La Fondazione Calabria riprende le attività culturali
Dall’Ufficio Stampa
La Fondazione Calabria per la promozione degli studi universitari e postuniversitari, la formazione, l’aggiornamento professionale e la cultura nella Regione Calabria, Persona giuridica riconosciuta, riprende la sua attività dopo un periodo di quiescenza per ragioni contingenti ormai superate. Si è svolta l’Assemblea dei Soci Fondatori (sostituiti i compianti deceduti Nino Gimigliano con Massimo Gimigliano, Mario Casalinuovo con Aldo Casalinuovo, Giuseppe Iannello con Danilo Iannello, Antonio Romano con Giovanni Romano) indetta dal Presidente Raffaele Mirigliani che, richiamandosi alla funzione e allo spirito originario di aggregazione degli esponenti delle professioni, come in passato realizzato con manifestazioni qualificate, ha prospettato, in ripresa, l’intensificazione dell’attività con i contatti interni ed esterni, anche in supporto degli Ordini Professionali. Ciò sui temi di grande interesse come la cultura e la formazione professionale e il ruolo delle Università, in collegamento con lo sviluppo socio-economico e territoriale della Regione Calabria. La Presidenza del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, per voce di Luigi Stanizzi, Fondatore e Presidente del Premio Mar Jonio, coglie l’occasione per rimarcare la grande rilevanza, e non solo a livello regionale, della ripresa delle attività da parte di un organismo culturale così prestigioso e autorevole, come la Fondazione. È stato rinnovato, previa cooptazione di Francesco Izzo, Alessandro Rizzo e. Marco Mirigliani, il Consiglio di Amministrazione che, con la partecipazione di persone rappresentative delle professioni, è risultato composto da Raffaele Mirigliani (Presidente); Marcello Furriolo (Vice Presidente); Francesco Muraca (Tesoriere); Salvatore Saccà; Casalinuovo; Gimigliano; Iannello, Izzo e Mirigliani, con Segretario Rizzo.
I componenti del CdA hanno concordato sul programma, con riserva di una prossima seduta specifica, ferma la presa dei contatti con le istituzioni regionali e locali, gli Ordini professionali e le Università per la partecipazione operativa scevra da ispirazione politico-partitica, al dibattito di grande attualità, comprese le riforme in corso, sulla Giustizia, sull’esercizio professionale, la struttura organizzativa regionale e i collegamenti territoriali e relativi programmi.
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