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AttualitàCittà Metropolitana

Ultime dalla Metrocity: il seminario sui ponti, il confronto ANCI-Confcommercio e “I Walk the Line”

Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha partecipato al seminario sui ponti, al confronto tra l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e Confcommercio e organizzato un nuovo incontro di I Walk the Line.

La Città Metropolitana protagonista al Seminario sui ponti

Si è svolto nei giorni scorsi, presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio il Seminario dal titolo La sicurezza delle infrastrutture stradali e dei ponti: normativa e stato di attuazione organizzato dall’Associazione Ingegneri del Traffico e dei Trasporti Sezione Calabria.
Hanno relazionato la Dirigente del Settore 12 della Città Metropolitana, Tutela del territorio e dell’ambiente, nonché Presidente della Sezione AITT Domenica Catalfamo, il segretario della Sezione Marinella Giunta e l’associato Cosimino Lanciano. Ha aperto i lavori il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Francesco Foti. Tra gli interventi anche il dirigente del Settore Viabilità della Città Metropolitana Lorenzo Benestare. In conclusione dei lavori sono intervenuti alcuni dei professionisti presenti e docenti dell’Università Mediterranea, tra cui Giuseppe Barbaro e Daniela Porcino.
Giunta ha relazionato sulla normativa vigente in campo della sicurezza stradale illustrandone gli aspetti tecnici, partendo dai fenomeni dell’incidentalità ha fornito ai professionisti importanti indicazioni inerenti gli approcci operativi alla progettazione stradale. Lanciano, che ha svolto e svolge il ruolo di controllore e ispettore di sicurezza sui ponti, ha approfondito gli aspetti tecnico operativi per le verifiche degli attraversamenti stradali. Catalfamo ha inteso rilanciare un’attività avviata nel 2020 dalla Giunta Santelli mirata al censimento delle infrastrutture stradali finalizzato a stabilire urgenze e priorità di intervento invitando Benestare a illustrare lo stato dell’arte delle opere in corso di realizzazione sulla rete viaria metropolitana.
Gli interventi sulla rete viaria metropolitana sono stati finanziati con i decreti del Ministero delle Infrastrutture a seguito di una procedura che, a livello nazionale, ha avuto impulso e avvio dal progetto avviato dalla Giunta Santelli. Con delibera nº 207 del 23/03/2020 erano stati stanziati 5.000.000 partendo dalla consapevolezza dell’urgenza di avviare una procedura per la messa in sicurezza della rete stradale secondaria, che risente da troppo tempo della carenza di interventi di manutenzione straordinaria. L’impiego delle risorse era stato finalizzato ai viadotti che presentavano maggior livello di rischio per la sicurezza. E proprio a seguito di questa iniziativa e di un incontro operativo con il Ministero delle Infrastrutture e il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, è stata stabilita la dotazione finanziaria per classificare il livello di rischio di tutti i ponti e viadotti della rete stradale secondaria in aderenza alle linee guida approvate nel 2020 dal Consiglio Superiore dei LP.
La Calabria, dunque, è stata la prima regione italiana a disporre l’applicazione su tutto il proprio territorio di tale metodologia tecnica. Il progetto di Censimento, verifica di sicurezza e monitoraggio dei ponti e dei viadotti esistenti rappresenta la prima applicazione su vasta scala della metodologia introdotta dalle Linee guida. Sulla base del primo stanziamento avvenuto con la delibera di Giunta Regionale 207/2010, un decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili ha previsto l’assegnazione di fondi pari a 1.150.000.000 di € alle Province e alle Città metropolitane per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti, in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza. Questo provvedimento ha assegnato Città Metropolitana 14.297.774,57 € che, con il DM 225/2021, in base ad un articolato meccanismo di ripartizione, sono stati assegnati così suddivisi: 4.351.496,61 € per il 2021, 5.594.781,35 € per il 2022 e 4.351.496,61 € per il 2023. Il programma triennale predisposto, prevede interventi di messa in sicurezza su almeno 9 ponti, dando priorità a quelle strutture già oggetto di ordinanze di chiusura o limitazione al transito, ai ponti ricadenti su strade inserite in itinerari di protezione civile, ai ponti su strade prive di agevoli percorsi alternativi.
Per gli interventi previsti nelle prime due annualità, 6 su 9, è quasi definita la progettazione esecutiva, per i tre interventi programmati nel 2023 è stato redatto il documento di fattibilità. Con il DM 125/2022, alla Città Metropolitana sono stati assegnati 17.405.986,46 € (1.243.284,75 € per il 2024, 1.243.284,75 € per il 2025 e 3.729.854,24 € all’anno fino al 2029. Il programma sessennale, predisposto secondo lo stesso criterio illustrato per il DM 225/2021, prevede interventi su 7 ponti, di cui 6 sono lavori di messa in sicurezza e uno lavori di nuova costruzione in sostituzione di un ponte esistente.
Durante il confronto in conclusione dei lavori si è anche concordato un ulteriore approfondimento sugli effetti delle interferenze dei corsi d’acqua sulle pile dei ponti in alveo. Argomento di grande attualità con importante applicazione sul torrente Gallico, sul cui greto insistono le pile dei viadotti del III lotto della Variante Gallico Gambarie.

