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Costume e Società

A Locri si indaga il rapporto tra Costituzione italiana e realtà europea

Edil Merici

«Uno dei diritti fondamentali che interrogano e interrogheranno sempre più negli anni a venire il nostro ordinamento, la nostra etica, il rapporto con l’Europa e quello dei diritti delle future generazioni. Siamo chiamati, quindi, a ragionare sul tema della solidarietà intergenerazionale, sia guardando alla nostra Costituzione sia considerando l’ordinamento europeo, perché non possiamo prescindere dai doveri che abbiamo nei confronti di chi ancora non è nato e lo dobbiamo fare ragionando in termini d’Europa». È quanto ha sottolineato Piergiorgio Della Ventura, magistrato Corte dei Conti, presidente delle Sezioni Riunite in sede giurisdizionale della magistratura contabile, intervenuto nell’ambito dell’interessante e attuale convegno dal titolo I diritti fondamentali nella Costituzione Italiana e nella visione Europea, che si è tenuto sabato scorso nella biblioteca comunale Incorpora di Locri. Il convegno, organizzato dal Centro Studi Giuridici Zaleuco, è stato aperto dai saluti dell’assessore comunale Ornella Monteleone, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale, quindi è seguito l’intervento della presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Locri Carmela Neri. A moderare i lavori è stato Giovanni Scarfò, che ha presentato gli illustri relatori che si sono susseguiti, a iniziare dal professore Claudio De Fiores, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università Vanvitelli di Napoli, che ha approfondito il tema della Costituzione italiana alla prova del processo di integrazione europea. Dopo il magistrato Piergiorgio Della Ventura è toccato a Giuseppe Ruberto, docente di Diritto dell’Unione Europea all’Università Pegaso, illustrare il rapporto tra i principi della Costituzione Italiana e la Carta di Nizza che riafferma, nel pieno titolo dei poteri e delle funzioni dell’Unione Europea e del principio della sussidiarietà, i diritti stabiliti dall’Europa basati sulle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni degli Stati membri. «In occasione de 75º anno della Costituzione Italiana si è pensato di organizzare questo convegno per discutere sull’attualità della nostra Carta e sul rapporto con l’Unione Europea, valutando la possibilità di pensare a costruire una nuova visione d’Europa trovando una sintesi tra il pensiero liberale, quello marxista e quello cattolico, peraltro come già avvenuto con la Dichiarazione universale dei diritti umani», ha commentato Vincenzo Nobile, presidente del Centro Studi giuridici Zaleuco.

GRF

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