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A Pordenone la presentazione di un volume dedicato a Francesco Misiano


Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa Cineteca della Calabria

Dopo la presentazione al Salone Internazionale del Libro di Torino, la Cineteca della Calabria , a suggello di un complesso e faticoso lavoro di ricerca condotto all’estero, continua nelle grandi presentazioni del volume Francesco Misiano Cinema e Rivoluzione Opere letterarie Avventure di Celluloide, curato da Eugenio Attanasio con interventi di Domenico Levato e Demetrio Iannone, ricerca iconografica e coordinamento editoriale di Antonio Renda, progetto grafico di Guglielmo Sirianni ,collaborazione ai testi di Raffaele Cardamone, comunicazione editoriale di Mariarosaria Donato e ufficio stampa di Luigi Stanizzi. Oggi, mercoledì 11 ottobre, viene presentato a Pordenone in uno dei più importanti Festival del Cinema che riunisce appassionati di tutto il mondo. Nate nel 1982 dalla collaborazione tra la Cineteca del Friulie Cinemazero, le Giornate del Cinema Muto di Pordenone, dirette prima dal decano degli storici italiani Davide Turconi, dal 1997 al 2015 dallo storico inglese David Robinson e dal 2016 dal critico Jay Weissberg, si sono affermate come la principale manifestazione internazionale dedicata alla conservazione, alla diffusione e allo studio dei primi trent’anni di cinema, e sono, per Variety, uno dei 50 festival imperdibili al mondo.
A conversare e introdurre il libro sarà Paolo Tosini, storico e ricercatore che ha studiato restauro filmico all’università degli studi di Udine e al Bundesarchive di Berlino, consulente di preservazione e restauro filmico di vari archivi tra cui, l’Archivio Generale della Repubblica Domenicana e la Cineteca di Bogotà, Colombia. Ha tenuto corsi di restauro filmico, digitale e di proiezione d’archivio in vari paesi in America Latina, Stati Uniti e Italia; È docente di Storia del cinema all’università del Salento. Attualmente è coordinatore didattico del corso di Conservazione e gestione del Patrimonio Audiovisivo, in cui insegna Teoria e metodologia del restauro filmico e Teoria e tecnica della proiezioni cinematografica, Teoria e pratica della digitalizzazione e Conservazione dei supporti filmici. Tornando all’opera, il volume è un libro che spazia dal Misiano scrittore e drammaturgo, al cinema prodotto dalle società di produzione, la Mezrabpom in Unione sovietica e la Prometheus in Germania, delle quali era responsabile e socio collaboratore, protagonista della vita culturale, sociale e politica tra gli anni ‘20 e gli anni’ 30 del ‘900. Un tassello importante del complesso puzzle della vita di Misiano viene ora ricomposto, con la pubblicazione delle sue opere inedite per l’Italia: Tenebre, Bozzetto sociale e La tessera, che uscirono in Svizzera, durante la sua fuga all’estero, lavori che si inseriscono nel filone letterario antimilitarista e pacifista della prima guerra mondiale. Dall’estate del 1916 al novembre 1918 Misiano, infatti, si trasferisce in Svizzera, dove collabora al giornale L’Avvenire del lavoratore, organo principale del Partito Socialista. Il primo articolo firmato da Misiano è del 29 luglio 1916. Durante il soggiorno svizzero ha modo di intervenire contro l’espulsione che colpiva Willy Munzenberg segretario del Bureau giovanile dell’internazionale socialista; il primo rapporto che si istituisce fra lui e il futuro esponente del partito comunista tedesco del quale in seguito diverrà uno dei più stretti collaboratori. Proprio tra il ‘17 e ‘18 Misiano scrive prima la novella La tessera, che viene pubblicato ne L’avvenire del lavoratore il 10 Marzo del 1917. La tessera racconta la storia di un soldato socialista che uccide all’arma bianca un soldato nemico per scoprirgli in tasca la tessera del partito socialista. Risale a questo stesso periodo a Zurigo la scrittura del dramma Tenebre, stampato dall’editore Bianciardi. Qui si racconta la storia in due atti di un uomo che torna dalla guerra mutilato e paralizzato e che per generosità rinuncia alla fidanzata quando si accorge del suo amore per un giovane socialista impegnato nella lotta contro la guerra. Si tratta anche in questo caso di una specie di espiazione per l’inevitabile delitto commesso in guerra che è rimasto scolpito nella mente del protagonista. Direttamente da Mosca, a opera del ricercatore crotonese Demetrio Iannone, autore di un breve saggio inserito nel corposo volume, arrivano inoltre gli esiti di nuovi studi soriografici. Tra gli altri contenuti interessanti vi sono la descrizione dell’incontro tra Corrado Alvaro e Misiano a Mosca nell’estate del 1934 e lo scritto di Mario La Cava in occasione dei cento anni dalla nascita, nel 1984.


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