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Ultime dalla Metrocity: i Premi Anassilaos, I Walk the Line e Chiara Luppino

Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha partecipato alla 35ª consegna dei Premi Anassilaos, al primo incontro del secondo ciclo di I Walk the Line e si è congratulato con Chiara Luppino per il risultato alle Olimpiadi di astronomia.

I Premi Anassilaos spengono 35 candeline

«Ritengo sia un altro momento memorabile per la nostra città, che dà lustro e che, come tutte le serate organizzate dall’associazione Anassilaos, ci ricordano quali sono le nostre radici, ma non come esercizio di stile o con lo sguardo rivolto semplicemente al passato, ma per richiamarci alle nostre responsabilità e disegnare una linea per il futuro. Questo l’Anassilaos lo fa da sempre, in tutte le attività che consentono l’approfondimento e conoscenza delle arti, della cultura e della scienza, consentendoci di mettere in luce chi, come i premiati di questa edizione e di quelle passate, hanno dedicato la propria vita alla ricerca, allo studio di tematiche che creano benessere e fanno sviluppare i nostri territori e il nostro Paese». Così il sindaco di Reggio, Falcomatà, intervenuto alla cerimonia di consegna dei premi Anassilaos, giunti alla 35ª edizione. Insieme al primo cittadino erano presenti le assessore Lucia Nucera e Irene Calabrò.
«Rispetto al richiamo alle responsabilità, l’Anassilaos – ha aggiunto Falcomatà – ci ricorda chi siamo, la nostra terra, la nostra città che è sempre stata crocevia di popoli, culture, religioni. Ognuno di noi, anche chi non lo ammette a se stesso, è frutto di questa secolare contaminazione. Quindi, se un messaggio può emergere da questa cerimonia, ossia da chi porta dentro di sé il sangue di una cultura millenaria e contaminazioni di popoli, è proprio quello rivolto ai popoli, a quelli che soffrono per la mancata affermazione dei propri diritti umani.»
«I popoli – ha evidenziato il primo cittadino – sono qualcosa di diverso dagli Stati, dai governi, e sono quelli che subiscono le conseguenze delle decisioni prese ai vertici. Da questo momento di conferimento di premi con l’Anassilaos e dalla città di Reggio, anche in linea con quello che è il senso del Premio per la Pace – ha ribadito Falcomatà – dobbiamo ancora una volta esprimere i nostri totali sentimenti di vicinanza ai popoli che dall’Ucraina alla Palestina stanno subendo le conseguenze di queste guerre violente e incomprensibili. Quindi dobbiamo dire grazie all’Anassilaos – ha concluso – perché ci fa riflettere ancora una volta su questi temi, sulle nostre radici e sul nostro futuro.»

