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Coldiretti: il rinnovo di Franco Aceto, gli agriturismi e il caro carburante


Edil Merici

Proseguono le attività di Coldiretti Calabria, che ha annunciato il rinnovo dell’incarico di presidente regionale a Franco Aceto, commentato i dati relativi alla frequentazione degli agriturismi e quella del caro carburante.

Franco Aceto confermato Presidente regionale di Coldiretti

Franco Aceto è stato rieletto all’unanimità Presidente regionale di Coldiretti per il prossimo quinquennio. L’elezione è avvenuta durante l’assemblea Regionale che si è svolta al Popilia Country Resort dopo una intensa fase dei rinnovi che, partiti dalle sezioni, hanno portato all’elezione dei dirigenti delle Federazioni Provinciali, movimenti e associazioni. È stato eletto anche il nuovo Consiglio regionale della Coldiretti, formato dallo stesso Franco Aceto e dal vice Presidente Regionale e Presidente della Federazione Interprovinciale Catanzaro/Crotone/Vibo Valentia Fabio Borrello, dal Presidente Provinciale Cosenza nonché Delegato Regionale di Giovani Impresa Coldiretti Enrico Parisi e dalla Presidente della Federazione Provinciale di Reggio Calabria Federica Basile e i componenti eletti: Vincenzo Abbruzzese, Luigi Adinolfi, Filippo Maria Callipo, Francesco Fazio, Antonello Fonsi, Antonio Genovese, Domenico Lavorata, Elvira Leuzzi (Federpensionati), Maria Antonietta Mascaro (Donne Impresa), Michelangelo Notarianni, Giuseppe Porcelli, Salvatore Priolo, Pasquale Russo e Maria Clara Zagarella.
Il Presidente Franco Aceto, nel ringraziare tutti i dirigenti presenti, con una larga maggioranza di giovani, ha evidenziato la strategia lungimirante ed inclusiva di questi anni della maggiore organizzazione agricola nazionale e regionale che è cresciuta nei numeri, nell’attrattività e nella reputazione verso le Istituzioni e la società civile. «Una squadra di dirigenti determinata – ha continuato – che vuole raggiungere nuovi obiettivi». Ha ricordato il grande evento del Villaggio Contadino a Cosenza «in cui abbiamo dato prova di essere una realtà solida e fondamentale per la nostra regione così come è accaduto durante la pandemia, in cui gli agricoltori non si sono mai fermati, per garantire le forniture alimentari, quando era tutto bloccato». Il Presidente ha ulteriormente rimarcato il sempre più stretto rapporto tra l’etica delle convinzioni e l’etica della responsabilità e ha confermato l’impegno particolare per l’affermazione della verità e della legalità a tutto campo per sconfiggere preconcetti e assicurare il giusto reddito agli agricoltori.

