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Costume e Società

Corale partecipazione alla cerimonia di collocazione della targa “Scuola di Musica Giuseppe Cimino”

Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa

Tanti concittadini hanno partecipato alla cerimonia di scopertura della targa celebrativa Scuola di Musica Giuseppe Cimino, nel cuore del centro storico di Cropani. Segno della stima, dell’affetto e della gratitudine che i cropanesi e l’intero circondario hanno verso le famiglie Spagnuolo e Cimino e di tanti altri musicisti, che hanno fatto la storia della musica in Calabria e non solo. Un apprezzatissimo concerto della rinomata banda musicale ha allietato la serata. In apertura, il giornalista Luigi Stanizzi ha messo in rilievo l’impagabile opera meritoria di chi dedica parte del proprio tempo allo sviluppo del proprio paese, non pensando sempre e solo ai propri interessi personali. Il parroco Francesco Critelli, il Presidente della Pro Loco Angelo Grano, il maestro Luigi Cimino e il moderatore Stanizzi hanno proceduto quindi alla scopertura della targa, salutata da un lungo sentito applauso. Padre Critelli ha subito benedetto il pannello, al rito sacro hanno dato il loro apporto Mariolina Stanizzi e Semí Quaranta.
Il presidente del Consiglio comunale Paolo Colosimo ha esaltato l’opera meritoria dei compianti maestri Antonio Spagnuolo e Cimino, ricordando che egli stesso da ragazzino aveva varcato la soglia della bottega musicale. Il presidente della Pro Loco Grano, ha spiegato le ragioni profonde che hanno portato l’associazione che presiede a promuovere l’iniziativa. Ha anche ricordato il clima di festa che crea la banda musicale, complimentandosi con tutti i musicisti. Grano ha ricordato, fra gli altri, Francesco Dragone che suonava la grancassa, e per questo ha ricevuto ringraziamenti pubblici e privati.
Il moderatore ha poi pregato Michele Spagnuolo a intervenire all’evento che si è tenuto a pochi metri dalla sua casa paterna. Affettuoso, commosso e ricco di notizie è stato quindi il saluto di Michele, che ha ricordato il percorso e le fatiche del padre, il maestro Antonio, in tempi davvero assai difficili. A seguire, la relazione programmata di Filippo Capellupo presidente dell’Unione regionale delle Pro Loco d’Italia, che ha messo in rilievo il valore assoluto della musica nella vita di ciascuno di noi, portando come esempio lo spettacolo Ri… Vista messo in scena da tanto tempo a Catanzaro con canzoni anni ‘60. Non è escluso che nelle prossime edizioni possano partecipare artisti cropanesi, protagonisti di quegli anni come Benì Murgone, presente nel pubblico, Pino Stanizzi, fondatori di complessi musicali come i Gondolieri, La Sensazionale Versione; Giampiero Grano, Tonino Olivadese; e più giovani come Fernando Pelaggi, Gregorio e Adriano Sinatora, e tanti altri musicisti cropanesi. Inoltre Luigi Stanizzi ha ricordato tanti altri musicisti che hanno transitato dalla bottega musicale di Cropani, come Mario Capellupo, Maggiorino Colosimo, Damiano Flecca, Gregorio Sinatora, il cantautore Michelino Stanizzi, impossibile citare tutti. O che comunque sono rimasti contagiati dall’atmosfera musicale che storicamente si respira a Cropani, come il famoso Gianluca Ruggeri, docente di percussioni al Conservatorio di L’Aquila e oggi a Roma all’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia e compositore; il compianto compositore e tastierista Michele Guzzi; il giovane pianista Francesco Grano, prodigio nato a Roma da genitori cropanesi Pino Grano e Angela Cimino, che sta scalando una carriera prestigiosa nella Capitale e all’estero, onore e vanto anche per il nostro piccolo paese, Cropani. A tutto tondo l’intervento in chiusura del maestro Cimino, attuale direttore della banda musicale Giuseppe Cimino Città di Cropani, che ha fatto un dettagliato quadro della storia della banda di Cropani e della