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PD Calabria: il Consorzi di bonifica, il rientro dopo la pausa estiva e i morti sul lavoro


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha espresso solidarietà nei confronti dei lavoratori dei Consorzi di bonifica che non ricevono lo stipendio, si è riunito dopo la pausa estiva e denunciato l’alto numero di morti sul lavoro.

Consorzi di bonifica: «Solidarietà ai lavoratori in protesta»

«Siamo alle solite. Dopo la riforma dei Consorzi di bonifica imposta dal presidente della giunta Roberto Occhiuto, con l’apposizione della questione di fiducia, non è cambiata di una virgola la situazione in cui versano i dipendenti degli Enti.»
Ad affermarlo sono il capogruppo del PD Mimmo Bevacqua e il vicepresidente del Consiglio di minoranza Franco Iacucci, che proseguono: «Stando alle notizie riportate dai media calabresi i dipendenti dei Consorzi non hanno avuto alcun chiarimento in ordine al proprio futuro e continuano ad aspettare il pagamento degli stipendi arretrati. Tanto che uno di loro, armato di tanica di benzina, è salito sul tetto della centrale idroelettrica del Cino, di proprietà consortile, in contrada Insiti, a Corigliano-Rossano, minacciando di darsi fuoco. Un gesto di protesta eclatante per chiedere i pagamenti delle spettanze arretrate e indicazioni chiare per il proprio futuro».
«Sappiamo che le organizzazioni sindacali stanno seguendo con attenzione la vertenza in atto – dicono ancora i consiglieri dem – e confidiamo nella ragionevolezza di tutte le parti per arrivare a una positiva soluzione della vicenda. Non possiamo, però, non sottolineare come riforme fondamentali per il futuro della Calabria e della sua forza lavoro avrebbero meritato altro tipo di trattazione, di concertazione e di approfondimento. Imporre leggi a colpi di maggioranza soltanto per dare immagine di celerità e forza spesso può essere un boomerang e portare a risultati contrari rispetto gli obiettivi perseguiti. Come gruppo del Pd esprimiamo solidarietà ai dipendenti dei Consorzi e ci rendiamo disponibili a ogni forma di contributo possibile in vista dell’incontro che si dovrebbe tenere alla Cittadella la prossima settimana e alle successive fasi di concertazione che speriamo, almeno stavolta, possano essere condivise il più possibile.»

Si è riunito il gruppo del PD alla ripresa dell’attività istituzionale

È tornato a riunirsi il gruppo del PD in Consiglio regionale alla ripresa dell’attività istituzionali dopo la pausa estiva.
La riunione, condotta dal presidente Bevacqua, ha affrontato i nodi principali che la Calabria dovrà affrontare nei prossimi mesi, con un’attenzione rivolta in particolare alla sanità e alla scuola.
La crisi della sanità calabrese è sotto gli occhi di tutti e forse il comparto si trova ad affrontare il momento peggiore della sua storia. Proprio per questo è necessario un deciso cambio di passo nella gestione e investimenti che diano una sterzata decisa verso la sanità pubblica e universalistica, obiettivo del PD a tutti i livelli.
L’impegno dem in materia continua in maniera intensa dopo l’iniziativa che ha avuto luogo a Cosenza qualche giorno fa e alla quale hanno partecipato i rappresentanti del partito di cinque Regioni italiane e la presentazione di una proposta di legge per chiedere l’aumento delle risorse, depositata qualche giorno fa. Per il prossimo 27 settembre, infatti, è prevista a Lamezia una nuova iniziativa pubblica. L’incontro affronterà il tema della medicina di prossimità, strumento fondamentale per garantire il diritto alla salute in maniera uniforme su tutto il territorio.
Per provare a gestire l’emergenza che si sta verificando nel settore scuola, con i tagli e il dimensionamento, i consiglieri dem incontreranno i sindacati di categoria per provare a trovare le soluzioni più opportune per garantire il diritto allo studio ed evitare che molti paesi dell’entroterra possano perdere le scuole, baluardo di cultura e legalità.
Messo in calendario, inoltre, anche un incontro con i sindaci calabresi per fare il punto sull’attuazione di alcune riforme introdotte dalla giunta regionale di centrodestra che stanno creando non poche difficoltà alle amministrazioni, a partire da quella che ha istituito Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria e modificato il sistema di gestione delle acque.
Il gruppo del PD ha poi dato la propria adesione alla proposta proveniente dal centrodestra in ordine al riequilibrio delle competenze delle Commissioni di palazzo Campanella. Un’adesione vincolata alla garanzia che il presidente del Consiglio Mancuso ha fornito durante la riunione della Conferenza dei capigruppo per una puntuale rivisitazione degli organismi anche dal punto di vista dei componenti.

Raffaele Mammoliti: “Depositato un’ interrogazione per chiedere contromisure alle morti sul lavoro”

I ripetuti episodi di incidenti mortali sul lavoro registrati durante gli scorsi giorni nel nostro Paese e in Calabria interpellano la coscienza di ciascuno, per come affermato dal Presidente Sergio Mattarella, e impongono a tutti gli attori competenti di intervenire con maggiore incisività e forza. Garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro non può essere considerato un costo, ma un autentico investimento e un dovere per tutelare la vita dei lavoratori e applicare concretamente la nostra Costituzione. Solo attraverso l’affermazione della cultura della prevenzione, la formazione e il rispetto dei contratti di lavoro si potranno evitare infortuni mortali e malattie professionali che negli ultimi tempi stanno costantemente aumentando.
In meno di una settimana in Calabria si sono registrate due morti sul lavoro e i dati dell’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro riportano una media di 80 decessi al mese nel nostro Paese. In questo quadro l’indice di incidenza della Calabria, elaborato dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente di Vega Engineering, unitamente ad altre regioni (Umbria, Abruzzo e Basilicata) nei primi sette mesi del 2023, è addirittura del 125% superiore alla media nazionale.
Il quadro diventa ancora più drammatico se prendiamo in considerazione anche i dati provenienti dai cantieri risultati irregolari soprattutto in Calabria, in seguito alla Maxoperazione vigilanza 110 in sicurezza, effettuata lo scorso 29 Marzo su tutto il territorio nazionale, da Ispettorato del Lavoro in collaborazione con Arma dei Carabinieri, Aziende Sanitarie Locali, Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e INAIL.
Ugualmente preoccupanti risultano, poi, le irregolarità riscontrate dopo i controlli effettuati dall’Ispettorato del Lavoro all’interno delle strutture turistiche in Calabria e relative ai rapporti di lavoro, al lavoro nero e all’orario di lavoro. Questi ultimi dati sono stati denunciati pubblicamente anche in seguito alla presa di posizione pubblica della Federazione Italiana Lavoratori Commercio, Albergo, Mensa e Servizi regionale, che protesterà il prossimo mercoledì sotto la Cittadella.
A fronte di un quadro così complesso e in via di peggioramento, sono convinto che occorra agire con la necessaria determinazione e urgenza per assumere provvedimenti adeguati e coerenti per contrastare gli infortuni sul lavoro ed evitare morti che non sono più accettabili per un Paese che voglia davvero dirsi moderno.
In tale direzione ho presentato un’interrogazione a risposta scritta al Presidente della Regione per sapere quali iniziative intenda assumere per rafforzare l’azione di vigilanza da parte delle ASP sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in Calabria. Con questa consapevolezza e impegno parteciperò, anche in rappresentanza del gruppo del PD, al presidio unitario indetto da Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori e Unione Italiana del Lavoro lunedì a Catanzaro davanti la Prefettura per dire Basta Morti sul Lavoro.


GRF

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