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Ultime dalla Regione: i coniugi Macrì, i confronti interculturali e la gestione dei servizi locali


Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha festeggiato i 77 anni di matrimonio dei coniugi Macrì, promosso un programma di confronti interculturali e approvato un nuovo piano per la gestione dei servizi locali.

Emma Staine consegna ai coniugi Macrì una targa per i loro 77 anni di matrimonio

«In un’epoca in cui i rapporti possono sembrare effimeri, la storia di Domenico e Francesca ci ricorda l’importanza di valori fondamentali come l’amore e l’unità famigliare. Auguriamo loro tanta felicità e salute in questo straordinario traguardo e oltre». È quanto dichiara l’assessore regionale alle Politiche sociali Emma Staine, a margine dell’incontro con i coniugi Macrì, definiti amorevolmente i Nonni di Calabria.
La storia di Domenico e Francesca è un esempio straordinario di amore, dedizione e resilienza che merita di essere celebrato. Con ben 77 anni di vita coniugale, i nonni di Calabria incarnano i valori di amore duraturo, fiducia reciproca, tolleranza e tenacia.
Le loro vite sono state un esempio di sacrificio e impegno, con Domenico, 102 anni, che ha affrontato la difficile campagna di Tunisia durante la seconda guerra mondiale, rimanendo prigioniero per cinque lunghi anni. Ma l’amore e l’attesa paziente di Francesca, 102 anni, hanno unito queste anime affini, culminando nelle loro nozze nel dicembre del 1946.
La testimonianza di Mario, il figlio, sulla dedizione dei suoi genitori verso la famiglia è toccante. Hanno lavorato instancabilmente e hanno dato priorità all’educazione dei loro figli, dimostrando un profondo senso di collaborazione famigliare, che è un esempio per tutti noi.
L’assessore regionale alle Politiche sociali Emma Staine ha reso omaggio a questa eccezionale storia consegnando loro una targa «che simboleggia – ha spiegato – l’amore, la fiducia, la tolleranza e la tenacia che hanno incarnato per più di sette decenni. È un riconoscimento che ben meritano.»

Scuole promotrici di confronti interculturali

Dialogo e confronto interreligioso e interculturale, questi i presupposti dell’importante incontro tra la vicepresidente con delega all’istruzione, Giusi Princi, Padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa e direttore di tutte le scuole ivi ricadenti, e don Giuseppe Straface, vicario della diocesi di Rossano.
L’incontro, incentrato fortemente sui temi dell’inclusione, sugli scambi e sui gemellaggi linguistici culturali, ha gettato le basi per l’avvio di un progetto pilota, finanziato dalla Regione, che vedrà coinvolte, attraverso l’Ufficio Scolastico Regionale, le scuole interessate di Rossano, Cariati e le scuole della Custodia di Terra Santa, con lezioni a distanza, con cadenza settimanale, su temi individuati dai rispettivi Consigli di classe.
Prima di tutto, però, come base per l’integrazione, è previsto un percorso intensivo di apprendimento linguistico con l’insegnamento dell’arabo, per gli studenti calabresi, e dell’italiano, per gli studenti della Terra Santa. A suggellare tale importante iniziativa sarà la visita ufficiale delle massime istituzioni calabresi a Betlemme, Nazareth e Gerusalemme, in occasione della simbolica cerimonia di accensione delle luci dell’albero di Natale, molto attesa e sentita in Terra Santa.
«La Regione – afferma la vice presidente Princi – incentiva questi percorsi formativi che fungono da stimolo per l’apertura ai Paesi del Mediterraneo e alle conseguenti prospettive di crescita culturale, sociale ed economica della Regione. È con grande partecipazione ed emozione – rimarca la vicepresidente – che diamo avvio a questo progetto pilota in Terrasanta: siamo convinti, infatti, che educare le giovani generazioni al dialogo interreligioso e al confronto sia la base della cittadinanza attiva in un contesto sempre più globale e interculturale, nel quale occorre far scoprire a la diversità come valore.»

Via a una nuova gestione dei servizi locali

La Giunta della Regione, su proposta dell’assessore alle politiche sociali Staine, ha preso atto dei pareri positivi espressi della commissione consiliare competente sulle modifiche al regolamento 22/2019, concernente i requisiti organizzativi e strutturali delle strutture socio assistenziali e il valore delle rette, approvate dall’esecutivo nella precedente riunione. Si tratta di finiture sostanziali che definiscono i requisiti strutturali, organizzativi e funzionali delle strutture socio assistenziali operanti nella regione, frutto di un accordo tra tutte le parti coinvolte.
Le modifiche più rilevanti riguardano la qualità dei servizi e la compartecipazione alle rette. In particolare, per determinare le nuove quote per le strutture, è stata garantita una copertura dei costi degli standard richiesti, a livello organizzativo e strutturale/gestionale. Sarà così assicurata la forma migliore dei servizi nel rispetto del diritto di assistenza sociale per i cittadini bisognosi.
«Oggi – ha dichiarato l’assessore Staine – abbiamo ottenuto un ottimo risultato, che desidero condividere con quanti hanno lavorato alla formulazione e all’attuazione delle modifiche della 503/2019. In particolare, con la senatrice Tilde Minasi, che mi ha preceduta nel ruolo di assessore e con i dirigenti e funzionari del settore politiche sociali. Dopo anni di immobilismo ci avviamo verso una nuova dimensione nella gestione dei servizi sociali, lavorando sulla base dell’ascolto e sulla condivisione, il metodo più efficace che pone i cittadini al centro delle nostre azioni.»
Su proposta dell’assessore al bilancio Marcello Minenna, la Giunta ha poi deciso di aderire alla manifestazione di interesse dell’Invimit (società partecipata al 100% dal Ministero dell’economia e delle finanze), che si inserisce nel progetto Offerta Pubblica di Acquisto rivolto agli enti pubblici territoriali e alle amministrazioni centrali dello Stato e che ha come obiettivo l’individuazione di immobili, su tutto il territorio nazionale, da acquisire e valorizzare, attraverso le risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per destinarli a funzioni sociali.
La Regione parteciperà con 4 immobili del suo patrimonio che presentano i requisiti e le caratteristiche coerenti con le finalità del bando.


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