Giuseppe Falcomatà e Lorenzo Labate al confronto nazionale ANCI-Confcommercio

«Il dialogo tra i Comuni e il mondo dell’impresa e del commercio è imprescindibile. Entrambi operiamo quotidianamente per il bene della comunità e ritengo che solo lavorando insieme, gomito a gomito, sindaci e rappresentanti del comparto produttivo, si possa raggiungere quel risultato armonioso che ha a che fare con lo sviluppo economico e sociale di un territorio, che sia realmente sostenibile e in linea con una programmazione di crescita e di rigenerazione urbana che le nostre città stanno attuando». Il sindaco di Reggio e Delegato dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani per il Mezzogiorno e la Coesione Territoriale Falcomatà ha preso parte all’incontro programmato dall’ANCI con i vertici nazionali di Confcommercio. Al tavolo era presenta anche il Presidente reggino dell’associazione dei commercianti Lorenzo Labate che, insieme a Falcomatà, ha relazionato sulle iniziative comuni intraprese dagli Enti a servizio del territorio cittadino.
Al centro del confronto nazionale tra amministratori e commercianti il governo dei cambiamenti economici, sociali e ambientali delle città per costruire un ambiente urbano sostenibile, il contrasto al fenomeno della desertificazione commerciale anche attraverso l’attuazione di nuove politiche del commercio strettamente collegate a interventi di rigenerazione urbana, la valorizzazione delle economie di prossimità e le opportunità offerte dalle risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il finanziamento di progetti strategici per comuni e città.
Dopo gli interventi introduttivi del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e del presidente dell’ANCI Antonio Decaro, l’iniziativa ha visto confrontarsi i sindaci di alcune città metropolitane e i presidenti delle Associazioni territoriali di Confcommercio. Al termine dell’incontro Confcommercio e ANCI hanno annunciato l’avvio nei prossimi mesi di un tavolo di lavoro congiunto sui temi della tutela dell’ambiente urbano.
«Un confronto che ci soddisfa pienamente – ha affermato Falcomatà – non è mai scontato ritrovarsi a dialogare dalla stessa parte del tavolo. È chiaro che questa attività sinergica è imprescindibile, in particolare su alcuni territori. Penso ad esempio al tema della gestione degli spazi urbani e della mobilità. Qualche settimana fa siamo stati a Barcellona e abbiamo studiato come quella città ha ripensato il suo approccio di pianificazione e al tema della mobilità lenta e sostenibile, dando nuova vita ai suoi quartieri. L’idea è che quando una strada viene pedonalizzata bisogna vedere questo come un’opportunità, non come un problema.»
«È evidente che il tema del contrasto alla desertificazione commerciale delle città assume un significato in termini di sicurezza percepita, in termini di tutela dell’economia di prossimità, ma anche per ciò che riguarda l’aspetto occupazionale e, cosa probabilmente più importante di tutte, dell’identità stessa di un territorio. Nelle città medie e piccole, ad esempio, i negozi svolgono una funzione di punto di riferimento, quasi al pari della toponomastica.»
«A Reggio stiamo portando avanti una serie di interlocuzioni interessanti – ha raccontato ancora il sindaco – un esperimento riuscito sono stati sicuramente i bandi sull’economia circolare e sulla rigenerazione sostenibile delle imprese, che hanno fruttato finanziamenti per quasi 4.500.000 € e hanno consentito a tante aziende di innovare i propri processi produttivi, in particolare dopo il periodo pandemico. Adesso siamo di fronte a nuove sfide, mi riferisco ad esempio alla realizzazione dei Pinqua, che prevedono anche la realizzazione di spazi di carattere commerciale oltre che abitativo, o la nuova Programmazione Nazionale Metro Plus. Percorsi che vogliamo condividere con il mondo dell’impresa, attraverso l’ottima interlocuzione avviata con il Presidente Labate, e che sono certo porteranno un miglioramento sensibile nella qualità della vita della comunità.»
A margine dell’incontro la Confcommercio reggina ha definito “molto importante nella sostanza” la presenza del sindaco Falcomatà assieme al Presidente Labate.
“Solo con la condivisione, a tutti i livelli, è possibile immaginare un futuro migliore per le nostre città. Sulla scia della strada brillantemente tracciata da Confcommercio nazionale, anche sul territorio il tema della rigenerazione urbana, deve diventare sempre più centrale. Ed è su questo campo che, in un dialogo a volte duro ma sempre leale con le amministrazioni, abbiamo il dovere sempre più sperimentarci e metterci alla prova come seria Associazione di Categoria. A Reggio ci stiamo provando. Ci stiamo sperimentando in un confronto su nuove modalità di occupazione del suolo per i pubblici esercizi in epoca post Covid-19, su Zone a Traffico Limitato, mobilità dolce. Su valorizzazione delle periferie. E delle aree periferiche della nostra provincia.”
“È difficile e faticoso – aggiungono i rappresentanti dei commercianti – ma la nostra esigenza è fare sentire forte, fare valere e ben comprendere la voce e le esigenze dei commercianti che devono essere protagonisti e partecipi nella fase di originaria di costruzione del percorso di rigenerazione urbana che è fondamentale volano della rivitalizzazione economica.”

