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Costume e Società

Il segno del riscatto in una Calabria che non si arrende


Edil Merici

Di Italia Buttiglione*

Il rapporto con la storia del territorio fa la differenza sempre, anche in un contesto economico problematico e non solo nella nostra amata Calabria, terra povera di strutture adeguate allo sviluppo, ma ricca di talenti, risorse naturali e di valori umani. Se poi si considera il bisogno della qualità della produzione collegata alla sostenibilità, anche laddove girano maggiori opportunità, il tema dell’economa etica e sostenibile, di fatto, è reso ancora più gravoso da importanti assenze e forme di collaborazione. Ma quando da noi la logica economica si sposa con l’ambiente e la salute dei cittadini, l’impresa famigliare diviene motore di sviluppo e può accadere l’impensabile. Quando l’innovazione nel lavoro si coniuga con la tradizione, non si vive il fenomeno della fuga dei giovani dalla nostra Regione. Parte invece, quasi a ritroso con i tempi, il percorso di un’impresa in cui protagonista diventa l’intero gruppo famigliare, in cui ciascuno ha responsabilità nel proprio ruolo e le capacità di mettersi in gioco in un mercato che risponde bene perché divenuto giustamente molto esigente in ogni settore. Oggi lo stesso mercato si sta aprendo molto al biologico e alla trasparenza, nel rispetto delle regole che salvaguardano la salute e una socialità sana. Sono fattori riconosciuti come determinanti e mettono sempre in luce, nel tempo e con resilienza, risultati di successo imprenditoriale. Infatti questo sistema di lavoro etico, tutela il diritto alla vita, alla salute, al lavoro della persona e protegge l’ambiente. Diviene anche un connubio vincente quando l’affectio familaris potenzia l’affectio societatis. Le società di origine familiare nella terra locrese, e non solo, sono in linea con la sostenibilità perché portano nel prodotto finito la ricetta della nutrizione tradizionale nei metodi e nei fini di una filiera a chilometro zero, dettata dalla storia culinaria del luogo, dai sapori e colori della bella natura locale. E quando questa nostra storia s’incontra con un’economia più prossima e diviene circolare, la cui materia prima proviene dall’orto per alimenti senza congelamenti e pesticidi, per una ristorazione salutare e semplice nel rispetto della natura e del consumatore, questo diviene un sistema produttivo che fa turismo, non più solo locale. Esprimendo l’arte culinaria calabrese gestita da mani e braccia esperte, il marchio nasce dalla fusione tra la ricerca di prodotti-base più selezionati, usanze popolari e prodotti della piccola azienda di famiglia, è innovativo e rispondente alle esigenze del presente per un futuro migliore ovunque. Da noi sono i genitori che con coraggio e convinzione danno lavoro ai propri figli e quando riescono ad avviare un’impresa sanno fare la differenza di una Calabria capace di contrastare un mercato spesso ingannevole. Occorre valorizzare questi percorsi e le banche dovrebbero tenerne conto agevolando i crediti destinati agli imprenditori che, per crescere, hanno bisogno di aiuti finanziari, di snellimento burocratico e maggiore fiducia. Di fronte alle sfide di impiego regolare di questi tempi, infatti, entra in gioco non solo lo sviluppo complessivo del nostro territorio, ma anche la promozione culturale della Calabria. L’auspicio è che attività imprenditoriali etiche divengano motivo trainante per quel riscatto economico che la Calabria merita e che divengano modello culinario anche da esportare. In tale direzione si muovono gli imprenditori più avveduti e sono diversi gli esempi lodevoli da menzionare. Di recente, a Locri, si sono ricordati privatamente i meriti imprenditoriali di una provata e affidabile impresa a conduzione famigliare sia per i 50 anni della concessionaria multi marchio sia per i 10 anni della successiva impresa Madre Pinzeria Italiana, portata avanti con i suddetti criteri salutistici. Quest’ultima attività, sostenuta con coraggio dalla famiglia, infatti, utilizza un marchio che parte dalla ricetta della tradizione calabrese per divenire pinza-madre non solo in Italia, ma anche all’estero, avendo aperto la stessa attività a Greenwich, quartiere di Londra, in Inghilterra, dove la pinza di Locri è già da alcuni anni molto apprezzata dalla clientela inglese. Il caso encomiabile dell’impresa del gruppo famigliare locrese, in cui tutti i componenti sono impegnati e procedono con un pezzo di storia della Calabria, è solo un esempio dimostrativo, molti riescono a liberarsi dai lacci e impedimenti sociali, ma molto ancora si dovrebbe dire su quest’imprenditoria sana e su talenti capaci da soli di stringersi tra di loro e di fare famiglia anche nel lavoro.

*Scrittrice e saggista, ha pubblicato Dalla tua parte. La svolta (Europa edizioni) con cui ha vinto il 1º premio al concorso internazionale Maria Dicorato Pro(getto)scena Edition. Si occupa di diritti umani e bioetica.


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