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Ultime dalla Regione: il passaggio a Calabria Verde dei lavoratori della Legge 15 e l’apicoltura

Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha annunciato il passaggio a Calabria Verde dei lavoratori della Legge 15/2008, la cui approvazione è stata salutata con entusiasmo dall’assessore Giovanni Calabrese e pubblicato il bando relativo all’apicoltura.

Passano a Calabria Verde i lavoratori della Legge 15

Con il voto favorevole dell’Aula, si chiude un calvario per centinaia di lavoratori e si apre una pagina nuova per la forestazione calabrese.
Con il sì del Consiglio regionale, è stata approvata la proposta di legge (firmatari i consiglieri Michele Comito, Giacomo Crinò, Francesco De Nisi, Gianluca Gallo, Giuseppe Gelardi, Giuseppe Graziano e Giuseppe Neri) attraverso la quale si punta a garantire stabilità occupazionale a operatori che passeranno alle dipendenze dell’azienda Calabria Verde.
«Si tratta di una misura importante, per molti versi storica», ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura Gallo, che oltre a essere tra i proponenti dell’iniziativa ne ha anche illustrato i contenuti davanti al Parlamento regionale.
«Grazie alla determinazione e alla lungimiranza del Presidente Occhiuto, insieme al collega delegato al lavoro Calabrese e con il sostegno di tutta la Giunta – ha aggiunto Gallo – nel confronto costruttivo con i sindacati e anche con le forze di opposizione in Aula siamo riusciti a tagliare un traguardo che sembrava irraggiungibile, per di più senza gravare sulle finanze regionali.»
Nello specifico, grazie alla legge di fresca adozione, a costi invariati per le casse della Regione, sarà possibile trasferire alle dipendenze di Calabria Verde, con contratti a tempo determinato, i lavoratori rientranti nel bacino della Legge 15/2008, circa 514 unità oggi impiegati in alcuni Comuni calabresi e presso l’Ente Parco nazionale del Pollino e da destinare ora allo svolgimento di attività esecutiva di cantieristica forestale, lotta attiva agli incendi boschivi e contrasto al dissesto idrogeologico.
«Si sanano ingiustizie ataviche – ha infine evidenziato l’assessore Gallo -, si offrono soluzioni occupazionali, si tutela il grande patrimonio della forestazione calabrese: un modello virtuoso da replicare per garantire giustizia sociale e sviluppo sostenibile.»

Giovanni Calabrese: “Traguardo storico l’approvazione della Legge 15/2008”

“Dopo la pubblicazione del Dossier sul precariato in Calabria, dove emergono preoccupanti dati e rilevanti costi a carico del bilancio regionale, in Consiglio regionale abbiamo assistito a un importante passo verso il percorso svuota bacini del precariato per la normalizzazione in materia di politiche attive del lavoro, con la proposta di legge che riguarda i bacini dei precari, quali la legge 15/2008 e 40/2023. Con questa azione si garantirà stabilità occupazionale ai lavoratori precari che passeranno alle dipendenze di Azienda Calabria Verde. Un momento importante che ha visto il Consiglio regionale votare all’unanimità, che il presidente Occhiuto ha rimarcato quale segnale importante e di condivisione per la lotta al precariato. Un traguardo storico raggiunto dopo il confronto con i principali Comuni coinvolti, con i sindacati, con Azienda Calabria Verde, riscontrando la disponibilità dell’assessore all’agricoltura Gallo, primo firmatario dell’iniziativa condivisa con gli altri consiglieri di maggioranza.”
È quanto dichiara in una nota l’assessore regionale al lavoro e formazione professionale Calabrese.
“La legge 15/2008 – ha spiegato Calabrese – ha un bacino di 515 lavoratori precari, di cui 80% sopra i 55 anni, con la mansione principale di giardinieri, impiegati in alcuni Comuni calabresi e presso l’Ente Parco nazionale del Pollino e da destinare ora allo svolgimento di attività esecutiva di cantieristica forestale. La Regione, dunque, che oggi spende dal bilancio per questo bacino circa 8.000.000 di risorse storicizzate, grazie alla nuova legge sosterrà l’opportunità della contrattualizzazione, dopo la manifestazione d’interesse su base volontaria, trasferendo ad Azienda Calabria Verde le risorse economiche necessarie. Analoga situazione avverrà per i 64 precari della legge 40/2013 (di cui la maggior parte superano 50 anni) che impattano risorse storicizzate per circa 758.000 €.”
“Un percorso – rimarca l’esponente della Giunta – che rientra nell’attività virtuosa del Governo regionale che abbiamo avviato al fine di svuotare i bacini a carico della Regione, fermo restando il rigido indirizzo politico che con il presidente Occhiuto si sta perseguendo affinché nella nostra Regione non si vadano più a creare misure di precariato. Grazie all’assessore Gallo per aver lavorato assiduamente e tracciato un percorso importante considerando anche la valenza di questi lavoratori nel settore dell’agricoltura e forestazione. Grazie a tutti i consiglieri regionali e al gruppo di Fratelli d’Italia con cui stiamo condividendo azioni necessarie per il mercato del lavoro e lo sviluppo della nostra Regione. Le politiche errate del passato, che hanno provocato ritardi al Governo regionale, creano illusioni e aspettative alle persone che oggi arrivano all’età pensionabile con la sola pensione sociale. Il nostro obiettivo – sostiene infine l’assessore Calabrese – è quello di creare condizioni sostenibili e modelli virtuosi di impiego per avere in Calabria lavoro vero e fare in modo che i calabresi possano restare in Calabria con opportunità lavorative e requisiti di dignità che, spesso, sono mancati a causa di un corto circuito alimentato anche dalla politica.”