La musica di I Walk The Line strega gli studenti

4º e ultimo capitolo del viaggio I Walk The Line dedicato alle tradizioni del territorio metropolitano di Reggio. Palmi è la prima delle tre tappe finali. Tre appuntamenti ideati dalla Sviluppo della Provincia di Reggio, nell’ambito del progetto della Città Metropolitana, che rappresentano le ultime fermate di un percorso intenso e unico, vissuto con emozione da centinaia di studenti della provincia reggina, desiderosi di partecipare alle innumerevoli iniziative di I Walk The Line tra legalità, bullismo, territorio e tradizione.
Gli antichi strumenti musicali sono stati i veri protagonisti della mattinata all’interno della Casa della Cultura Leonida Repaci, al cui interno è andato in scena un mini festival della musica con momenti didattici di storia delle antiche tradizioni musicali alternati a storie di vita di giovani artisti e brevi esibizioni artistiche. Sul palco la lira, l’organetto, il tamburello, la chitarra battente, il flauto e poi sua maestà la zampogna.
«Un’iniziativa dalla straordinaria valenza fortemente voluta e promossa dalla Città Metropolitana che giunge anche a Palmi – spiega il sindaco e consigliere metropolitano Giuseppe Ranuccio – I Walk The Line mira a contrastare l’illegalità e il bullismo puntando all’esaltazione del territorio e delle tradizioni nostrane. È un invito a rigare dritto rivolto alle nostre nuove generazioni attraverso la promozione e la conoscenza delle tradizioni popolari e artistiche. Proprio dalla memoria delle nostre tradizioni possono nascere occasioni di lavoro per i giovani che intendono investire sul nostro territorio.»
Presente all’interno della Casa Repaci, l’amministratore unico di SviProRe. Michele Rizzo che, insieme al capo progetto e fondatore del Museo dello Strumento Musicale Demetrio Spagna, al suo vice presidente Nina Maria Miceli, a Simona Spagna (responsabile cultura del MuStruMu) e Alessio Laganà, coordinatore Linguaggio Giovani e direttore artistico, hanno messo in piedi una vera manifestazione musicale di altissimo livello.
«Il MuStruMu, al momento chiuso, non perde la sua funzione, che è quella di promuovere, valorizzare, proteggere e conservare gli strumenti musicali e metterli al servizio di tutti, compresi i giovani. Ai giovani dico di amare e praticare i nostri strumenti antichi – spiega Spagna. – La liuteria ad esempio è un settore nevralgico nel panorama musicale mondiale. In Calabria e in provincia di Reggio sono pochi quelli titolati e il nostro compito deve essere quello di consentire a tanti giovani di ottenere questo ambito titolo.»
Parola poi a Sergio Di Giorgio, coordinatore Liuteria del progetto.
«Vogliamo far conoscere alcuni strumenti molto antichi con radici profonde nella nostra Magna Grecia e che nel tempo hanno assunto forme e significati diversi cercando di trovare un contatto con una modernità che ci allontana dalla conoscenza diretta del suono ma che ahi noi abbiamo sempre nelle nostre tasche. Perché imparare la zampogna? Perché è un utensile che ci aiuta a capire come funziona il mondo, che ci insegna a vederlo da un altro punto di vista e che ci consente di affrontare con la stessa attitudine tutti gli altri ambiti del sapere.»
Storia e antiche tradizioni ma anche suoni contemporanei e moderni che devono dialogare per far comprendere alle nuove generazioni ogni potenzialità, di ogni singolo suono e strumento, antico e contemporaneo.
«Il rap non è la malattia ma è il sintomo di una società malata – spiega Kento. – Abbiamo bisogno di espressioni artistiche e di raccontare la nostra realtà anche nella maniera più spietata che è quella più realistica. Dare un forza espressiva a un ragazzo, mettere una penna in mano a un ragazzo vuol dire dare fiducia a un giovane ed esortarlo a tirare fuori contenuti differenti.»
Tradizione e innovazione dunque possono e devono dialogare per creare qualcosa di interessante per le nuove generazioni. Le note cambiano ma il suono rimane uguale. Dalla musica rap a quella elettronica con Yosonu.
«Oggi parliamo di emozioni e il canale espressivo più importante è il nostro corpo e la comunicazione non verbale – spiega Yosonu. – Aderisco a questo progetto per far comprendere ai ragazzi come è possibile utilizzare oggi lo strumento più sostenibile che abbiamo, e che guarda caso è anche lo strumento con cui manifestiamo le nostre emozioni. È importante portare avanti le tradizioni tramite un sistema innovativo per evitare la dispersione e la distanza dall’educazione e dall’istruzione.»

GRF

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