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Costume e Società

Locri: il Rotary a confronto sulla politica internazionale accoglie un nuovo membro

Riceviamo e pubblichiamo

Edil Merici

Presso l’Hotel President di Siderno si è tenuta il 17 novembre la riunione rotariana, relatore Luciano Barillaro, Ambasciatore a riposo, e l’argomento è stato La politica internazionale alla ricerca di nuovi equilibri. Il Presidente del Club di Locri Pasquale Tavernese lo ha presentato al folto pubblico composto non solo di soci rotariani ma anche di tante persone interessate a conoscere l’opinione di un esperto diplomatico di carriera, per lunghi anni Console e Ambasciatore d’Italia in sedi diverse, spesso problematiche, e che ha rivestito incarichi prestigiosi come, tra tanti, quello di uno dei quattro membri effettivi della Delegazione italiana al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Barillaro ha prima tracciato un excursus storico degli ultimi decenni delle relazioni internazionali, focalizzando la sua attenzione sugli eventi successivi alla caduta del Muro di Berlino (1989) e alla conseguente crisi del sistema sovietico e degli Stati che aderivano, volenti o nolenti, a tutto quel mondo di valori non più adeguati a risolvere le sfide che il progresso e i tempi imponevano.
Allora tanti pensarono che da un mondo sostanzialmente bipolare si sarebbe passati rapidamente a un mondo dominato da un sistema di vita incardinato sui valori della democrazia, del libero mercato, della libertà di espressione  ma anche, inevitabilmente, sulla minore attenzione verso le classi deboli, cosa che i regimi comunisti invece, bene o male, avevano cercato di fare e che il sistema capitalista, che appariva trionfante, sembrava sostanzialmente trascurare se non ignorare del tutto.
In breve tale illusione si è dissolta e forse, ha lasciato intendere l’Ambasciatore, non è stato completamente un male perché la Pax Americana non poteva bastare da sola a garantire la pace e il reale progresso per tutti. Nè, tantomeno, il necessario equilibrio dell’ordine mondiale, che non poteva per definizione basarsi sulle armi e sulla misura di quella che appariva essere l’unica superpotenza di quegli anni convulsi e ricchi di aspettative, evidentemente non condivise da tanti, da troppi, e non solo del Sud del Mondo.
Negli anni sono emersi, o riemersi, il relatore si è riferito alla Russia erede dell’Unione Sovietica, nuovi centri di potere che attendevano solo di posizionarsi nel nuovo contesto di equilibri mondiali: i Paesi Arabi, l’Iran, il Sud America, alcuni grandi paesi Africani, l’India e soprattutto, ovviamente, la Cina, la cui crescita impetuosa l’ha portata a farne in pochi anni la seconda economia del mondo. E diverse tra queste Potenze sono dotate o stanno per farlo dell’arma nucleare.
Alcuni tra tali principali Paesi, alternativi al potere occidentale, ma non sempre in diretta contrapposizione con esso, anzi a volte collaborativi, hanno costituito il gruppo dei così detti BRICS, acronimo derivato dalle iniziali di Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica a cui recentemente stanno aderendo altri grandi Paesi quali l’Argentina, l’Egitto, L’Etiopia, l’Iran e qualche altro ancora. L’obiettivo per cui è stato costituito il gruppo, ha chiarito il relatore, è al momento quello di svincolarsi dal sistema dei pagamenti internazionali basato sul dollaro sin dall’epoca della conferenza di Bretton Woods nel 1944, con una nuova struttura basata su compensazioni e valute proprie nazionali negli scambi reciproci, oltre a quello di affermarsi come contraltare al potere politico occidentale, o per meglio dire americano, vista la conclamata inanità di una Unione Europea miope e gelosa delle prerogative nazionali dei singoli stati che la compongono.
L’Ambasciatore Barillaro ha concluso quindi ricordando le tensioni attuali che purtroppo sono sfociate recentemente nei sanguinosi conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Siamo in una situazione di fermento in cui le crisi si sovrappongono coinvolgendo sempre più spesso le incolpevoli popolazioni civili in cinici giochi di potere. L’auspicio, e un diplomatico di carriera non poteva indicarne altro, è che il Mondo ritrovi un equilibrio, basato su un multilateralismo che tenga conto anche delle necessità di tutti i popoli e non solo degli interessi delle grandi potenze alternativamente in ascesa o in declino, ma sempre grandi potenze.
Alla fine della serata, Barillaro è stato nominato socio onorario del Rotary Club di Locri.

GRF

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