Apicoltura: pubblicato il bando per l’annualità 2024

Oltre 1.300.000 € per sostenere la tutela e lo sviluppo dell’apicoltura calabrese. È stato pubblicato, sul sito istituzionale, nella sezione Dipartimento agricoltura, il bando (relativo all’annualità 2024) riservato a apicoltori e imprenditori apistici con sede legale in Calabria e sostenuto con uno stanziamento nel complesso pari a 1.343.388 €, in aumento rispetto al passato.
«Nel costante confronto con le organizzazioni di categoria, nell’ambito della programmazione predisposta dalla Giunta su proposta dell’assessorato – conferma l’assessore regionale all’agricoltura Gallo – siamo riusciti a ottenere maggiori risorse, forti anche dei numeri che testimoniano la forza e le potenzialità di un settore in costante crescita.
Del resto, la Calabria è la terza regione d’Italia per numero di alveari censiti, circa 133.000, e la quarta per produzione di miele. Da qui – sottolinea – la ferma volontà, politica e amministrativa, di contrastare il declino degli impollinatori e garantire supporto alle pratiche volte alla tutela della biodiversità animale e vegetale, attraverso un aiuto economico che consenta di far fronte all’aumento dei costi, con l’obiettivo di preservare l’ecosistema, di cui le api sono sentinelle e custodi, garantendo il 70% dell’impollinazione delle specie vegetali presenti sul pianeta e circa il 35% della produzione globale di cibo.»
In particolare, gli apicoltori calabresi – in forma singola o associata – potranno presentare (entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando, esclusivamente attraverso il Sistema Informativo Agricolo Nazionale) domande di aiuto aderenti alle diverse azioni e sottoazioni previste, per attuare così interventi destinati a incentivare la condivisione di buone pratiche apistiche orientate alla gestione sostenibile degli alveari, all’introduzione di metodi e tecniche per la conduzione degli apiari e per la gestione aziendale, oltre che per sviluppare la rete di tecnici qualificati; agevolare l’uso corretto e razionale dei metodi di lotta e di controllo delle patologie delle api; migliorare le tecniche di conduzione degli alveari.
Ancora, sarà possibile utilizzare i finanziamenti di matrice regionale per creare e sviluppare una rete tra gli attori del comparto; promuovere progetti finalizzati all’innovazione tecnologica; migliorare le condizioni di lavoro degli apicoltori; condividere con l’opinione pubblica la valenza strategica del settore apistico; sostenere il ripristino e l’aumento del patrimonio apistico; favorire iniziative tese a migliorare la qualità dei prodotti dell’apicoltura, a vantaggio dei consumatori.

GRF

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