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Attualità

Scuola Alvaro di Siderno: genitori e insegnanti scrivono a Giorgia Meloni


Edil Merici

Dai genitori e i docenti dell’Istituto secondario di primo grado Alvaro

Gentile Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Giorgia Meloni,

Delusi e amareggiati per quanto avvenuto in questi anni alla nostra scuola ci rivolgiamo a lei fiduciosi perché, pur avendo ricevuto un trattamento immeritato e ingiusto da parte dell’Amministrazione Comunale, della Città Metropolitana e della Regione Calabria siamo sempre convinti sostenitori delle Istituzioni Italiane. La scuola risulta essere sempre tra i punti essenziali delle programmazioni politiche ma, concretamente, è spesso l’ultima a ricevere le attenzioni dovute, soprattutto nel nostro territorio, nonostante sia tanto bisognoso di formazione civica. La nostra scuola, l’Istituto Secondario di primo grado Alvaro di Siderno, ha ricevuto, nel 2018, un finanziamento di 4.950.000 € per essere demolita e ricostruita ma, ad oggi, 19 settembre 2023, siamo ancora in attesa della pubblicazione del bando di gara per l’assegnazione dei lavori. In mezzo a questi cinque anni c’è una successione di vuoti istituzionali che ha influito sulla formazione civica e sociale di tanti ragazzi della nostra comunità, perché l’educazione civica s’impara dai libri ma plasma il modus operandi dei futuri cittadini solo se sentono le istituzioni vicine e attente ai loro bisogni. Dal 2018 passano due anni e finalmente, nel 2020, i Commissari Prefettizi dispongono il trasferimento della scolaresca per poter avviare i lavori ma i numerosi sopralluoghi non danno esito positivo fino al mese di agosto del 2021 quando, preoccupati per una frettolosa e inadeguata sistemazione a un mese dalla riapertura della scuola, scriviamo disperati al Presidente del Repubblica. Qualche settimana dopo, il Comune di Siderno e la Città Metropolitana trovano un accordo e la scolaresca viene trasferita presso l’Istituto di Istruzione superiore Marconi di Siderno. A ottobre dello stesso anno si svolgono le elezioni comunali e a novembre si insedia la nuova amministrazione dopo 18 mesi di commissariamento. Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe stato opportuno, da subito, esigere la continuazione del percorso di attuazione dell’opera iniziato dai commissari, perché lo si riteneva ovvio, invece lo sarebbe stato perché passa un anno e nulla viene fatto. Così, a ottobre 2022, si comincia ufficiosamente a chiedere al Sindaco a che punto siano le pratiche burocratiche necessarie ad avviare i lavori e il primo cittadino rispondeva che il progetto era al vaglio dell’Ex-Genio Civile. Passano i giorni e si rimanda di settimana in settimana l’imminente approvazione del progetto senza raggiungere mai all’obiettivo. Stanchi di tante parole e pochi fatti scriviamo una lettera aperta, con una richiesta di aiuto, al Presidente della Regione Roberto Occhiuto, alla Vicepresidente con delega all’istruzione Giusi Princi e per conoscenza al Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Antonio Marziale. L’unico che risponde, chiamando telefonicamente, è Marziale, che assicura il suo intervento presso i mittenti della lettera. Ma non avremo nessun riscontro di questo intervento, tant’è che si attenderà inutilmente una risposta, poi mai arrivata. Il Presidente Occhiuto e la Vicepresidente Princi ignorano la nostra invocazione di aiuto non ritenendo neanche doveroso manifestare almeno solidarietà nei confronti di una scolaresca che attende una risoluzione della vicenda. Quanto dispiacere per tanta indifferenza! E quanto cattivo esempio per i nostri figli e studenti! Intanto passano i giorni, i mesi e la situazione non cambia fino al giorno in cui manifestiamo il nostro disappunto per le vie del paese. Invitiamo anche il Garante Marziale, che declina l’invito ma promette un