definitivamente che le Regioni meridionali sono di serie b e possono vivere e curarsi con i mezzi di risulta provenienti dal Nord.”
“Si apra un tavolo di concertazione con i sindaci per ostacolare l’abusivismo”
I capigruppo della minoranza in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua (PD), Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle) e Antonio Lo Schiavo (Misto) si schierano con i sindaci e chiedono spiegazioni al governatore Occhiuto, dopo la decisione della giunta di commissariare 30 Comuni calabresi per inerzia e inadempienza per non avere esercitato la necessaria vigilanza sul territorio e prevenire l’abusivismo edilizio.
«L’abusivismo edilizio è sicuramente una piaga per la Regione e il controllo e la cura del territorio devono essere una priorità per il governo regionali e per le Amministrazioni Comunali– spiegano i consiglieri regionali di opposizione – e la giunta fa bene ad occuparsi della questione e a valutare le necessarie misure da adottare. Certo però che, come avvenuto in ordine alla depurazione, non è accettabile che la responsabilità di tutto quello che non funziona in Calabria venga scaricata sui primi cittadini. E bene hanno fatto i sindaci commissariati dalla giunta a esternare la propria protesta evidenziando come i rilievi effettuati siano arrivati senza neanche esaminare in maniera approfondita le singole situazioni. Rimaniamo convinti – affermano ancora i capigruppo di minoranza – che il sistema di governo adottato da questo centrodestra che vede un uomo solo al comando e l’idea di accentrare ogni gestione come comun denominatore di ogni intervento, sia completamente sbagliato. Per arrivare a risultati tangibili e costruire una concreta ipotesi di sviluppo per la Regione sarebbe necessario l’esatto contrario e cioè rafforzare le sinergie fra i vari livelli di governo offrendo ai primi cittadini il necessario sostegno per svolgere la loro delicata funzione. I sindaci calabresi lavorano spesso allo stremo delle forze e senza i mezzi necessari dovendo affrontare ogni tipo di emergenza: dalla depurazione alla sanità, passando per la gestione dei rifiuti e il controllo del territorio. Non è con lo scontro che si può arrivare a proficue soluzioni nell’interesse dei calabresi. Chiediamo dunque al governatore di fare un passo indietro e, invece di procedere all’ennesimo e inutile commissariamento, di valutare l’istituzione di un tavolo di concertazione permanente con i primi cittadini e gli attori coinvolti per arrivare alle soluzioni più utili per avere un efficace controllo del territorio in grado di sradicare il fenomeno dell’abusivismo».
Il cordoglio dei dem per la scomparsa di Giuseppe Profiti
«Esprimo il dolore e il cordoglio mio personale e quello del gruppo PD in Consiglio regionale per l’improvvisa scomparsa di Profiti, commissario di Azienda Zero. Abbiamo avuto modo di apprezzare molto la sua umiltà e la sua disponibilità all’ascolto.»
Il capogruppo del PD in Consiglio regionale Bevacqua, dopo avere già avuto occasione di esprimere il proprio dispiacere per la scomparsa di Profiti rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, affida a una nota un messaggio di cordoglio anche a nome di tutti i consiglieri dem.
“Allargando il campo alla situazione della sanità calabrese al momento – dice ancora Bevacqua – non si può non evidenziare che non è affatto migliorata, ma per molti aspetti è in netto peggioramento. Per non parlare del piano di riordino della rete ospedaliera presentato come rivoluzionario per poi essere riportato alla realtà come quella elaborato dal commissario Scura un po’ di anni fa. E seppure la soluzione dei medici cubani sia stata una buona intuizione, è chiaro che è una misura tampone e assai parziale, che non risolve i problemi. La speranza per la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva – afferma ancora Bevacqua – è che il presidente Occhiuto cambi atteggiamento e approccio procedendo a una maggiore condivisione delle sue scelte e a un coinvolgimento del Consiglio regionale rispettoso del ruolo e della funzione dall’Assemblea. Società Aeroportuale Calabrese, Azienda Zero, Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria e il Consorzio unico di Calabria sono solo quattro esempi della visione accentratrice del presidente. Un decisionismo e una visione muscolare che evaporano poi all’improvviso quando si devono difendere gli interessi della Calabria. Davanti allo sciagurato Disegno di Legge Calderoli sull’autonomia differenziata e davanti ai tagli al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di Occhiuto si sono perse le tracce e anche questo è inaccettabile.»