musica, partendo da Pitagora. Parlando di Giuseppe, il padre, ha detto: «All’età di 7 anni si esibisce come solista in piazza Prefettura a Catanzaro con la banda dell’Istituto Giuseppe Rossi, al passaggio del Re D’Italia e, successivamente di Benito Mussolini. In seguito continua gli studi musicali con Ferruccio Rossi e poi con Salvatore Caroleo. Dirige la banda musicale di Cropani Ruggero Leoncavallo” dagli anni ’50 in poi alternandosi con Spagnuolo nell’incarico. Prende la direzione definitiva della banda negli anni ’60, rigenerandola con nuovi gruppi di ragazzi circa 60 elementi ogni 2 anni, bilanciando la numerosa continua e improvvisa assenza dei musicisti per motivi di emigrazione definitiva verso il Nord Italia e verso altre mete lavorative. In seguito ricostituisce la banda musicale di Botricello, insieme al figlio Luigi, impartendo lezioni di teoria e strumento, creando un organico di circa 50 ragazzi di nuova formazione e inserendo i vecchi musicisti.
Polistrumentista, tastierista e cantante, impartisce lezioni di musica e di strumento a Domenico Ciampà, polistrumentista, e al piccolo Sestito batterista di Crotone divenuto successivamente il percussionista del compositore, pianista cantante e Radiofonico Memo Remigi. Ha fatto parte per molti anni dell’orchestra coro dell’Insigne Collegiata dell’Assunta guidato da Giuseppe Flecca.
Sempre Cimino, intorno agli anni ’70 riesce a far diventare la Città di Cropani il centro musicale della Calabria gemellandosi con oltre 50 paesi.»
Il maestro Cimino, di Spagnuolo ha detto «inizia da piccolo l’attività musicale presso la banda di Cropani diretta da Paolo Loprete, prosegue gli studi presso l’istituto Giuseppe Rossi di Catanzaro. Si esibisce in piazza Prefettura con la banda musicale dell’istituto alla venuta in città del Re d’Italia e successivamente di Mussolini.
Durante il servizio militare di leva si esibisce ricoprendo ruoli di polistrumentista in numerose città italiane ricevendo numerosi attestati importanti. Continua i suoi studi con Rossi a Cropani, esibendosi come solista e intraprendendo lo studio di copista e trascrittore. Ha ricoperto il ruolo di responsabile e Maestro della banda musicale Ruggero Leoncavallo di Cropani. Per molti anni è stato titolare del corso di orientamento musicale di tipo bandistico di Cropani. Solista di bombardino nelle bande professionali di Cropani, Albi, Taverna, Gimigliano e Casabona.
Ha fatto parte del coro-orchestra della cattedrale di Cropani come strumentista trascrivendo i brani del repertorio e ne fu anche il responsabile». Cimino ha inoltre rimarcato il grande e difficile lavoro fatto dal maestro Spagnuolo per trascrivere gli spartiti, in tempi in cui era anche difficile reperire l’inchiostro. «E così – ha curiosamente detto Cimino – talvolta per scrivere le note ha utilizzato sangue di gallina.»
Di Nicolò Francesco Cimino, il maestro Cimino ha detto che «era
dotato dell’orecchio assoluto e riusciva a registrare e a memorizzare tutto quello che ascoltava, riproducendo il tutto in maniera precisa, conforme e identica. Spesso suonava la melodia dei brani in contemporanea o comunque con una lieve frazione di ritardo.»
Infine, il presidente Grano e il moderatore Stanizzi hanno ringraziato il Comando della locale Arma dei carabinieri, il parroco Critelli, l’amministrazione comunale, i musicisti, tutti i numerosi presenti, la ditta Sinatora che generosamente ha ristrutturato la facciata della bottega musicale, e il tecnico del suono Ghenadi Cimino per l’attrezzatura fornita e l’impeccabile consulenza che ha consentito di raggiungere i massimi risultati. In tanti hanno visitato la storica sede piena di antichi strumenti musicali, cimeli, ricordi, in cui sembrano ancora echeggiare le note di tanti musicisti, anche quelle di chi non c’è più come Salvatore Dragone, Rizzardi e altri.

GRF

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