comunicato stampa che poi non farà mai. Alla manifestazione, invece, partecipa un gran numero di famiglie, studenti, docenti e cittadini sidernesi. Anche il Sindaco, invitato, partecipa e risponde alle domande dei genitori come se fosse anche lei vittima della burocrazia italiana. Salvo poi apprendere dagli organi di stampa che sono state le scelte dell’Amministrazione, non i ritardi burocratici, a impedire la realizzazione dell’opera in tempi ordinari. Si scopre che, con l’ingresso dell’Amministrazione Fragomeni, il progetto esecutivo, già approvato attraverso l’Archivio Nazionale delle Opere Pubbliche, si sottopone al vaglio dell’Ufficio dell’ex Genio Civile, con il quale inizia una sequenza di integrazioni mai riscontrate che fanno perdere un anno e mezzo di tempo e che alla fine porterà a una nuova istanza da parte dell’Ex-Genio Civile nel Gennaio 2023 con richiesta di integrazioni. Fino alla suddetta Manifestazione dopo la quale, in data 12 maggio 2023, l’Ufficio Tecnico integra la documentazione e nello stesso giorno il Genio Civile emette l’Autorizzazione richiesta. L’obiettivo viene così raggiunto con grande compiacimento di tutti, ma la gioia dura poco. A tre settimane dall’approvazione del progetto non viene pubblicato nessun bando di gara per l’assegnazione dei lavori. Chiediamo un incontro con il Sindaco che risponde di non ritenerlo necessario, dato che il Comune avrebbe continuato percorso stabilito per legge. Intanto, a giugno, la stessa diventa Commissario Straordinario dell’opera e per l’ennesima volta speriamo inutilmente in un cambio di passo che non si verifica. Arriva la fine di giugno e del bando non se ne vede l’ombra. Allora si chiede un nuovo incontro al Sindaco, questa volta con estrema urgenza, per capire cosa impedisca la continuazione delle procedure, ma la risposta è che l’incontro sarebbe stato possibile solo a fine luglio per impegni istituzionali. Dulcis in fundo oltre il danno la beffa: la Città Metropolitana chiede al Comune di Siderno la restituzione di 4 delle 14 aule dell’Istituto Marconi occupate dalle classi dell’Alvaro con conseguente smembramento della scuola in due plessi. Dopo aver speso sui 20.000 € per adeguare gli spazi del Marconi all’accoglienza della scuola Alvaro nel 2021 e altri soldi per dotare la scuola Alvaro di una rete internet capace di raggiungere tutte le classi perché ne era priva, a luglio 2023 si decide di ripristinare alcune parti della struttura come all’origine spostando alcune aule in un altro luogo molto distante dalla sede centrale. Nessuna motivazione può giustificare tale decisione. La sistemazione temporanea presso il Marconi era il minimo che si potesse concedere a una scolaresca già danneggiata per i motivi sopra elencati. C’è da aggiungere che il 26 luglio 2023 i genitori degli alunni e i docenti della Alvaro vengono ricevuti da chi si occupa della questione Demolizione e ricostruzione scuola media Alvaro promettendo di pubblicare nel mese di agosto il bando per l’affidamento dei lavori e di procedere con la demolizione della scuola entro metà settembre. Che dire? I fatti parlano da soli. Per i nostri rappresentanti politici locali e regionali la scuola non è una priorità! Siamo sempre al punto di partenza. Nulla è stato fatto per dimostrare che questa scuola verrà abbattuta e ricostruita. Per questi motivi ci rivolgiamo a lei in ultima istanza, certi che il Governo italiano dà enorme importanza ai ragazzi e alle strutture che devono accoglierli. Siamo appesi a un filo di speranza, quello del suo intervento! Ci aiuti ad arrivare all’obiettivo affinché i nostri figli e studenti ricordino solo la demolizione e la ricostruzione della loro scuola in tempi brevi. Sarebbe come ricostruire anche i concetti negativi che hanno di Stato e di cittadino. Certi della sua attenzione, porgiamo distinti saluti.


GRF

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