Gli agriturismi sempre di più meta ambita e di conquista

Sono circa 10.000 i vacanzieri che hanno scelto di trascorrere il Ferragosto 2023 in agriturismo all’insegna della buona tavola e del relax all’aria aperta. È quanto afferma la Coldiretti sulla base delle indicazioni di Terranostra Campagna Amica Calabria sul numero dei turisti che hanno deciso di passare la giornata in una delle 595 strutture agrituristiche (dato dell’Istituto nazionale di Statistica) presenti sul territorio calabrese. L’agriturismo, è un settore di crescente rilevanza socio-economica, che rappresenta uno dei migliori casi d’innovazione e multifunzionalità delle aziende agricole nell’ambito della rivalutazione delle aree rurali. Il Ferragosto, sottolinea la Coldiretti, resta il momento clou delle vacanze nonostante le preoccupazioni per la crescita dell’inflazione e la difficile situazione internazionale con la guerra in Ucraina.
È un bilancio comunque positivo quello che traccia Vincenzo Abbruzzese, presidente regionale di Terranostra Calabria, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Coldiretti. «A luglio – afferma – una presenza prevalentemente estera che non solo ha scelto la Calabria per le sue coste, ma inizia a conoscere e apprezzare le sue aree interne, i suoi borghi legati a un buon cibo portandosi via un ricordo di sapori autentici. Ad agosto – prosegue – sempre di più gli italiani che scelgono gli agriturismi perché associano il km zero a un turismo sempre di più sostenibile, esperienziale ma soprattutto rigenerativo. Tanti ormai gli eventi culturali, musicali e artistici che scelgono la ruralità e la nostra biodiversità come simbolo di rinascita, e i nostri agriturismi in questo sono i pionieri non solo del buon cibo e delle antiche tradizioni, ma dell’autenticità dei territori facendosi ambasciatori degli stessi perché noi operatori agrituristici informiamo e stimoliamo il turista a vivere e visitare la Calabria in tutti i suoi aspetti e questo, ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o di benessere.»
Il periodo di ferragosto rappresenta l’appuntamento culinario più importante della stagione con la riscoperta dei piatti tipici e delle produzioni. È un’offerta agrituristica – conferma Coldiretti Calabria – che cresce con l’alloggio e la ristorazione che si confermano i due pilastri dell’agriturismo ma è in aumento anche la degustazione. Nella nostra regione, il cibo, il turismo enogastronomico è un valore aggiunto alle gite e vacanze con la Calabria che attira anche grazie ad una agricoltura sostenibile, libera da Organismi Geneticamente Modificati e a glifosato zero, e che può contare su 13 Denominazioni di Origine Protetta, 9 Indicazioni Geografiche Protette, 270 specialità tradizionali garantite e 19 vini tra Denominazione di Origine Controllata e Indicazione Geografica Tipica con etichette di grande pregio. Tutti buoni motivi per confermare la Calabria tra le scelte turistiche.

L’aumento del carburante un macigno sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori

In Italia l’88% (la media europea supera di poco il 76%) delle merci, per arrivare sugli scaffali, viaggia su strada e l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. È quanto afferma la sezione regionale di Coldiretti in riferimento al rialzo dei prezzi di gasolio e benzina che ha sfondato ampiamente la quota dei 2 € al litro in autostrada. Si sovrappongano continuamente – annota – due diversi aspetti della questione: il livello del prezzo dei carburanti e la sua dinamica.
A subire le conseguenze dei rincari – sottolinea la Coldiretti – è l’intero sistema agroalimentare, in cui i costi della logistica arrivano ad incidere attorno a ¹/₃ del totale dei costi per frutta e verdura. Una situazione che peggiora il disavanzo competitivo dell’Italia a causa dei ritardi infrastrutturali con il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante che, a livello nazionale, è pari a 1,12 € al chilometro e in Calabria, viste le distanze, ancora di più, più alto di paesi come la Francia (1,08 €/chilometro) e la Germania (1,04 €/chilometro) secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga. Il divario logistico italiano comporta un aggravio di spesa superiore dell’11% rispetto alla media europea e ostacola – continua Coldiretti – lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per i settori per i quali il sistema dei trasporti risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale.
In tale ottica il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza può essere determinante per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. Le risorse per lo sviluppo e l’efficientamento delle infrastrutture di trasporto da sole non bastano – commenta Coldiretti – per garantirne la piena efficacia ed efficienza. L’impegno poi è che tali risorse siano trasformate in tempi quanto più possibile ragionevoli in opere e infrastrutture al servizio del sistema economico. Secondo quanto emerge dai dati Banca d’Italia e dell’Agenzia della Coesione Territoriale, il tempo medio di attuazione delle opere infrastrutturali in Italia è pari a 4,5 anni, ma cresce progressivamente all’aumentare delle dimensioni progettuali. La durata di realizzazione sale a quasi 11 anni per le opere il cui valore supera i 5.000.000 fino a raggiungere i 15,7 anni per progetti di oltre 100 milioni di €. La segmentazione territoriale, conclude Coldiretti, evidenzia, inoltre, differenze apprezzabili tra aree del Centro Nord e Mezzogiorno. Al Sud si osservano durate maggiori e un’incidenza più significativa dei tempi dedicati alle attività accessorie.


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