I Walk the Line colora il Preti-Frangipane

No bullying è la scritta colorata che prende vita durante il primo incontro del nuovo capitolo di IWalkTheLine, il progetto promosso dalla Città Metropolitana di Reggio e targato Sviluppo Provincia di Reggio.
L’artista Krish dà vita a un coloratissimo murales mentre all’interno dell’aula magna del liceo artistico reggino si parla di bullismo, cyberbullismo, body shaming e violenza di genere.
Tematiche più che mai attuali se si pensa che, alle nostre latitudini, un ragazzo su quattro subisce atti di bullismo, nelle sue più varie forme.
A moderare l’incontro Alessandra Callea, capo progetto del secondo ciclo di appuntamenti nelle scuole dedicati al bullismo.
«Parleremo ai ragazzi di temi molto seri ma con un approccio snello, veloce e a tratti anche divertente che permetta ai giovani di comprendere i rischi che si celano dietro ad alcune espressioni o utilizzo di parole che io definisco di conflitto.»
Più di 150 studenti hanno partecipato in modo attento, interessato e soprattutto attivo. Come difendersi dal cyberbullismo, quali parole non utilizzare nei commenti social, chi contattare e quali le azioni prioritarie nel caso in cui si è vittima di comportamenti aggressivi e violenti che si scatenano sul web e che spesso comportano gesti estremi.
«A questo proposito i numeri dei suicidi in Italia sono altissimi – ricorda l’amministratore unico di SviProRe Michele Rizzo. – Durante il 2023, al mesi di agosto si contano 608 suicidi e 541 tentati suicidi. Sono tanti, tantissimi, quasi tre al giorno. Ai ragazzi diciamo di chiedere aiuto, di non rassegnarsi e di ribellarsi.»
Reagire, dunque, e rompere il silenzio per contrastare e abbattere il muro del bullismo.
«A volte le famiglie non sono presenti e spesso l’inerzia incide più dell’azione – spiega Paola Minniti. – Il bullismo è stato sempre presente nelle nostre vite ma era più latente e compresso in una società che aveva maggiori regole di etica morale. Oggi i giovani non hanno ideali ed è per questo che progetti come questi risultano fondamentali
La logica del gruppo, si sa, diventa spietata ed è quindi doveroso da parte del mondo degli adulti, insegnare a rigare dritto e a non uniformarsi. È questo lo scopo di I Walk The Line, il progetto di inclusione sociale promosso dalla Città Metropolitana di Reggio nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Legalità 2014/2020.
«Il progetto, iniziato circa due anni fa vede coinvolte le 3 aree della Città Metropolitana, la zona centrale, quella ionica e l’area tirrenica, con attività  gestite da circa 60 professionisti al cui vertice c’è il coordinatore generale SergioRugolino – spiega Rita Leuzzi, Orientatrice del progetto. – Ci sono poi 3 coordinatori di aria, assistenti sociali, psicologi, orientatori, educatori, animatori e amministrativi che svolgono le attività di progetto in gruppo per supportare i ragazzi dai 14 ai 25 al fine di contrastare il loro disagio sociale ed aiutarli nell’inserimento al mondo del lavoro. A tal fine da poco abbiamo attivato circa 110 tirocini sia di inclusione sociale sia extra curriculari con il partenariato di AziendaCalabriaLavoro.»
L’incontro è stato intervallato da alcuni interessanti e originali video realizzati per sensibilizzare le nuove generazioni sul fenomeno del bullismo dai registi reggini Onofrio Maccarone e Daniele Melara.
«Il titolo del mio intervento, Giochiamo tutti un’altra partita, rappresenta l’idea di come il Centro Sportivo Italiano voglia stimolare i ragazzi in un gioco alternativo al gioco brutale del bullismo – spiega il presidente del CSI Reggio Paolo Cicciù. – Con lo sport si allontana la dipendenza dal gioco virtuale o da internet. È importante giocare in campo e non fuori dal campo.»
Secondo un recente studio un ragazzo, in media, trascorre sui social o su internet oltre cinque ore al giorno.
«È un tempo enorme – spiega Angela Busacca. – Spesso superiore a quello dedicato all’aria aperta e di interazione con gli amici. È molto facile quindi, in un mondo virtuale dai confini sfocati, superare la linea tra il lecito e l’illecito. Può capitare infatti, in modo anche involontario, di conferire i propri dati e che gli stessi vengano acquisiti in modo illecito. L’utilizzo della rete deve passare da tre parole: conoscere, capire e poi condividere
Ed è proprio sul concetto delle parole che si è soffermata Francesca Chirico.
«Abbiamo ragionato insieme ai ragazzi sulle parole del bullismo attraverso due vocaboli, confine e social. Il confine deve essere inteso come frontiera che ci consente di stare uno di fronte all’altro. Social è lo spazio invece, senza confini e senza filtri, che i ragazzi vivono ogni giorno e nel quale, spesso, non percepiscono il limite che li porta a entrare violentemente nel campo delle fragilità. Impariamo dunque a usare le parole responsabilmente, perché spesso le parole uccidono, usandole nel modo giusto possiamo salvare vite.»
A conclusione dell’incontroMatteo Flora, già protagonista nei giorni scorsi a Reggio, ha parlato in collegamento digitale agli studenti del Preti-Frangipane offrendo loro importanti consigli su come segnalare un contenuto privato non autorizzato su Meta.
I Walk The Line torna sul versante tirrenico, a Rosarno, all’interno dell’istituto Piria, per un altro capitolo della narrazione relativa al bullismo.

La reggina Chiara Luppino è medaglia di bronzo alle Olimpiadi internazionali di Astronomia

La studentessa del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio, Chiara Luppino, ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi internazionali di Astronomia, appena concluse in Cina a Pechino.
Nel palmares generale la squadra Italiana, composta da sei studenti, ha centrato il terzo posto del medagliere, con cinque medaglie: due argenti e tre bronzi, tra cui quello di Chiara. Non è la prima volta che i giovani studenti reggini raggiungono traguardi così importanti alle Olimpiadi di Astronomia, competizione alla quale partecipano con impegno e risultati prestigiosi, ormai da molti anni. La preparazione a questi eventi è curata da tempo dagli insegnanti di materie scientifiche degli istituti reggini, coordinati dal gruppo scientifico del Planetarium Pythagoras della Città Metropolitana di Reggio e dalla sua responsabile Angela Misiano.
“È sempre motivo di orgoglio poter commentare notizie come queste. I nostri studenti sono i più sinceri e appassionati ambasciatori delle tante eccellenze della nostra terra. I risultati conquistati alle Olimpiadi di Astronomia ormai non ci meravigliano più, sono il frutto di un sapiente e meticoloso lavoro portato avanti da insegnanti seri e qualificati, in grado di fare emergere i tanti talenti all’interno delle nostre scuole. La struttura del Planetarium Pythagoras e la guida instancabile della professoressa Misiano, si confermano una grande eccellenza scientifica di cui la Città metropolitana va più fiera”. Così il sindaco metropolitano di Reggio, Falcomatà congiuntamente al consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio, che aggiungono: “Siamo fortemente soddisfatti di poter raccontare ancora una volta di una brillante affermazione, come nel caso della bravissima Chiara che avremo modo di incontrare per congratularci di persona.”

GRF

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